Il coordinatore regionale di Forza Italia Remigio Ceroni commenta le comunicazioni del presidente Luca Ceriscioli al Consiglio Regionale di ieri (leggi l’articolo): «Fa venire da piangere, – dice il senatore – più volte abbiamo chiesto a Ceriscioli di passare la mano e affidare la delega dell’assessorato alla sanità a persone più competenti e con disponibilità di tempo adeguata. Pur ammettendo che la sanità gli impedisce ad esempio di attivare il Suam, la stazione unica appaltante per gestire oltre tremila appalti, e che garantirebbe di risparmiare soldi pubblici e maggiore trasparenza per ora nessun passaggio di consegne, anzi maggiore controllo attraverso il segretario generale della regione Costa».
Nel merito dell’intervento Ceroni esprime stupore di fronte alle affermazione di Ceriscioli: «Il governatore ha detto “è giusto tenere un atteggiamento di grande cautela che non vuol dire una condanna preventiva delle persone coinvolte”. Ma questo vale solo per il Pd e per se. Infatti i dirigenti della sanità marchigiana indagati sono stati messi fuori gioco. Ha poi chiarito che l’eventuale illecito finanziamento durante la sua campagna elettorale, riguarda il Pd». L’esponente forzista conclude poi con alcuni interrogativi: «I fatti comunque lasciano un alone di dubbi, di incertezze e delle domande ci vengono spontanee: Il presidente Ceriscioli ha ricevuto dei finanziamenti per la sua campagna elettorale, regolarmente dichiarati, da aziende che intrattengono rapporti economici per forniture e servizi con il servizio sanitario regionale. Tali aziende non risulta abbiano finanziato altri partiti e altri candidati. Perché? Baldantoni ha organizzato la campagna elettorale solo per il Pd o anche per il candidato presidente Ceriscioli? I finanzieri hanno preso un abbaglio essendo il contributo in questione regolarmente registrato nel rendiconto delle spese elettorali?»
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