di Andrea Busiello
Il giorno dopo l’eliminazione dalla corsa scudetto ad opera di Perugia (leggi l’articolo), è un giorno dedicato alla riflessione in casa Lube. Sono tanti i nodi da sciogliere per ripartire e all’orizzonte sembra scontato che ci saranno diversi cambiamenti. In primis la società dovrà nominare un nuovo direttore sportivo, ruolo svolto da Stefano Recine negli ultimi tredici anni prima dell’esonero dopo la brutta figura di Cracovia in Champions (leggi l’articolo). E’ praticamente la pedina su cui poi a cascata ruoteranno tutte le altre operazioni. Al momento l’indiziato numero uno per svolgere il ruolo di ds sembrerebbe essere Ivan Mijlkovic. Il 36enne serbo è praticamente un figlio adottivo della famiglia biancorossa: da giocatore è stato l’emblema del primo scudetto nel 2006 e dopo aver giocato dal 2000 al 2007 con i colori dei cucinieri nella scorsa stagione è tornato, anche se obiettivamente la sua carta d’identità non gli permette più quella brillantezza e freschezza che vengono richieste a qualsiasi opposto di una squadra che vuole vincere tutto. Il profilo di Mijlkovic sembrerebbe essere il più adatto alla costruzione della nuova Lube per tre motivi. Il primo, squisitamente tecnico, perchè il serbo è uomo di volley, profondo conoscitore di questo sport e molto stimato nell’ambiente.
Il secondo, umano, è il legame e la stima reciproca tra lui e la proprietà. Il terzo, caratteriale, è che la sua indole slava fa di lui un uomo vincente e che sarebbe in grado di trasmettere la sua “cattiveria” alla squadra. In mezzo a tutto ciò va però rimarcato che Mijlkovic non ha ufficializzato che lascerà con il volley giocato. I prossimi giorni potrebbero essere decisivi in merito ma la sensazione è che il nuovo ds della Lube possa proprio essere Ivan Mijlkovic. Altre candidature, al momento, sembrano essere obiettivamente più deboli e meno attuabili. Una volta sciolto il dilemma sul futuro ds si passerà alla costruzione della squadra. Da valutare la posizione del coach Gianlorenzo Blengini: i risultati ottenuti in questa stagione non sono stati positivi e l’attuale allenatore della nazionale italiana ha un altro anno di contratto con la Lube. Quasi impossibile dire ad oggi se sarà o meno lui il futuro tecnico dei biancorossi, dicendo 50% si e 50% no probabilmente verrebbe centrata in pieno la verità. Ed è inutile fare nomi su possibili pedine che potrebbero prendere il suo posto, qualsiasi nome prima della nomina del nuovo direttore sportivo non avrebbe senso. L’organico, ecco altri dilemmi. Rivoluzionare tutto o ripartire da quello che c’è? Di sicuro verranno fatte delle scelte ponderate sull’utilizzo degli stranieri perchè una cosa che sicuramente non è andata bene in questa stagione è stata proprio quella dell’assetto scelto con libero e palleggiatore straniero e centrali idem. C’è un opposto italiano libero che potrebbe risolvere parecchi problemi: Ivan Zaytsev lascerà Mosca e presumibilmente si accaserà in Italia. Su di lui gli occhi di tutte le big, Lube compresa. Le uniche pedine che oggi sembrano essere arrivate sicuramente ai saluti sembrano essere Fei, Priddy, Kovar e Parodi. Per il resto è troppo presto parlarne, con la finale scudetto ancora da giocare siamo più nel campo del fantavolley che in quello del volley mercato.
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la rifondazione deve ripartire dalla testa dei giocatori!!
Con Lorenzetti allenatore?
Sono solamente illazioni. A breve ci sarà in summit societario dal quale usciranno le linee guida per il futuro.