I volontari insieme alla delegazione in visita questa mattina a villa Spada
Da sinistra Franco Capponi, Roberta Preziotti e Marco Cacciaguerra (capo gabinetto della prefettura) assieme a due dei quattro richiedenti asilo impegnati a recuperare il parco
di Federica Nardi
Villa Spada di Treia riapre e almeno per questo weekend di San Patrizio si potrà visitare. Una riapertura che avviene anche grazie a Mohamed, Karim, Seiba e Smail. Hanno dai 24 ai 29 anni, vengono dal Mali, dal Senegal e dal Burkina Faso e vivono in Italia ospiti del Gus da poco più di un anno in attesa che la commissione valuti la loro richiesta d’asilo. E con il progetto della Prefettura di Macerata e del comune di Treia (rivolto ai richiedenti asilo che vogliano impegnarsi nel volontariato), nell’attesa possono rendersi e sentirsi utili lavorando in una delle cornici più suggestive e allo stesso tempo meno conosciute del Maceratese. Un luogo tornato nelle mani del Comune da circa un mese, dopo 40 anni di incuria dei precedenti gestori e una battaglia legale con l’ultimo proprietario durata 15 anni.
L’ingresso del viale di villa Spada
Splende il sole stamattina mentre una piccola delegazione guidata dal prefetto di Macerata Roberta Preziotti e dal sindaco di Treia Franco Capponi si fa strada nel parco della villa, affidato ora agli operai del Comune e alle abili mani dei quattro richiedenti asilo. «Siamo contenti di lavorare e di farlo qui», dice Karim. «Tra tutte le richieste abbiamo scelto loro (sei ragazzi in tutto, quattro operativi e due che restano a disposizione, ndr) perché avevano già esperienza di giardinaggio e manutenzione di un parco», spiega l’assessore treiese Adriano Spoletini, che ha coordinato il progetto.
Villa Spada prima dell’inizio dei lavori di recupero
«Quando siamo tornati qui dopo anni di incuria abbiamo trovato una giungla – racconta il segretario comunale Benedetto Perroni – piano piano stiamo recuperando e mettendo in sicurezza il parco. Per farlo abbiamo lanciato cinque progetti con l’Art bonus». Ma la strada è ancora lunga e in salita, proprio come quella che dall’ampio ingresso della villa si inerpica in collina, sfiorando il tempietto, la grotta e i simboli solari. Decorazioni e arredi in pieno stile massonico, lo stesso che dalla maceratese villa Lauri fino a villa Spada ha lasciato il segno in molte delle strutture ottocentesche del territorio. Dopo la passeggiata alla scoperta della villa, Preziotti si intrattiene a lungo con i i quattro richiedenti asilo, risponde alle loro domande, chiede loro se hanno trovato amici a Treia. A tutti ribadisce: «è giusto che questi ragazzi non sprechino la loro vita mentre sono ospiti da noi, in attesa, e che imparino qualcosa», mentre a loro augura, prima di lasciare il parco, «che la loro richiesta venga accolta».
Franco Capponi ha donato a Roberta Preziotti un uovo dipinto che raffigura la piazza di Treia
Roberta Preziotti, Franco Capponi ed Enzo Angeletti, presidente della cooperativa sociale “La Talea”
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Questa del recupero e restaurazione di Villa Spada e’ una bella notizia che tutti i cittadini di Treia si aspettavano da tempo. Questa concreta realta’ servira anche a valorizzare tutta la zona circostante .Ci auguriamo che quanto prima anche la Villa venga riportata al suo antico splendore
Ma fate lavorare gli italiani e pagateli.
Sono di Macerata ma verrò a vedere la Villa.