Emergenza costa a Scossicci:
“Sciapichetti sa solo perdere tempo”

PORTO RECANATI - Andrea Marcelli, operatore turistico e gestore di uno chalet, attacca Ceriscioli e l'assessore regionale: "Stiamo ancora parlando di quello che avevamo chiesto a settembre. Ci ignorano e temporeggiano. A cosa è servito l'incontro con il prefetto?"

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mareggiata scossicci 4 febbraio 17

Il tratto di costa di Scossicci soggetto a mareggiate

 

Andrea Marcelli

Andrea Marcelli

 

di Marco Ribechi

Difesa della costa a Porto Recanti, dure critiche per Ceriscioli e Sciapichetti. Ad attaccare i politici regionali è Andrea Marcelli, operatore turistico e gestore di uno chalet in località Scossicci. «Stanno facendo finta di niente, prolungando le tempistiche senza mettere i soldi necessari – dice Marcelli – Tre mesi fa il governatore Ceriscioli ha solo fatto finta di interessarsi alla questione convocandoci nella terza commissione (leggi l’articolo). Poi la palla è passata all’assessore Angelo Sciapichetti che ha insistito per coinvolgere il prefetto, la Provincia e il Comune in vari incontri che ancora non hanno portato nessun frutto (leggi l’articolo). Stanno giocando con le vite e il lavoro degli altri». Nonostante i ripetuti incontri con il prefetto di Macerata, che hanno visto la collaborazione di più enti a vari livelli, la situazione sembra ancora bloccata e non si sa che tipo di interventi saranno effettuati e con quali soldi. Eppure gli incaricati hanno già tracciato una soluzione ed effettuato tutti i rilevamenti necessari. «A settembre avevamo già contattato la Regione con un progetto e una richiesta di circa 200mila euro per tamponare la situazione – continua l’operatore turistico – Stiamo ancora discutendo delle stesse cose, a quest’ora se la Regione avesse ascoltato i cittadini e i lavoratori che deve rappresentare avremmo già ottenuto i permessi necessari. Ma non vogliono ascoltare e non vogliono neanche mettere a disposizione una cifra così ridotta per una zona ad altissimo valore turistico come quella del lungomare Scarfiotti». Nei prossimi giorni potrebbe uscire una risposta alle domande degli operatori turistici ma il ritardo accumulato è già grande: «Siamo arrivati all’8 di febbraio – conclude Marcelli – Siamo ancora al punto di partenza. A che cosa è servito andare dal prefetto? E’ stata un’idea di Sciapichetti che ha scomodato mari e monti con quattro riunioni per chiedere non si sa cosa. La tutela della costa spetta alla Regione, tutto quello che si sta decidendo poteva essere fatto a settembre semplicemente ascoltando chi vive e lavora in quei luoghi e che conosce il problema. Invece si continua a giocare con le parole e non si riesce neanche a mettere in sicurezza meno di mezzo chilometro di litorale». Nei prossimi giorni sono previste forti mareggiate.



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