Ubriaca al volante, faceva zigzag lungo via Roma, a Macerata, e quando è stata fermata dalla polizia, la donna, una 54enne, ha insultato i poliziotti e un agente per fermarla si è rotto un dito. E’ finita con la denuncia e il ritiro della patente della donna. E’ successo ieri sera. La donna è stata notata dagli agenti di una volante mentre procedeva lungo via Roma andando a zigzag. I poliziotti le hanno intinto l’alt ma la donna ha cercato di proseguire. E’ stata bloccata alla Pieve. La 54enne, che risiede in provincia, è stata trovata alla guida in evidente stato di ebbrezza. Quando le hanno chiesto i documenti, si è rifiutata di consegnarli e ha iniziato a insultare gli agenti. Poi ha cercato di risalire in auto e di ripartire. Uno dei poliziotti, per fermare la donna, si è rotto un dito. Sul posto è intervenuta anche una pattuglia dei carabinieri in supporto ai poliziotti. La donna è stata sottoposta all’alcoltest. E’ risultato che aveva un tasso superiore al limite. E’ stata denunciata per resistenza, violenza, lesioni e a pubblico ufficiale.
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati
Il titolo dovrebbe essere “una donna italiana ubriaca al volante ” ah scusate non è straniera!
Perché non mettete le generalità?
Un ubriaco, una ubriaca, italiano o italiana, straniero o straniera, sono un pericolo pubblico per la vita e l’incolumità dei sobri.
Da noi chi ci rimette sono solo gli uomini delle forze dell’ordine, offesi e colpiti. In altre parti dell’Europa li farebbero ritornare alla normalità a suon di randellate. Noi siamo pietosi e giustificativi sui diritti, ma non sui doveri.
Ormai, rischiamo di morire di “misericordia” francescana.
Per Rapanelli. La pena deve essere comminata sempre dal giudice, mai dalle forze dell’ordine (con la violenza) o dal carcere (con le inadatte condizioni di vita). Ossia né forze dell’ordine né carcere debbono sostituirsi alla giustizia motivando ciò con il fatto che questa non funziona o applica leggi inadeguate.
Non è un problema di nazionalità ne tanto meno di forze dell’ordine o di carceri/giudici.
E’ sufficiente una legge di un solo articolo:
Art.1) La patente DEVE essere revocata a vita. L’auto DEMOLITA con il compattatore sul posto.
Per il semplice motivo che l’incolumità propria e altrui in Italia è (o dovrebbe essere) garantita a tutti.
Quanto sopra è valido, a mio avviso, anche chi guida telefonando e/o messaggiando.
Va reso OBBLIGATORIO al pari delle cinture il Bluetooth con comandi al volante (ne è provvista anche la Panda!!!!), poi vediamo guidatori in Mercedes, BMW etc distratti dal “sacro ninnolo”. A costoro basta inibire la SIM per sei mesi. Non sarà certamente l’introduzione del reato d’omicidio stradale a spaventare certi atteggiamenti.