Morte del vigile del fuoco,
i risultati dell’autopsia

DRAMMA - Il medico legale Antonio Tombolini ha svolto l'esame disposto dalla procura: la scomparsa del pompiere conseguenza dell'esplosione. Domani alle 11 il funerale a Montelupone per il 47enne che si è spento giovedì. Picchetto d'onore, poi il feretro sarà issato sull'autoscala dei pompieri

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Roberto Torregiani

Roberto Torregiani

 

di Gianluca Ginella

Un picchetto d’onore dei vigili del fuoco accoglierà domani l’arrivo del feretro di Roberto Torregiani, il pompiere di 47 anni che era rimasto gravemente ferito nell’esplosione in un silos della Gfl di Recanati e che si è spento alle 4,30 del mattino di giovedì. Oggi è stata aperta la camera ardente all’ospedale di Civitanova dove in mattinata il medico legale Antonio Tombolini ha svolto l’autopsia.

Sarebbe collegata al trauma subìto nell’esplosione al silos la morte di Roberto Torregiani. Questo quanto emerge dall’autopsia che si è svolta in mattinata ed è durata circa 5 ore, dalle 9,30 alle 14,30. Il vigile del fuoco di Montelupone sarebbe morto in conseguenza di un progressivo decadimento fisico. Da circa un anno e mezzo era ricoverato al Santo Stefano di Potenza Picena dopo che il 18 giugno del 2014 era rimasto gravemente ferito nell’esplosione al silos della Gfl di Recanati quando, a causa della forza d’urto che si era generata, era stato scagliato nel vuoto dalla piattaforma dove si trovava.

L'esplosione al silos (Foto di Federico De Marco)

L’esplosione al silos (Foto di Federico De Marco)

Era caduto per tre metri e a causa di un arresto cardiaco aveva riportato delle lesioni cerebrali gravissime. All’autopsia, disposta dal sostituto Rosanna Buccini, questa mattina era presente anche il medico legale Mariano Cingolani, nominato dall’indagato, Giovanni Pirchio, titolare della Gfl, che è assistito dall’avvocato Roberto Acquaroli. Per Pirchio la procura contestava il reato di lesioni colpose gravissime ma l’imputazione potrebbe venire modificata, in seguito all’autopsia, in omicidio colposo. Presente anche il medico legale Raffaello Sarchioni, consulente dei familiari di Torregiani (che sono assistiti dall’avvocato Pietro Siciliano). Per il caposquadra che era presente la mattina dell’incidente la procura aveva invece chiesto l’archiviazione e per lui tutto è fermo all’udienza davanti al gip in cui verrà discusso l’accoglimento o meno della richiesta. Il caposquadra è difeso dagli avvocati Olindo Dionisi e Fabrizio Giustozzi. Finita l’autopsia il pm ha dato il nullaosta alla sepoltura. La camera ardente è stata aperta alle 15. Domani alle 11 il funerale nella chiesa di San Francesco a Montelupone. Il feretro sarà accolto al suo arrivo dal picchetto dei vigili del fuoco. Concluso il funerale i colleghi di Torregiani porteranno a spalle il feretro fino alla piazza centrale di Montelupone dove poi sarà issato su di una autoscala dei vigili del fuoco.



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