di Claudio Ricci
(foto di Lucrezia Benfatto)
E’ ancora il tema dell’accoglienza a tenere banco in Consiglio comunale a Macerata. A riaccendere i fari sulla questione è il consigliere Andrea Marchiori con una mozione in cui il gruppo di Forza Italia ha chiesto la trasparenza contabile delle attività di accoglienza affidate al Gus in collaborazione con il Comune in merito al progetto “Macerata Accoglie” di durata triennale, 2014-2016. L’atto è stato bocciato con 16 voti contrari (maggioranza) e 9 favorevoli (Fi, Fdi, M5S Anna Menghi). « Nella convenzione ampliata dal Comune fino al 31 dicembre 2015 con un ulteriore budget di 128mila euro – ha detto Marchiori – si prevede una gestione separata delle spese attraverso specifico budget e l’obbligo di tracciabilità dei flussi finanziari. Nel 2014 il Gus ha gestito 12 progetti Sprar per 4,7 milioni e 5 emergenze prefetture per 2,6 milioni. L’associazione ha 72 dipendenti e 50 tra collaboratori e consulenti. Tuttavia la situazione gestionale è espressa nel bilancio senza specifico resoconto dei progetti gestiti in collaborazione con il Comune».
L’assessore ai Servizi Sociali Marika Marcolini chiarisce: «I requisti di trasparenza richiesti dalla legge e in merito all’ampliamento della convenzione sono stati rispettati. La normativa non impone di pubblicare le singole voci di rendicontazione in cui tra l’altro potrebbero comparire anche dati sensibili che sono soggetti al rispetto della privacy delle persone. Inoltre il rendicontare solamente le attività di un’associazione e non quella di tutte le altre significherebbe una disparità di trattamento con un’attenzione mediatica che potrebbe essere interpretata anche in termini negativi nei confronti dell’associazione in questione». Parla di «attenzione insistente» e «diffidenza nei confronti del Gus» il capogruppo Pd Maurizio Del Gobbo, che aggiunge: «Per vedere il bilancio basta accedere al sito del Gus. Inoltre i consiglieri possono fare l’accesso agli atti e documentarsi sui rendiconti, vedendo non solo le voci generali ma anche quelle specifiche». Sull’onda dei favorevoli alla mozione si leva invece Paolo Renna (Fdi) che pone l’accento sul «disagio crescente tra residenti e immigrati proprio perché la trasparenza che dovrebbe adottare il Comune in questi casi non è mai troppa». Sulla stessa scia Carla Messi (M5S), il capogruppo di Fi (Riccardo Sacchi) e Anna Menghi.
Una seduta che si è aperta proprio con un intervento di Menghi su presunti illeciti riguardanti la vendita di appartamenti di edilizia pubblica convenzionata di cui l’ex sindaco è stata informata tramite una lettera anonima inviata anche alla procura. «Circa tre mesi fa ho ricevuto questo documento non firmato, indirizzato anche ai consiglieri Sacchi e Pantana – ha detto Menghi – Nel documento si fa riferimento con tanto di cifre e numeri civici, ad appartamenti realizzati da un’agenzia immobiliare della provincia venduti costringendo gli acquirenti a pagare grosse cifre in nero. Dato che nella passata amministrazione proprio la questione urbanistica ha portato un piccolo terremoto politico e giudiziario, vorrei sapere se la Procura sta indagando o meno su questa situazione in cui Macerata viene assimilata a Roma per lo scandalo Mafia Capitale. Sarà mia cura informare ulteriormente la Procura al riguardo. Intanto l’amministrazione vigili sull’edilizia convenzionata che è materia piuttosto delicata». Una patata bollente che Menghi spiega di aver voluto tirare fuori in seno alla delibera discussa oggi dall’assise in merito alla trasformazione del diritto di superficie in diritto di proprietà. L’atto è stato approvato con 18 sì (maggioranza, e Città Viva), 8 astenuti (Fi, Idea Mc,M5S e Menghi) e un contrario (Maria Francesca Tardella). Disco verde anche al regolamento per la nomina dei rappresentanti nelle società partecipate e degli organi privati a controllo pubblico.
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Ma guarda! “I criteri di trasparenza sono stati rispettati”, “il dettaglio non possiamo darvelo perché c’è la privacy”! “Il controllo sui conti del Gus lo fa già il Gus”! E noi cittadini, naturalmente, continuiamo a credervi sulla parola!
Non bisogna rendicontare per via della privacy ( chiamare x come Y ) e la privacy è rispettata. Quando si rendiconta sui soldi pubblici, la rendicontazione deve essere millesimale, sennò uno il bilancio che lo fa a fare. C’è un bilancio già presentato, si parla di soldi pubblici, e allora mi dici dove hai comperato le caramelle e quando hai speso. Portare a pretesto che si chiede il bilancio solo di una associazione e di un altra no è ridicolo. Il consiglio o parte di esso o il singolo consigliere può richiedere tutti i bilanci delle associazioni. Si parla di milioni di euro, non noccioline. Una risposta così dal Pd, dovrebbe far scatenare Guardia di Finanza,Procura e le persone del pubblico non allineate.
Ma non è che Silenzi qualche bilancio lo viene a fare anche a Macerata a richiesta di chi non riesce ad argomentare ( rendicontare ) magari dove è finito un milione di euro. Ci sono voci, come ” variazioni di bilancio ” che come in un calderone, lui ci butta dentro tutto e poi a districare i singoli ingredienti una volta mescolati, cotti e conditi, non è facile. Sapete come si riconosce un buon bilancista? Se gli chiedi quando fa 10 più dieci, ti risponderà orgogliosamente che fa venti, ma se gli chiedi quando fanno 10 euro più 10 euro, lui ti risponderà in maniera sommessa quasi di sotterfugio : ” non so , tre, quattro, forse meno, adesso controllo e poi vediamo qual’è il risultato più appropriato “.
Sui conti delle varie attività dedicate all’accoglienza sembra sia tutto chiaro e limpido… Un pò come la pubblicità della Recoaro
(https://www.youtube.com/watch?v=3AwFK2FpoGY)
Perà ritengo che abbia pienamenbte ragione Sauro Micucci: se ci sono di mezzo soldi pubblici ( cioè soldi NOSTRI) i rendicnti dovrebbero essere chiari e limpidi al millesimo di spicciolo…
Quindi su 100 euro incassate si dovrebbe sapere, centesimo per centesimo, dove questi 100 euro sono finiti.
Cioè sapere, fino all’ultimo centesimo, quanti sono DIRETTAMENTE rivolti all’assistenza ed integrazione (vitto, alloggio, corsi, vestiario, ecc.) e qanti invece sono costi INDIRETTI (stipendi ai soci, rimborsi spese, carburante, cene, benefit, INPS, automobvili, fabbricati, ecc.)
Invece non si riesce proprio a capire: e non credo bastino certo le rassicurazioni del Comune.
Invece della trasparenza si invoca il segreto di Stato, ossia la privacy! La domanda è: perché si vogliono nascondere i dati? Che c’è sotto?
@ Aldo Iacobini
Ma se nessuno ha nulla da nascondere, e tutte le spese (spese che DOVREBBERO essere state tutte precisamente controllate) sono legittime e giustificate, invocare la privacy mi sembra una fregnaccia, un azzeccagarbuglio di manzoniana memoria, una inutile cortina fumogena, che più che dissipare i dubbi li alimenta, li ingigantisce, li consolida….
Ora se è vero che, come è vero, che tutte queste organizzazioni CARITATEVOLI si prodigano nei confronti dei richiedenti asilo o immigrati irregolari o richiedenti di protezione internazionale mettendo al primo posto l’umanità, l’impegno disinteressato, la fratellanza e l’altruismo (e non, come da più parti si mormora, il vil denaro!!) dovrebbero proprio essere i responsabili di queste organizzazioni ad essere i primi a voler fugare ogni dubbio ed ogni incertezza.
Ed invece qui sembra che chi dovrebbe essere chiaro e limpido sia volutamente il primo che è oscuro e confuso…
Dopo non si può accusare i cittadini di essere dubbiosi, quando il dubbio ad instillarlo è proprio chi dovrebbe, invece, rimuoverlo….
Se proprio chi dovrebbe essere il primo, a pretendere chiarezza, è invece uno di coloro che chiarezza non vogliono poi non sono malfidati i cittadini, ma sono colpevoli coloro che vogliono stendere un velo (sembrerebbe omertoso) intorno a tutta la vicenda.
Ma dove è la paura a vedere, fino all’ultima virgola, quali sono i conti?
Perchè questa illogica paura?
Perchè questo terrore di far vedere le entrate e le uscite?
Perchè il terrore di far sapere quanto è destinato DIRETTAMENTE al richiedente (vitto e alloggio, vestiario, cure, integrazione, ecc) e quanto invece finisce alla STRUTTURA (stipendi, contributi, fabbricati, consulenze, ecc.)???
Proprio perchè sembra che tutto non sia cristallino si da (inutilmente) adito a dicerie e chiacchiere che FANNO MALE alle organizzazini CARITATEVOLI: come i responsabili di queste organizzazioni non comprendono che il danno d’immagine è infinitamente superiore al (non specificato) beneficio??
Ed anche l’Amministrazione, invece che chiedere la massima chiarezza, sembra più preoccupata a non farla…
Le dichiarazioni dell’Assessore (che tali organizzazioni caritatevoli dovrebbe ben conoscerle, visto che ci ha lavorato) non sembra abbiano lo scopo di fare luce, ma volontariamente di spegnerla
e soprattutto che cosa ha da nascondere il comune che affida tali cifre ad un associazione per non chiedere un rendiconto chiaro fino all’ultima virgola??? i soldi sono dei cittadini che gia’ si vedono riempire la citta’ di marmaglia indigesta e non sono in grado neanche di sapere come vengono spesi??? ci facciamo due conti??? quanti extracomunitari ha in carico il GUS???? Vogliamo risposte ed un indagine da parte dell’autorita’ competenti!!!!
interessante il bilancio 2014…utile 221.753,97…..e ridicola stranamente la spesa per i corsi di italiano per lavoro….guarda un po’…
e guardate alla voce ricavi dal comune di Macerata dalla provincia di Macerata e dalla prefettura…senza parole…
1 COMUNE DI MACERATA 729.417,00
PREFETTURA MACERATA 1.414.132,50
PROVINCIA DI MACERATA 452.795,42
peraltro forse non li trovo ma non vi e’ traccia dei compensi ai dipendenti…se qualcuno spulcia meglio di me….
@ Gualtiero Ceresani
Se non ricordo male circa un mesetto fa, sul Carlino Macerata, uno dei responsabili parlava di circa 250 dipendenti (tra contratti a tempo indeterminato e determinato).
Quindi, da qualche parte, nei bilanci dovrebbe figurare una voce compensi/stipendi/rimborsi.
se vi dicono che è tutto trasparente perchè bisogna dubitarne? è vero che sono soldi pubblici e ogni voce deve essere giustificata,ma se vi dicono che è tutto regolare non vedo il motivo di andare ad indagare su quanto prende tizio e caio…
poi si sa che queste associazioni sono “no profit”,non hanno nessun interesse a guadagnarci,in Italia ultimamente c’è una spasmodica voglia di aiutare i forestieri tutto li…nessun dubbio,nessuna verifica,è tutto a posto.
@ Giuliano Principi
Credo che tutti i maceratesi, nessuno escluso, siano nella medesima esatta uguale lunghezza d’onda di quanto lei scrive…..
A Macerata siamo tutti sicuri, convinti e certi che tutto sia a posto, che tutto sia regolare, che non vi siano errori di sorta, che tutto è stato fatto seguendo leggi e protocolli….
Ma è proprio questa strana e particolare e ripetitiva ed eccessiva ed abnorme “riservatezza” che, veramente, stona: siccome è tutto a posto (e siamo tutti arciconvinti che è tutto a posto!!!) e nessuno deve nascondere nulla allora: perchè questa sorta di continua e abnorme cortina fumogena su tutta la questione??
Siccome le malelingue sono al lavoro e già si sussurra e si mormora in città di strani giri….
Si sussurra e si mormora di improvvisi acquisti personali di immobili (anche fuori Italia)….
Si sussurra e si mormora di assunzioni di personale senza nessuna competenza specifica….
Si sussurra e si mormora che, dietro l’accoglienza, in molti si siano arricchiti….
Si sussurra e si mormora di impegni presi e non rispettati….
ecc. ecc. ecc.
(tutte dicerie e voci malevole a cui io non credo, e non ho mai creduto)
Dovrebbe essere il caso, per sgomberare ogni dubbio, che sia fatta la massima chiarezza, fino all’ultimo spicciolo, per mettere a tacere definitivamente le molte dicerie che si, da tempo, si sentono in città.
Proprio perchè a Macerata siamo tutti sicuri, convinti e certi che tutto sia a posto, che tutto sia regolare, che non vi siano errori di sorta, che tutto è stato fatto seguendo leggi e protocolli dovrebbero essere, innanzitutto, coloro che sono chiamati in causa a sgomberare ogni possibile illazione.
Ma come fare??
Come poter chiarire tutta la vicenda?
Come dimostrare che i milioni di euro, che ogni anno entrano, vengano bene utilizzati?
Come garantire alla città che l’impegno profuso non è finalizzato al vil denaro?
Semplice: facendo vedere tutti i conti, senza omissioni e richiami alla privacy.
Cosicchè tutti noi avremo conferma di quanto già sappiamo e cioè che, a Macerata, tutto sia a posto, che tutto sia regolare, che non vi siano errori di sorta, che tutto è stato fatto seguendo leggi e protocolli….
Le cooperative se ne guardano bene dal chiarire. Perché?