di Federica Nardi
«Provvederemo a rifare le targhe appena avremo i soldi». L’università di Macerata interviene sulla questione delle intestazioni sbagliate nella sede del dipartimento di Studi umanistici di corso Cavour. Molte delle targhe intitolate a grandi nomi della letteratura e della filosofia, poste di fronte alle aule della sede didattica “Giuseppe Tucci” dietro palazzo Ugolini, riportano date, citazioni e nomi sbagliati o fantasiosi. La prima targa, segnalata da Cronache Maceratesi, era quella di Dante (leggi l’articolo), in cui la data di nascita e la citazione di un passo dell’Inferno erano riportate in maniera scorretta. L’università è poi corsa ai ripari rimuovendo l’intestazione, assieme a quella di Virgilio, posta proprio all’ingresso dell’aula accanto. Altri errori sono poi emersi sulla targa di Dostoevskij (le date non solo erano sbagliate, ma erano quelle di nascita e morte di Goethe), la citazione in latino di Virgilio e il nome arabo di Averroè. In molte delle altre targhe le date o i riferimenti bibliografici non vengono nemmeno riportati (leggi l’articolo). Una vicenda che ha suscitato molti commenti ironici nei confronti del luogo che dovrebbe custodire e divulgare il sapere in modo corretto.
Carlo Pongetti
A commentare il neo direttore del dipartimento di Studi umanistici Carlo Pongetti, succeduto a Filippo Mignini dal primo novembre: «Eravamo consapevoli degli errori, dovuti a sviste del tipografo o nostre, ma non abbiamo considerato il problema in cima alle priorità del Dipartimento – ha scritto Pongetti-. Ora non possiamo prendere impegni di spesa, perché manca poco alla chiusura del bilancio, ma provvederemo a rifare le targhe non appena ne avremo la possibilità».
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A casa mia se il tipografo (o l’idraulico, il meccanico, il falegname ecc) sbaglia deve rifare il lavoro corretto, e ovviamente non deve pretendere che gli venga pagato il lavoro sbagliato.
Perché aspettare i soldi? Non dovrebbe essere chiamato a pagare colui che commesso gli errori?
La regola dice chi sbaglia paga
Hanno speso i soldi da un tipografo che sbaglia pure a copiare? Con Word e una stampantina a colori, se hanno un minimo di testa, se le fanno da soli…se hanno un minimo di testa…
“L’è peso el tacon del buso” ma sbagliando s’impera…
Classica mentalitá da dipendente statale!!! Devono aspettare i soldi per spenderli! Stampare un foglietto a colori o in bianco e nero e dimensionarlo con un taglierino é troppo difficile o troppo pericoloso? Se invece ha sbagliato la tipografia si deve riunire un consiglio di facoltá per dare mandato ad un collegio di avvocati di far stampare nuovamente qualche foglietto??? Io mi rendo disponibile a risolvervi il grave problema gratuitamente. Contattatemi!!!
Basterebbe una stampantina colori (possibile che in tutta l’Università ci siano ancora quelle delle Guerre Puniche??) e un programmino cretino; cioè anche un imbranato potrebbe benissimo fare quei talloncini ed, eventualmente, sostituire quelli sbagliati
Per queste bubbole ricorrono -addirittura- alla tipografia??
«5. Introdurre in azienda un budget per l’errore.»
(da http://bridgepartners.it/journal/ilsapore_dell_errore/)
Con questa mentalità si potranno mai licenziare i dipendenti della P.A.?
La risposta fornita dal neo direttore sull’accaduto è disarmante/imbarazzante……