di Marco Ribechi
C’è mancato poco che non si arrivasse alle mani. In compenso sono volati insulti all’incontro del comitato “No Crem” di Civitanova che si oppone alla costruzione del forno crematorio. Protagonisti il presidente del consiglio comunale Ivo Costamagna e il presidente di Città Verde Amedeo Regini che se le sono dette di santa ragione. L’incontro si era annunciato infuocato e così è stato (leggi l’articolo). Pietra dello scandalo è stata una dichiarazione di Costamagna che ha additato i membri del comitato come strumentalizzati dagli oppositori politici dell’amministrazione. Brutto esempio dall’una e dall’altra parte considerando che l’assemblea era stata indetta proprio per favorire il dialogo. Sembra impossibile trovare un punto d’incontro tra l’amministrazione comunale che vuole proseguire nel progetto di costruzione dell’impianto e il comitato che si oppone con ragioni di carattere ambientale, economico e paesaggistico.
A fare scalpore anche la dichiarazione di Costamagna che ha definito cartastraccia la delibera d’indirizzo sul crematorio fatta dalla Giunta ribadendo che ogni decisione spetta al Consiglio. Sullo stesso argomento il presidente dell’assise si era già pronunciato nel pomeriggio in una lettera con cui analizzava l’ultimo consiglio comunale. «Nell’ultima seduta ho ravvisato, pur nell’aspro confronto, una consapevolezza di tutte le forze presenti in aula della necessità di fugare ogni dubbio sulla trasparenza dell’operato amministrativo, permettendo finalmente alle due commissioni, sulla Civita Park e sulla Parentopoli, di iniziare i lavori a ranghi istituzionalmente completi. C’è anche una nuova attitudine, dimostrata attraverso il confronto serrato coi cittadini nelle assemblee di quartiere in corso in queste settimane con momenti di dialogo sul bilancio, ma anche su altre questioni cruciali per la città. Mi auguro si continui su questa strada. Lo si faccia davvero, aprendo al coinvolgimento in tutte le forme possibili, con quartieri, associazioni, categorie, sindacati. Viviamo un tempo di cambiamento in atto, non possiamo sottrarci. Un cambiamento che interessa anche un diverso rapporto ed equilibrio tra le forze politiche democratiche per fronteggiare l’ormai sempre più consolidata coalizione fascio-grillina di stampo populista. Su questo confronto tra forze moderate e di sinistra da un lato, e il populismo, si giocherà la prossima tornata elettorale civitanovese. Ci attendono nuovi equilibri, nuovi scenari, e occorre prepararsi».
Ora l’appuntamento con i No Crem è fissato al 30 ottobre ma Costamagna ha già annunciato che non potrà esserci. toccherà quindi al sindaco Tommaso Corvatta prendere le redini della situazione.
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Costamagna, che si auto referenzia come l’ultimo baluardo a difesa della democrazia contro le orde fascio-grilline sta forse toccando l’apice della schizofrenia politica che lo attanaglia da tempo. Pur tenendo conto di un possibile margine di peggioramento senza trascurare che ultimamente va urlando come un eroe risorgimentale strani motti tipo ” W la Magistratura “, non possiamo ignorare che quello di fare a sorpresa dichiarazioni tipo”la famosa papera di San Giuliano “, grazie alla quale la sua fama, ha varcato i confini cittadini, rappresenta da sempre, la persona sbagliata al posto sbagliato e in qualsiasi momento pur esso sbagliato. Con questo non voglio assolutamente sminuirlo, anzi trovandosi nelle sue condizioni, qualsiasi persona avrebbe capito che il tempo passa per tutti e non sempre la bocca riesce a tacere quello che la mente pensa. Del resto non sarebbe la prima volta che si trova a fare esattamente il contrario di quello che dice. Se una volta si era portati a pensare che fosse cosa voluta questo suo scontro tra il dire e fare, ormai possiamo affermare con assoluta certezza che sia veramente genuino il suo civilissimo contegno dimostrato talaltro anche in questo frangente.
Però, sempre che l’articolo sia completo, sono un po’ deluso dal sindaco, che dopo aver minacciato fuoco e fiamme, sembra che non abbia fatto uso della solita dialettica con cui è sempre abilissimo nel non dire niente pur dicendo molto. Mah, aspettiamo gli ulteriori sviluppi.
Errata corrige…..che non abbia fatto uso della solita dialettica con cui è sempre abilissimo nel non dire niente pur dicendo molto. Sostituire la parola ” dicendo” con…. ” parlando molto e a vanvera” nella penultima
riga.
Vorrei chiedere all’Amministrazione Comunale di fornire un locale più ampio per il prossimo incontro. La Saletta Parrocchiale sede di questo incontro, mi sembra detta “sala del Pozzetto” era troppo piccola. Alcuni sono rimasti fuori, altri arrivavano e nell’impossibilità di entrare e se ne sono andati. Un precedente incontro si era invece svolto in un altro Salone Parrocchiale, molto più ampio e l’affluenza era stata enorme. Comunque non capisco perché essendo degli incontri con i cittadini non sia possibile usufruire di centri civici o altri locali comunali. Pur ringraziando la varie Parrocchie cittadine che spesso hanno fornito i locali per vari incontri, non si può pretendere da loro che forniscano i locali per incontri dei cittadini con l’Amministrazione Comunale come se fosse un loro dovere, soprattutto in un momento storico come questo dove nella nostra città si inizia a parlare di Democrazia Partecipata e quindi il numero di cittadini che partecipano ad incontri pubblici dovrebbe crescere. Questo mio commento non è assolutamente polemico, ma semplicemente una constatazione, diciamo un invito ad usare di più e meglio i vari centri civici comunali.