In relazione all’articolo pubblicato il 14 settembre del 2015, “I flussi sospetti da Banca Marche ai gruppi Foresi e Sagretti, capannoni fantasma e perdite milionarie”, l’imprenditore Franco Sagretti interviene per precisare punto su punto in merito alla vicenda. «Nell’articolo si fa riferimento al fatto che per la realizzazione del centro commerciale Cuore Adriatico, per effetto del cambio dirigenziale vi sarebbero stati riduzione dei costi. Ma nessuno, e tantomeno la nuova dirigenza del gruppo Banca Marche ha replicato alla denunzia del sottoscritto secondo cui “alla fine della fiera gli impegni” derivanti dalla realizzazione del centro commerciale e delle infrastrutture ha superato i 100 milioni di euro (contro gli 85 programmati) e quindi non v’è stata alcuna effettiva riduzione di spesa. In ogni sede il sottoscritto è disponibile ad un confronto, per dimostrare che non solo non v’è stato alcun reale taglio, ma si sono verificati sostanziosi incrementi, derivanti anche dalle condizioni operate dal gruppo Banca Marche (risultanti dall’adesione ai piani di ristrutturazione presentati da Civita Park prima e dalla Cuore Adriatico poi (piani sottovalutati da tutti, anche in diverse sedi pubbliche) e dall’abnorme costo per le parcelle dei professionisti coinvolti». Precisato questo primo passaggio, Sagretti replica su due operazioni in cui viene chiamato in causa: «Per quanto riguarda l’immobile di Jesi, si tratta di un terreno che era di proprietà del signor G. ed il cui acquisto fu proposto dalla stessa Banca Marche alla Icoc. Va infatti ricordato come fosse prassi di Banca Marche, come di altri istituti di credito, proporre agli imprenditori affidabili il subentro in operazioni incagliate (per la banca). Lo stato del rapporto fu segnalato in una relazione in data 14 novembre 2012 inviata dal sottoscritto al nuovo direttore generale di Banca Marche. Diretta relazione concerneva i rapporti tra il gruppo Banca Marche e le società partecipate, con le criticità e le possibili soluzioni.
Inoltre i rapporti che ne sono derivati sono stati integralmente inseriti nella proposta di concordato preventivo presentato dalla Icoc srl. Nello specifico Icoc stipulò con Medioleasing il contratto di locazione finanziaria n. 14079, avente ad oggetto sia l’acquisto del terreno che la edificazione di due capannoni. G. (il proprietario, ndr) era esposto verso Banca Marche. La stessa Icoc accettò anche perché la stessa Bm le segnalò due potenziali acquirenti degli immobili da realizzare. si trattava di clienti della Banca (che poi invece si sono poi defilati)». E puntualizza che «nell’ammortamento del leasing era ricompresa la restituzione dell’importo che la stessa Medioleasing versò per l’acquisto del terreno da G. (1 milione 550mila euro oltre 174mila euro di imposta di registro) importo in gran parte poi assegnato alla stessa Banca Marche creditrice di G. Icoc predispose i progetti, richiese i permessi di costruire ed iniziò i lavori, ricevendo anche come previsto in contratto degli acconti. Tra l’altro le somme incassate per gli acconti, vennero in gran parte riversate alla stessa Banca Marche (per far fronte agli esorbitanti oneri nel frattempo maturati sui rapporti Icoc) e al comune di Civitanova per una rata degli oneri di urbanizzazione e costo di costruzione del cantiere di Civitanova, ed un parte per far fronte alla gestione corrente, appesantita dall’enorme sforzo fatto dalla Icoc (e non da Civita Park) per i lavori compiuti negli anni 2010-2012 nel cantiere del centro commerciale. Icoc, dopo aver comunque pagato la maxirata iniziale e gli interessi di preammortamento, non fu in grado di proseguire i lavori e iniziare l’ammortamento del leasing, proprio a causa della mancata riscossione dei crediti verso Civita Park e l’estromissione dal cantiere. Tale situazione è stata ripetutamente segnalata al gruppo Banca Marche, che pur avendo gli strumenti per intervenire, ha preferito – anziché sostenere le iniziative Icoc già avviate, e così rientrare dei propri crediti – avallare le decisioni dei vertici di Civita Park: non pagare Icoc, estrometterla dal cantiere e dalla società. Banca Marche ha preferito così sostenere soggetti ed imprese di altra regione, che come oggi si può riscontrare hanno lasciato una lunga scia di debiti non onorati. Icoc ha dato lavoro per molti anni a moltissime famiglie ed imprese marchigiane. Per effetto di quanto accaduto, i lavoratori della Icoc hanno perduto il posto di lavoro, nella più totale indifferenza della banca e di tutti i soggetti pubblici e privati a conoscenza di quanto stava accadendo. Il sottoscritto sa che tale operazione è ricompresa tra quelle oggetto di indagini e non avrà problema alcuno a chiarire, senza alcun timore, la sia posizione nelle opportune sedi, in maniera ancor più dettagliata». Altro punto è la vicenda Sparkle, società costituita assieme ad Acom e altri soci per la produzione di radiofarmaci con il principale stabilimento realizzato nel Leccese: «la Icoc è stata socia dal 2006 al 2008 con una quota di minoranza (e con quote concesse in pegno alla stessa Banca Marche che finanziava l’operazione). Icoc ha realizzato i lavori di costruzione di un edificio a Casarano. Si trattava di un moderno centro farmaceutico, dotato di avanzata impiantistica, completato ed agibile. Quindi Sparkle ha unicamente versato ad Icoc i compensi per lavori eseguiti. Tra l’altro la Sparkle è titolare di importanti brevetti relativi a prodotti per le cure tumorali cerebrali, ed è tuttora operativa. E vero che ha subito per diverso tempo la sospensione dell’attività, causa la partecipazione pubblica all’interno della compagine sociale (Provincia di Macerata), questione risolta solo recentemente. Infatti per effetto di una legge sopravvenuta dopo l’avvio del progetto ed alla costruzione dell’immobile, la Sparkle è stata penalizzata, perdendo l’assegnazione di importanti contratti di forniture a plessi ospedalieri del Sud, all’esito di gare in cui aveva ottenuto l’aggiudicazione provvisoria. Gli immobili e l’attività esistono. Altro che capannoni fantasma. Il sottoscritto per tale vicenda non ha ricevuto alcun avviso di garanzia (come peraltro specificato nell’articolo cui viene fatto riferimento, ndr), né è stato mai sentito dalla Procura di Ancona (cui secondo l’articolo sarebbe stato inviato un esposto da Banca Marche) né alcuna comunicazione da parte della stessa banca o da Medioleasing (vecchie o nuove gestioni che dir si vogliono). Alla stessa Sparkle, fu proposto dalla stessa Banca Marche l’acquisto di immobile a Montegranaro, da destinare a sede locale per l’attività produttiva e diagnostica. Si trattava di immobile di proprietà di altra persona esposta con Banca Marche. L’indagine pugliese che viene citata nell’articolo, nonostante in corso da svariati anni non ha determinato alcuna imputazione a carico del signor Ballante (altro socio della Icoc) e non attiene in alcun modo alla vicenda Medioleasing (ed il signor Ballante ha già preso posizione sui fatti di quella indagine)». Sagretti sottolinea inoltre come i tanti progetti del suo gruppo siano sempre andati a buon fine, e cita Ikea Ancona, la zona industriale di Civitanova, la nuova sede Fabi, la nuova sede Tosi Action eccetera. «Solo le operazioni immobiliari in corso nel 2012 non sono state portate a termine: da una lato a causa dell’illecita estromissione di Icoc da Civita Park (con la perdita di oltre 10 milioni di euro, considerati anche i danni ): e dall’altro lato per l’ingiustificato affossamento da parte della “nuova” dirigenza del gruppo Banca Marche delle operazioni stesse, non sostenendo il completamento degli investimenti. Il sottoscritto e le società da lui partecipate sono vittime di aggressione da parte di Banca Marche e Medioleasing, e pertanto egli farà valere nelle opportune sedi giudiziarie anche le modalità dell’informazione in ordine alle suddette vicende». Inoltre aggiunge: «La differenza fondamentale è che il sottoscritto sostiene le sue pubbliche denunzie con documenti e fatti, mentre da parte di chi passa alla stampa “notizie” come quelle che hanno originato l’articolo cui si replica si sceglie la strada (comoda) dell’anonimato e di informazioni nella migliore delle ipotesi parziali, incomplete e superate dai fatti». Su questo punto Cronache Maceratesi riconferma le ricostruzioni comparse nell’articolo, e che si basano su una ricostruzione giornalistica dei fatti relativi a Banca Marche iniziata ormai da due anni. Sagretti replica anche al vicesindaco di Civitanova Giulio Silenzi che aveva commentato l’articolo, scrivendo: «Finalmente si inizia a far luce su una vicenda grave. Si sta parlando della prima Civita Park e della conduzione di Banca Marche, del direttore Bianconi e di Medioleasing, della facilità con cui venivano dati finanziamenti e della mancanza di seri controlli». «Egli così facendo – dice Sagretti – lancia una accusa senza prova alcuna e senza alcuna conoscenza dei reali fatti e dei documenti, privilegiando evidentemente le versione di una parte con cui l’amministrazione comunale ha notoriamente stretto rapporti».
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Silenzi ha toppato ancora? Come lui sa, lui conosce , per lui all’opposizione ci sono solo incompetenti, la sua capacità amministrativa di lunga data ha suggerito al sindaco di cacciare un assessore per affidargli il bilancio di Civitanova, lui che cattura enormi coccodrilli ha perso un’altra occasione per tacere? Mhhh!
Il Vice Sindaco Prof. SILENZI ha inserito alcuni commenti assolutamente inopportuni, diffamatori e basati esclusivamente su quanto riportato nell’articolo del 14/09/2015 a firma di Marco Ricci, senza conoscere la mia replica odierna (per cui non mi è stata data immediata possibilità).
Il Prof. SILENZI ha scritto che <>.
Egli così facendo lancia una accusa senza prova alcuna e senza alcuna conoscenza dei reali fatti e dei documenti, privilegiando evidentemente le versione di una parte (gruppo MATTUCCI, GINNOBILI E LORO CONSULENTI – BANCA MARCHE) con cui l’Amministrazione Comunale ha notoriamente rapporti molto stretti.
Egli è arrivato anche a scrivere che il Direttore Generale di BANCA MARCHE, Dr. GOFFI sarebbe stato nominato dalla Banca d’Italia, quando invece è stato nominato dagli organi sociali dell’Istituto, prima del Commissariamento.
Come ben sa il Prof. SILENZI, la responsabilità in CIVITA PARK è solo formalmente passata, nel 2013, ad un nuovo amministratore (GINNOBILI) che però si è limitato a firmare tutto quello che gli ordinava il MATTUCCI e veniva puntualmente predisposto dai professionisti implicati.
Il tutto con il pieno consenso di BANCA MARCHE. Proprio il Prof. SILENZI in occasione del Consiglio Comunale del 6.3.2014 ha più volte evidenziata la <> di BANCA MARCHE in CIVITA PARK.
Ed egli sa più di altri, come in tutte le occasioni pubbliche a trattare per CIVITA PARK con il COMUNE era direttamente MATTUCCI MAURO, che veniva indicato anche sulla stampa come il Presidente di CIVITA PARK, pur non essendone più nemmeno formalmente amministratore.
In via più generale che cosa sia stato compiuto di scorretto in CIVITA PARK fino al 2012, il Prof. SILENZI non lo dice, come non dice che l’indagine della Procura di Macerata per gravi reati, tra cui la bancarotta fraudolenta, vede tra gli indagati proprio il <> (ossia GINNOBILI) uomo di fiducia (insieme ad alcuni professionisti) di BANCA MARCHE.
Il Prof. SILENZI peraltro ha già sentenziato, in barba a qualunque presunzione d’innocenza: secondo lui quanto riportato nell’articolo è oro colato, e si compiace di quanto pubblicato (senza aver aspettato la mia replica !).
In realtà non v’è stato alcun uso distorto da parte di ICOC e mia delle somme erogate da MEDIOLEASING ! Tutte le somme erogate da MEDIOLEASING e BANCA MARCHE sono state utilizzate dalla ICOC per pagare i propri dipendenti e per mandare avanti i lavori, tra cui anche quello di CIVITANOVA MARCHE! Senza la ICOC il CANTIERE di Civitanova non sarebbe mai stato avviato, e questo tutti lo sanno, ma nessuno lo ammette !
Parimenti al Prof. SILENZI, Pubblico Amministratore, non interessa nulla che per il dissesto della ICOC provocato dal gruppo MATTUCCI (di cui fanno parte, PALACE, CIVITA PARK e CUORE ADRIATICO) e dal gruppo BANCA MARCHE, con l’appoggio di professionisti e di organi pubblici, abbiano perso il posto di lavoro circa 60 persone !
Solo che per far sentire la mia voce sono stato costretto ad invocare la rettifica in modo formale.
Il Prof. SILENZI irride il fatto che l’<>, cioè io, faccia conferenze stampa; ovviamente non dice che io non ho ricevuto alcun rinvio a giudizio, mentre in sede di incontri con i giornalisti ho documentato tutte le accuse rivolte per la vicenda CIVITA PARK, accuse cui nessuno è stato in grado di replicare.
Quello che attraverso la conferenza, io ho voluto affermare, ben lo sa il Prof. SILENZI, ma è bene ricordarglielo:
Infatti:
a) ho sollecitato la Procura di Macerata a procedere celermente nelle indagini sulla triste vicenda CIVITA PARK (indagini che solo ad ottobre 2014 hanno avuto una svolta)
b) ho pubblicamente denunziato le responsabilità a carico di BANCA MARCHE e MEDIOLEASING per la loro fortissima presenza nella gestione dell’operazione CENTRO COMMERCIALE CUORE ADRIATICO, di cui hanno condiviso tutti gli atti fondamentali per il passaggio al gruppo MATTUCCI e CONCERIA TIRRENA.
c) ho pubblicamente denunziato come l’operato del MATTUCCI sia stato totalmente condiviso dal sig. GINNOBILI, come detto uomo di fiducia e di riferimento di BANCA MARCHE; ho denunziato altresì il pesante coinvolgimento di alcuni professionisti che hanno concretamente dato veste agli atti oggetto di indagine e di cui hanno la paternità.
d) ho pubblicamente denunziato come la sorte della ICOC sia stata pesantemente segnata dalla ritardo con cui è stato possibile mettere ad esecuzione il provvedimento di sequestro conservativo autorizzato dal Tribunale di Ancona con ordinanza del 29.7.2013 comunicata solo il 29.8.2013 e per di più con un errore che ha determinato la necessità di una correzione con una successiva ordinanza del 12.9.2013. In tale arco di tempo i vertici di CIVITA PARK (MATTUCCI, GINNOBILI ed i professionisti) hanno posto in essere atti elusivi del provvedimento e dannosi per ICOC oltre che CIVITA PARK (poi fallita).
e) ho richiesto che tutta l’operazione sia ricondotta a giustizia e legittimità, con la risoluzione dell’imbarazzante contratto di leasing in essere con il gruppo MATTUCCI ed il ritorno di tutto l’investimento in capo a MEDIOLEASING, ed il pagamento di tutti coloro che hanno realmente lavorato nel cantiere.
f) ho contestato il comportamento tenuto dal COMUNE DI CIVITANOVA MARCHE che, in nome del solo interesse alla realizzazione del Palazzetto, ha consentito che CIVITA PARK potesse sostituire nella convenzione per la costruzione e gestione del palazzetto, la PALACE s.r.l., (società che non risulta aver alcun particolare titolo e merito specifico, società creata con l’evidente fine di eludere gli effetti del suddetto sequestro conservativo notificato a settembre 2013 dalla ICOC allo stesso COMUNE come terzo sequestrato.
Spiace dirlo: ma il Prof. SILENZI approva, in spregio anche al suo ruolo pubblico, ed avalla apertamente la campagna di disinformazione contro la ICOC e contro di me, perché sia messa la sordina in ordine alla scomoda vicenda CIVITA PARK, vicenda che ancora non ha raggiunto il culmine.
Tutto ciò è inaccettabile !
Quanto ho dichiarato lo sottoscrivo interamente. L’articolo pubblicato da Cronache Maceratesi a firma Marco Ricci era a mio parere completo e su questo ho espresso una mia valutazione politica e amministrativa. Sagretti in base a quanto abbiamo letto, e per cui non c’è stata smentita, è indagato per le vicende riguardanti l’indagine abruzzese(seguite dalla Procura di Pescara) che ha visto coinvolto, tra gli altri, Mattucci.
Sarà la magistratura inquirente a chiarire tutto quello che c’è da chiarire.
Non entro minimamente nel merito del lavoro degli inquirenti per i quali abbiamo massimo rispetto e attendiamo gli sviluppi. Così come non entro nel merito delle questioni specifiche puntualmente riportate nell’articolo suddetto.
Mi riservo una valutazione più puntuale della vicenda politico/amministrativa dell’operazione Civita Park dal suo inizio nel 2007 fino al 2012 e dalla successiva collaborazione con la nuova presidenza, con Banca Marche per ultimare le opere che dovevano essere consegnate alla città: Palas, fiera, sottopasso, 4 corsie via Einaudi, strade e parcheggi, illuminazione, elisuperficie, “camere” di compensazione per evitare esondazioni del Chienti. Opere per un valore di circa 17 milioni di euro che sono state realizzate evitando a questa città un massacro del territorio con cattedrali incompiute che sarebbero state un degrado che Civitanova non avrebbe meritato. La nostra azione amministrativa e’ stata sempre impostata sull’onesta’, senza conflitti d’interesse e nella soluzione legale dei problemi.
Alla fine ci siamo riusciti nell’interesse esclusivo della città.
Abbia pazienza Vice Sindaco Silenzi. Voi siete arrivati a maggio 2012. I termini di consegna erano scaduti. Le fidejussioni erano false. L’imprenditore Mattucci era già stato ai domiciliari. Come lei dice c’era una incompiuta. Allora che si doveva fare? Semplicemente prendere atto che per la serie di gravi eventi succedutisi la convenzione era chiaramente da annullare. Se uno ti aveva già per due volte portato 16,8 milioni di polizze false, non ha consegnato niente, ed è stato anche arrestato lo mandi a casa!
Lei dice che sono state realizzate 17 milioni di opere pubbliche. OK. Più 25 milioni è costato il Centro Commerciale siamo a 17+25= 42 milioni. Da Medioleasing (Finanziaria di Banca Marche) ne hanno presi 70. Poi sono falliti. Gli altri 28 dove stanno?
Un ente pubblico non deve lavorare, con gente come il Mattucci, innanzitutto per una questione etica, ed in secondo luogo per non entrare nel circolo di ditte o enti che sia con garanzie economiche che con offerte di lavoro permettono a certa gente di stare nel mercato.
Il Prof. Silenzi in funzione della sua carica pubblica dovrebbe limitare le valutazioni politiche e amministrative sugli atti compiuti dalla sua stessa amministrazione su cui c’è tanto da dire (non spetta a me giudicare perché non sono cittadino Civitanovese) e soprattutto non esprimere affermazioni diffamatorie su questioni di cui non conosce tutti i termini se non quelli riferitegli dalla controparte, facente capo al gruppo Mattucci, con cui ha intrattenuto stretti rapporti.
Il Prof. Silenzi dovrebbe leggere gli atti prima di esprimere giudizi e opinioni pubbliche.
Quando il Prof. Silenzi parla di onestà, senza conflitti di interessi e nella soluzione legale dei problemi attendiamo che le procure interessate portino a termine il proprio lavoro perché di sorprese ne usciranno.
Se il Prof. Silenzi dorme sonni tranquilli, come qualcuno a detto, non dovrà preoccuparsene.
Riguardo alle opere pubbliche eseguite devo fare una precisazione politica, anche se di politica non mi interesso, perché di QUESTA AMMINISTRAZIONE, in quelle opere, non c’è niente se non gli impegni economici fatti prendere alla Comunità di Civitanova per realizzare il Palas mentre ad eccezione delle quattro corsie, di cui già oggi si vedono le buche, le altre opere riportate sono state realizzate dalla Icoc e per cui non è stata pagata e che hanno causato il dissesto finanziario.
Tutti i nostri DIPENDENTI come tutte le altre ditte che hanno lavorato per noi, ringraziano il Prof. Silenzi per aver agevolato, a non pagare la Icoc, le società del gruppo Mattucci a cui il Prof. Silenzi ha pure contribuito, vantandosene, a dare senza gara la concessione per la gestione del Palas.
Il Prof. Silenzi ha un concetto tutto suo di onestà. Aspettiamo la fine delle indagini.
Da ultimo vorrei ricordare al Prof. Silenzi che indagato non vuol dire rinviato a giudizio o peggio ancora condannato. Pertanto fino alla fine delle indagini faccia buon uso della sua visibilità mediatica. Ma Lei è un politico e può dire ciò che vuole per diffamare, vero?
Eh, bravo Silenzi, dopo tre anni e mezzo, finalmente ne ha detta una giusta: ” Sarà la magistratura inquirente a chiarire tutto quello che c’è da chiarire”.
Sagretti e’ indagato e dovrà chiarire davanti agli organi inquirenti tutto quanto sarà necessario per fare luce sulle vicende giudiziarie che lo vedono coinvolto.
Sono un garantista e non un forcaiolo, pertanto ho sempre detto che bisogna attendere la conclusione delle indagini per l’accertamento delle responsabilità. Questo vale per tutti.
Per quanto riguarda l’Amministrazione Comunale del Sindaco Corvatta, questa ha lavorato fin dal suo insediamento (luglio 2012) con onesta’, trasparenza, senza conflitti di interesse e con atti che sono stati validati dal responsabile legale dell’ente, il segretario Dott. Mariotti.
Perciò, vari tentativi di associare la nostra amministrazione con le vicende giudiziarie, risultano del tutto infondati e sono soltanto banali tentativi di strumentalizzazione politica.
Non sarà “forcaiolo”, il vice sindaco Silenzi, ma “ghigliottinaro” probabilmente si, nel modo e nelle circostanze che egli ritiene utili, secondo i canoni di uno stantio modo di fare politica. Si veda ad esempio quello che egli ha scritto, in varie forme, a proposito dei grillini civitanovesi sulla questione del “forno crematorio”. Secondo i ben informati, infatti, pare che egli si firmi “Robespierre”, in un giornale on line che gli è molto vicino. Ad un primo esame l’ipotesi pare molto verosimile, dal momento che si leggono gli stessi precisi argomenti – sempre in relazione all’errore dei grillini locali sulle imprese interessate al “forno crematorio” – addirittura gli stessi termini negli interventi con il suo nome, con il nick “Robespierre” e addirittura con quello della segretaria cittadina del Pd. Controllare per credere sia su Cronache Maceratesi, che sul “bollettino di partito” di cui sopra. Tanto che molti si chiedono, ormai è voce diffusa, se la segretaria del Pd goda di autonomia politica, ovvero sia oggetto di un costante “controllo” da parte del capocorrente di partito nelle sue pubbliche esternazioni. Ma il capolavoro, se le ipotesi formulate si dimostrassero veritiere, l’assessore l’avrebbe compiuto sul giornale on line del partito: prima postando un pezzo al vetriolo – a proposito del “ghigliottinaro” – contro i grillini civitanovesi con il nick “Robespierre” e poi commentandolo con il suo nome, con il medesimo post pubblicato su Cronache Maceratesi. Nella presunzione, sempre secondo l’ipotesi in parola, che nessuno se ne accorga essendo egli il più scaltro dei politici cittadini e quindi nella condizione di poter “burlare” tutti.
Il Prof. Silenzi tiene a segnalare come io sia indagato, ma fa fatica a concedermi la possibilità di far sentir la mie ragioni e soprattutto a riferire che presso la procura di Pescara (a differenza di tutti gli altri) mi sono immediatamente e spontaneamente presentato per chiarire la mia posizione in ordine ai rapporti con il gruppo MATTUCCI.
Non ho avuto difficoltà alcuna a spiegare la mia posizione anche pubblicamente e le ragioni per cui non ritengo di aver commesso alcun illecito.
Ho messo in preventivo che nel momento in cui si attaccano poteri forti (BANCA, COMUNE ed il GRUPPO MATTUCCI) possono arrivare contrattacchi basati su fonti anonime e su dati e fatti su cui non si chiede all’interessato di esprimere subito la sua posizione.
Mi sembra proprio che la strategia del sospetto e della denigrazione verso chi ha il coraggio di denunziare gravi illeciti, sia più diffusa di quanto si voglia pensare.
Ovviamente il Prof. Silenzi non dice e scrive mai che i suoi interlocutori privilegiati di questi anni (MATTUCCI e GINNOBILI) sono indagati per reati gravissimi (il primo addirittura da almeno 3 Procure) legati anche alla vicenda CIVITA PARK.
Ovviamente il Prof. Silenzi evita di rispondere alla forte contestazione che:
– il Comune di Civitanova Marche ha affidato la concessione di realizzazione dei lavori di costruzione e della gestione del PALAS alla Palace srl (società priva di qualunque storia), concessione basata su rilevante e decisiva contribuzione pubblica;
– detta concessione è stata affidata senza gara (come invece aveva ripetutamente assicurato il Sindaco Dr- Corvatta in occasione del Consiglio Comunale del 15 ottobre 2013);
– il meccanismo è stato creato ad hoc per eludere un provvedimento giudiziario (il sequestro concesso dal Tribunale di Ancona a favore della ICOC).
Egli evita di fare anche valutazioni politiche-amministrative e sul fatto se è normale o no aver avallato e condiviso tutti gli atti e le iniziative del gruppo MATTUCCI (di cui fanno parte CUORE ADRIATICO, CIVITA PARK e PALACE) nonostante tutto quello che già era emerso e sta emergendo ora (e siamo solo all’inizio) !
Oggi da politico di lungo corso, sta cercando di scaricare la responsabilità giuridica su terzi (leggi Segretario Generale).
Ripeto per l’ennesima volta che non mi occupo di politica e non intendo che le mie affermazioni siano strumentalizzare, ma a gran voce da tempo chiedo – senza risposta – cosa ne pensa un personaggio pubblico come il Prof. Silenzi, (che rappresenta una parte politica che più di altre afferma di voler tutelare i lavoratori) del fatto che numerosi lavoratori marchigiani (quelli della ICOC) hanno perduto il posto di lavoro, anche grazie agli atti posti in essere dal Comune.
Grazie Prof. Silenzi, grazie Sindaco dr. Corvatta e grazie (vista la chiamata in causa) Dr. Mariotti !
Mi è stato riferito che vi sono anche imprese che hanno lavorato alla realizzazione del Palas, ma non sono state pagate dalla PALACE s.r.l., nonostante avessero avuto anche assicurazioni da esponenti dell’Amministrazione Comunale.
Risulta anche che alcuni creditori hanno tentato di pignorare i crediti della PALACE verso il Comune, che però a tempo di record ha effettuato i pagamenti evitando così il pignoramento stesso.
Sia pur per vie diverse, è quanto accaduto alla ICOC.
Il Prof. Silenzi si vanta della onestà e della gestione senza interessi dell’amministrazione del Comune di Civitanova Marche, di cui egli appare anche in modo pubblico ogni giorno di più come il vero ed unico leader politico-amministrativo.
Ma le sue esternazioni sono tutt’altro che improntate alla trasparenza e non sono certo super partes.
Non me ne voglia il dr. CORVATTA ma anch’egli è stato sacrificato e la sua parola non ha contato nulla, visto che la gara da lui promessa il 15.10.2013 non è stata poi avallata dal suo ingombrante Vice Sindaco.
Alla prossima !
Vorrei ricordare a Giulio Silenzi che non ha ancora risposto ad una mia domanda di qualche giorno fa in merito ad una dichiarazione del sindaco Corvatta: “Come se fosse un merito quello di lasciare che una porzione strategica del territorio comunale fosse *devastata e restasse come un’enorme incompiuta*”, mentre curiosamente nel programma elettorale presentato dal centrosinistra nella primavera del 2012 si legge a p. 8: “quello che doveva diventare, secondo i proclami del c. d., il nuovo spazio espositivo entro giugno 2012 è attualmente *terreno incolto*”.
http://www.rete.comune.civitanova.mc.it/elezioni/comunali2012/pdf/programmi/lista_11.pdf Ora attendo “fiducioso” una risposta convincente da parte di Giulio Silenzi perché so benissimo che mai e poi mai distorcerebbe i fatti utilizzando anche falsità. Sono altri quelli che con impressionante naturalezza fanno tutto ciò. Le cavolate che sostengono dimostrano una faziosità senza limiti.