“Con Branduardi il mio sogno realizzato,
ora vorrei due Vita Vita”

CIVITANOVA - Sergio Carlacchiani, l'ideatore della rassegna, ringrazia tutti per il successo e propone una doppia edizione per il 2016: "A luglio al porto e a settembre alla città alta"

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L'esibizione di Angelo Branduardi

L’esibizione di Angelo Branduardi

Alfredo Di Lupidio. Angelo Branduardi e Sergio Carlacchiani

Alfredo Di Lupidio. Angelo Branduardi e Sergio Carlacchiani

VitaVita ha invaso ieri strade, vie e piazze di Civitanova (leggi l’articolo) con un successo di partecipazione che dà nuovi stimoli all’ideatore della rassegna. Sergio Carlacchiani guarda già al futuro con la proposta di raddoppiare nel 2016: «Ogni parte, anche la più piccola, è fondamentale per la buona riuscita di VitaVita. Un progetto che da dodici anni porto avanti con tanta passione, studio e fatica. A Civitanova sono arrivati protagonisti assoluti della scena italiana. Voglio ringraziare tutti, dallo staff dell’Azienda dei Teatri ai rappresentanti istituzionali fino a tutti i commercianti che hanno sostenuto il Festival pure economicamente. Speciale il mio grazie per Opera, per me sono degli imprenditori illuminati.

Il premio a Angelo Branduardi

Il premio a Angelo Branduardi

Il momento per me più toccante e gratificante è stato quando ho dovuto affiancare e presentare sul palco, il grande Angelo Branduardi, un mito per me, per attribuirgli il Premio Vita Vita alla carriera, quella immensa folla plaudente che gridava anche il mio nome, mentre ci abbracciavamo forte, è stata un’emozione che mi ha ripagato di tutte le difficoltà che ho dovuto sostenere e superare in questa difficile edizione, che porterò sempre nel mio cuore».

Dopo le difficoltà denunciate alla vigilia per l’incertezza delle risorse (leggi l’articolo) Carlacchiani fa la sua proposta per il prossimo anno: «Ora ho un sogno, Vita Vita. ancora più sostenuta dall’amministrazione e dai suoi cittadini, sia idealmente che economicamente che apre e chiude la stagione estiva civitanovese: inizio luglio a Civitanova porto, inizio settembre, a Civitanova Alta. Per la prossima edizione, oltre a chiedere il patrocinio e un contributo alla Provincia di Macerata e alla Regione Marche, si potrebbe adottare, come fanno ormai quasi tutti i festival in Italia, una forma di autofinanziamento: o chiedere all’ingresso delle porte di Vita Vita un piccolo obolo a offerta ad ogni partecipante, o mantenendo la fruizione della maggioranza della performances gratuite, chiedere per alcune di loro, di grande richiamo, il pagamento di un biglietto».

(foto Gasparroni)

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