In Italia grazie all’asilo politico, spacciavano droga: questa mattina è stato convalidato l’arresto per due pakistani, finiti in manette la notte di sabato all’Hotel House di Porto Recanati (leggi l’articolo). Uno di loro va agli arresti domiciliari, l’altro è libero.
Giunti in Italia chiedendo asilo politico, senza lavoro, hanno iniziato a vendere droga. Uno di loro, il 31enne Mohamad Mger, lo ha ammesso oggi nel corso della convalida dell’arresto che si è svolta al tribunale di Macerata davanti al gip Enrico Pannaggi. Ha detto che i 15 grammi di eroina trovati dagli uomini della squadra mobile sabato erano suoi e che il connazionale che era con lui, Hussain Razwan, 28 anni, non c’entra nulla. Lo stesso Razwan ha negato ogni addebito. Il pm Stefania Ciccioli, presente in udienza questa mattina, ha chiesto il carcere per Mger (che ad aprile aveva già patteggiato un anno per spaccio) e gli arresti domiciliari per Razwan. La procura ritiene che i due pakistani siano diventati tra i pusher più attivi dell’Hotel House. Il gip ha invece deciso di scarcerare Mger, che va agli arresti domiciliari, mentre Razwan è libero, così come era stato chiesto dal difensore dei due pakistani, l’avvocato Umberto Gramenzi del foro di Ascoli. Sabato sera la squadra mobile li aveva sorpresi a spacciare in una vecchia casa abbandonata vicino all’Hotel House divenuta luogo di incontro per l’acquisto di stupefacente. I due pakistani quando hanno visto i poliziotti sono fuggiti, gettando a terra dello stupefacente. Undici bustine in cui erano suddivisi 15 grammi di eroina. Con loro i due giovani avevano anche diverse centinaia di euro che per gli investigatori sono provento di spaccio.
Molti gli stranieri che giungono nel nostro capoluogo chiedendo asilo politico. E’ di ieri la vicenda di 13 pakistani che hanno trascorso dieci giorni in piazza della Libertà, senza acqua, nè cibo, in attesa del rilascio dei documenti e nella speranza di avere un posto in cui alloggiare (leggi l’articolo). In serata la Croce Rossa, in sinergia con il Comune, ha trovato loro un posto dove farli alloggiare: il centro fiere di Villa Potenza.
(Gian. Gin.)
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