La parlamentare del Pd Irene Manzi rivendica il suo impegno per il Macerata Opera Festival dopo il taglio di 100mila euro deciso dal Ministero della Cultura e l’appello del sindaco Romano Carancini ai parlamentari maceratesi (leggi l’articolo). «Grande è la preoccupazione per il futuro del Macerata Opera Festival e pieno è stato e continuerà ad essere il mio impegno in sua difesa. Come il Sindaco sa, lo è stato nei due anni passati come in queste ultime settimane fino alle sollecitazioni da me personalmente rivolte, in questi giorni, al Ministro della Cultura Dario Franceschini per difendere e valorizzare una realtà importante e virtuosa come il nostro teatro di tradizione”.
Così Manzi risponde alle sollecitazioni rivolte dal sindaco.
«Mi sono arrivati in queste ore segnali di allarme da parte anche di altre realtà del nostro territorio normalmente beneficiarie del contributo ministeriale (come Musicultura), anch’esse penalizzate dall’applicazione dei criteri, più rigidi e meno flessibili, dettati dal nuovo regolamento ministeriale emanato lo scorso anno. Con i colleghi, deputati e senatori, ci siamo già da alcune settimane attivati per sostenere un ripensamento, da parte del Ministero, dei criteri fin qui dettati ed operativi da questa annualità. Continueremo a lavorare in questo senso su scala nazionale. Nel caso del Macerata Opera Festival, auspico quanto prima la convocazione di un incontro, a cui offro la mia piena disponibilità, con tutte le istituzioni coinvolte, a cominciare dalla Regione, per lavorare tutti insieme ed in squadra per il futuro della stagione lirica maceratese e, con essa, delle altre prestigiose realtà culturali del nostro territorio il cui futuro è seriamente messo a rischio dagli effetti di questo provvedimento».
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qb quanto basta
come da Antonietta
Se non ce lo faceva sapere Carancini e Micheli
io altre prese di posizione ” Non Postume ”
da parte di chi stando li essendo di Macerata, doveva urlarle e far si che le sue urla arrivassero prima di quelle di chiunque altro, me le sarei aspettate ..
Ma la dentro forse non è così facile –
Diceva Isidori — io arrivo li e c’è uno che mi dice
Oggi devi dire si oppure devi dire no …
Chissà se mentiva ?
Lo sferisterio viene sventolato come un continuo successi, in realtà é un Bucci senza fondo di soldi.
Una struttura con giro di milioni di euro che registra sistematicamente un misero utile di poche migliaia di euro per giunta a fronte di un finanziamento pubblico di 900mila euro se non sbaglio….. Ciò vuol dire che ogni hanno per far divertire pochi eletti e riempir le tasche di soggetti tipo Micheli si buttano poco meno di 890mila euro di soldi pubblici che potrebbero essere dirottati ad altri più urgenti interventi.
Attendibili studi dimostrano che gli investimenti nelle produzioni culturali hanno una “leva” estremamente positiva generando reddito in altri settori economici ( turismo ovviamente ma non solo ) . Peraltro da Maceratesi dovremmo considerare il fatto che i contributi pubblici provenienti da Stato e Regione non destinati alla stagione dello sferisterio non rimarrebbero nel nostro territorio ma se ne andrebbero altrove . Dovremmo quindi riflettere sull’argomento prima di rinunciare a qualcosa che al momento rappresenta una delle maggiori “produzioni di valore economico” per la nostra città .
Questa volta devo dare atto che l’intervento di disinformazio & propaganda è assolutamente e precisamente corretto.
Ma è un discorso generale (cioè la cultura potrebbe essere, se ben fatta, una leva generatrice di soldi) che, con Macerata, oggi c’entra veramente poco.
Cioè c’entrava 20 anni fa, forse più…
Quando lo Sferisterio era sulle pagine dei maggiori giornali/riviste di Lirica/Opera internazionali.
Ma oggi tirar fuori simili discorsi significa non avere il polso esatto della situazione o fare, appunto, voluta e scientifica disinformazione.
Ora la Stagione Lirica del MOF (prima era SOF, forse domani sarà Smash o Diarre, o come vorranno “intitolarlo”) è molto poco internazionale e molto Regionale/Locale, per cui è pieno di turisti “mordi e fuggi” che lasciano a Macerata.
Ma lasciano poco-niente, se paragonato a quanto era la ricaduta 20 o 30 anni fa…
Non fingiamo che qualche pullman di turisti stranieri (e qualche altro pullman di turisti delle Regioni vicine) significa avere un grosso ritorno turistico a Macerata….
E’ nulla, se paragonato a quello di 15/20 anni fa.
Oggi ci sono 5/10 pullman (se va molto bene) fermi ai Giardini: ad inziio anni ’90 la sera ai Giardini era pieno di pullman che giungevano da fuori Italia…… PIENO.
Quindi fingere che oggi la Stagione Lirica sia una grossa cosa è appunto semplicemente fingere….
@Iesari
Altri studi ugualmente attendibili, soprattutto quelli provenienti dagli uffici di Cantone, ma anche dalle autorità di vigilanza sui lavori pubblici, dimostrano che nei Comuni non si praticano buone politiche per il risparmio, l’economicità e l’efficienza. Proprio a Macerata nei soli mesi di giugno/luglio, naturalmente sempre sotto la spinta della italica “urgenza ed emergenza”, sono stati affidati per lavori, forniture e servizi funzionali alla messa a norma dello stadio, circa 430mila € a 16 Ditte -probabilmente amiche- senza alcuna gara d’appalto. In questo modo si è di fatto rinunciato non solo alla trasparenza, legalità ed efficienza, ma anche alla economicità. Il risparmio che si sarebbe potuto ottenere con il ribasso d’asta è facilmente stimabile in almeno 50 mila €. Esattamente la metà della somma tagliata dal Ministero allo Sferisterio.
un esempio tipico di spreco dove mangiano a uffa in tanti e i soldi sono le nostre tasse. Riducete il personale spropostitato