di Gabriele Censi
(Foto di Andrea Petinari)
Il Partito Democratico della provincia di Macerata prova a ripartire da Settimio Novelli, 52enne, di Apiro dove è stato sindaco per 10 anni. E’ lui il nuovo segretario che l’assemblea ha eletto stamattina con 59 voti su 84 partecipanti (23 voti a Mucci, una scheda nulla e un non votante). Erano 98 i delegati aventi diritto dopo lo storno di 12 membri decaduti per non aver rinnovata l’iscrizione, quindi è stata una partecipazione massiccia, per un’assemblea convocata in piena estate dal segretario regionale. Francesco Comi l’ha introdotta ripercorrendo il percorso che ha seguito le dimissioni di Teresa Lambertucci: «Spettava al presidente dell’assemblea Francesco Vitali la convocazione entro 15 giorni ma eravamo nel pieno della campagna elettorale regionale ed abbiamo concordato di rinviare prendendoci del tempo per cercare un percorso condiviso di un adempimento non scontato e che ha un valore politico». Poi a fine assemblea con soddisfazione: «Pochi si aspettavano che saremmo riusciti a superare le nostre divergenze e molti immaginavano che oggi non saremmo riusciti a trovare una soluzione. L’elezione del nuovo segretario provinciale a larga maggioranza è di buon auspicio per il futuro, che il gruppo dirigente vuole costruire insieme. Settimio Novelli, ex sindaco di Apiro, uomo di esperienza politico-amministrativa, persona umile e pragmatica, è l’uomo giusto per guidare e riunire il partito in questo momento difficile».
La prescrizione statutaria ricordata da Comi, delle conseguenze di una non elezione oggi del nuovo segretario, ovvero la convocazione di un congresso entro 15 giorni (il 10 agosto) ha aggiunto motivazioni ai delegati. Gli incontri svolti in questi giorni dal tavolo per ricostruire il nuovo partito provinciale hanno dunque prodotto la candidatura unitaria di Settimio Novelli anche se i numeri e gli interventi ascoltati hanno messo in evidenza come sono ancora aperte le lacerazioni interne seppure da tutti biasimate. C’è dunque molto da lavorare per il neo segretario che prende un partito con il peggiore risultato elettorale della regione e solo 1800 iscritti.
Novelli già dalla prossima settimana si metterà al lavoro per la nuova segreteria: “Sarà una svolta chiara, decisa e forte. Non epocale ma normale. Dobbiamo essere un partito normale. Un partito più vicino al territorio, agli enti locali e ai circoli, con particolare attenzione ai giovani, che vanno formati e accompagnati perché siano pronti a fare un salto di qualità e a ricoprire ruoli importanti. Dobbiamo essere bravi a stare al passo, nella nostra comunità, con il ritmo di rinnovamento e ammodernamento della politica nazionale». Poi ringrazia Mucci e Marinelli lasciando intendere un loro coinvolgimento nella squadra. Sui temi concreti la sua elezione fa virare il partito verso un’accelerazione del passaggio alla nuova Provincia. Dunque tempi stretti per Antonio Pettinari e la sua giunta. Un dibattito che il senatore Morgoni e il capogruppo al consiglio Provinciale Massimo Montesi avevano sollecitato nei loro interventi con diverse posizioni.
L’assemblea dopo e anche durante l’introduzione di Comi ha avuto momenti concitati e si è aperta con il presidente Francesco Vitali che ha reso note le tre candidature ufficiali: Andrea Marinelli, Domenico Mucci e Settimio Novelli. Quindi la parola è andata a loro prima di aprire il dibattito e il seggio elettorale. Marinelli ha spiegato il senso della propria iniziativa convergendo su Novelli: «Mi sono candidato con lo scopo di trovare un ampio consenso, sono soddisfatto del percorso unitario compiuto dal tavolo che ha portato a questa partecipazione, quindi ritengo sia doveroso e deontologico che io ritiri la mia candidatura».
Mucci accende invece l’assemblea con parole infuocate: «Avrei voluto conoscere il programma di Novelli, non mi sembra un percorso così democratico, i militanti non sempre vengono ascoltati. Dopo la mia candidatura ho ricevuto anche velate minacce, la stampa viene usata come arma di distruzione». Poi sdrammatizza un po’ ricordando i suoi trascorsi: «Ho militato nel Pdup, vorrei mettere un trattino, aggiungendo al Pd l’inglesismo Up per dire alzati e cammina».
Novelli si presenta come uomo concreto: «Non servono molte parole bisogna dare risposte urgenti sui temi caldi come la sanità, i servizi sociali, i rifiuti, il lavoro. Dobbiamo riconquistare la fiducia degli elettori con l’unità, la coesione, la lealtà ed una squadra che operi in sintonia. Aprire il partito anche ai non iscritti e non lasciare soli i circoli. Sono un uomo libero e non devo rendere conto a nessuno. Credo nel processo di rinnovamento di Renzi».
Poi tocca a Irene Manzi che invita al dialogo con le forze produttive e le istituzioni locali e solleva il tema delle risorse: «“Servono iscrizioni, ma anche altre forme finanziamento perché senza fondi non si possono fare iniziative politiche».
Da Mario Morgoni arriva la sollecitazione a tenere conto del contesto nazionale ma si dichiara insoddisfatto del percorso svolto: «L’unità è solo un auspicio, non c’è ancora. Avevo proposto una figura di forte autorevolezza come quella del sindaco di Recanati Francesco Fiordomo, ma ci sono state ostilità pregiudiziali. Il partito è ancora prigioniero di pulsioni correntizie. Il problema del tempo è una motivazione ipocrita visto che Novelli ha un’attività professionale. A lui chiediamo come primo compito di svincolarsi dall’abbraccio delle correnti a partire da una innovativa segreteria».
L’assessore regionale Angelo Sciapichetti definisce quella di oggi un’occasione storica: «Le divisioni del partito risalgono alla notte dei tempi , è il momento della chiarezza. Per essere una comunità dobbiamo riscoprire il valore dell’amicizia». Interviene anche il vicesindaco di Civitanova Giulio Silenzi che usa la canzone di Mercedes Sosa “Todo cambia” slogan di Futura per definire la situazione: «Siamo dentro una crisi generale del partito liquido. Il populismo sta prendendo tutti. Serve coerenza tra annunci e fatti. Oggi voto Novelli ma lo aspetto alla prova dei fatti. La Lambertucci annunciò una direzione a settimana, mi sarei accontentato di 20 giorni. Su Fiordomo è palese l’incompatibilità tra rappresentante delle istanze di un Comune e quelle di un intero territorio. Auguro al nuovo segretario di essere più renziano e avere il coraggio delle scelte»
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Complimenti e l’augurio di buon lavoro per il nuovo incarico. Coordinamento Provinciale Macerata Forza Italia
Avendolo ovviamente già fatto in privato mi congratulo con Settimio Novelli per l’elezione a segretario provinciale e gli formulo i migliori auguri di buon lavoro. So che è un compito delicato e impegnativo, e che spesso il segretario fa da parafulmine per situazioni che nemmeno dipendono da lui. Il solo fatto di essersi messo a disposizione gli rende onore.
Primo passo verso il ritorno dei dinosauri… Mi sa che restituisco la tessera
I dinosauri sono già tornati ed hanno imposto un segretario politicamente poco rappresentativo per seguitare a fare il bello e il cattivo tempo, come sempre.