di Alessandra Pierini
Pochi centesimi di euro. Tanto vale attualmente la Teuco di Montelupone, uno dei gioielli della famiglia Guzzini. Pochi centesimi avrebbe pagato la Certina Holding che ne ha acquistato l’80% la scorsa settimana, in cambio di significativi benefici economici (leggi l’articolo). Da fonti interne a Teuco, tra l’altro, risulterebbe che il vero acquirente non sarebbe la Certina Holding capogruppo ma una quasi omonima società il cui ultimo bilancio depositato si riferirebbe al 2011.
I sindacati hanno incontrato oggi il nuovo presidente Giovanni Santamaria, volto noto in provincia di Macerata, dove era stato incaricato del rilancio della Vita Viva di Castelraimondo, acquistata sempre da Certina dalla Villeroy e Boch e poi fallita.
Santamaria ha illustrato il nuovo piano industriale per la Teuco ai sindacati che hanno immediatamente convocato un’assemblea per lunedì. Grande attesa tra gli oltre 200 dipendenti e le loro famiglie.
Certo, una sorte non inaspettata per un’azienda che da diversi anni chiude con qualche milione di euro di passivo, ma un altro duro colpo all’economia marchigiana di cui la famiglia Guzzini e con essa la Teuco sono sempre stati illustri rappresentanti. Tanto più che solo un paio di anni fa la Teuco annunciava l’ingresso di Andrea Sasso nel ruolo di presidente dell’azienda e contestualmente di amministratore delegato di Fimag, finanziaria del gruppo. Una svolta che secondo l’azienda sarebbe stata determinante per «affrontare al meglio le nuove sfide del mercato mondiale – si legge nel sito aziendale – innovare ed evolversi, guardando sempre in avanti, è, infatti, la cifra distintiva della filosofia aziendale, un continuum che ha portato Teuco ad essere marchio di riferimento per il settore». A distanza di due anni però il risultato sembra essere tutt’altro che positivo. Basti pensare che nel 2103 la Teuco ha perso ben 6,8 milioni. E ora è stata persino ceduta nonostante fosse uno dei fiori all’occhiello dell’azienda madre.
A ben guardare non se la passano molto bene neanche le altre consorelle del gruppo che fanno tutte capo alla Fimag, sempre guidata da Andrea Sasso. In bilico, anche se in condizioni meno gravi rispetto alla Teuco è attualmente la Fratelli Guzzini con i suoi dipendenti rientrati a lavoro dalla cassa integrazione per smaltire una commessa che li terrà occupati per il mese di giugno (leggi l’articolo). E’ stata ceduta a gennaio Gitronica, società controllata da Teuco, che operava nel settore dell’elettronica di controllo per gli elettrodomestici, la domotica e gli impianti di illuminazione.
Fa eccezione la IGuzzini Illuminazione, presieduta da Adolfo Guzzini, che continua a fare buoni numeri, protagonista nazionale nei mesi scorsi per aver illuminato l’Ultima cena di Leonardo da Vinci a Milano (leggi l’articolo).
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Come al solito dopo aver munto la vacca all’inverosimile quando non c’è più latte la si ammazza. Se gli utili vanno in tasca agli azionisti o vengono investiti in altri settori le aziende si spengono e come al solito i lavoratori vanno a casa.
Tranquilli Renzi vede spiragli di ripresa.
Omonima di Certina? Con sede a Cessapalombo? Che finaccia i capitani di ventura de noantri… Finita Banca Marche finito amore
Prospettive future non buone purtroppo per i dipendenti (e per le loro famiglie) che restano come sempre le vittime di manager incompetenti pagati fior di quattrini…purtroppo di Marchionne in giro non ce ne sono molti…