Omofobia e transfobia, la chiesa metodista di Civitanova promuove una veglia ecumenica per tutte le vittime. L’iniziativa della chiesa aderente alla chiesa evangelica valdese – Unione delle chiese metodiste e valdesi in Italia si svolgerà sabato 23 maggio alle 18 in occasione della giornata internazionale contro l’omo e transfobia, nella sua sede in via Cecchetti.
«Il 17 maggio ricorrerà la Giornata Internazionale contro l’omofobia e la transfobia. Nel 1990 proprio il 17 maggio l’Organizzazione Mondiale della Sanità si arrese all’evidenza che l’omosessualità non può in nessun caso essere ritenuta una malattia, ma forma naturale dell’orientamento sessuale umano. Come Chiesa cristiana non possiamo non riconoscere l’enorme sofferenza che l’omofobia e la transfobia, nelle forme della violenza esplicita e della negazione dei diritti, comporta alla vita di milioni di persone in tutto il mondo e soprattutto in Italia, paese in cui omofobia e transfobia sono in costante crescita.
Ci riuniamo proprio sabato 23 maggio per affermare che il messaggio evangelico è un messaggio inclusivo, che la sessualità nelle sue varie forme è un dono di Dio, che la famiglia non si regge su legami di sangue, ma su rispetto reciproco, che pace e giustizia portano a una vita dignitosa, non la difesa di valori tradizionali, che la violenza contro le persone è un atto disumano che contraddice il progetto di Dio».
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Ma di cosa stanno parlando questi pseudo-cristiani? Dei martiri dell’omofobia? N0on vedo pederasti e lesbiche massacrati, vessati, emarginati… Anzi… Vedo invece le donne che continuano ad essere sfruttate, segregate, cacciate dai luoghi di lavoro, e, se incinte, non assunte, massacrate in casa e nelle strade, assassinate. Capiamo che questi qui si mettono Cristo e San Paolo sotto i piedi e si tirano il Vangelo a piacimento come la pelle dei cotiledoni… Sto facendo un elenco degli accoliti di Satana e questi qui ci stanno vicini.
In tutto il mondo sono 91 i paesi in cui i comportamenti omosessuali, anche praticati in casa propria sono illegali.
Di questi 91 paesi (compresi 6 in cui la legislazione è ambigua. Burkina Faso, Costa Rica, Rep Democratica del Congo, Egitto, Indonesia, Iraq) , 7 prevedono la pena di morte per chi si macchia del reato di omosessualità: Arabia Saudita, Emirati Arabi Uniti, Iran, Nigeria, Mauritania, Sudan, Yemen.
La chiesa metodista non è una chiesa “pseudo-cristiana”, non stiamo vicino agli “accoliti di Satana” e tanto meno ci mettiamo “Cristo e San Paolo sotto i piedi” per “tirare il Vangelo a piacimento come la pelle dei cotiledoni”. Fra le chiese cristiane esistono, per fortuna, posizioni diverse in merito all’omosessualità, e Giorgio Rapanelli dovrebbe farsene una ragione invece di sbroccare.
Se poi non vede che gli omosessuali sono oggetto di vessazioni, discriminazione e, spesso, anche violenze, si può solo rispondere che non c’è peggior cieco di chi non vuol vedere.