Un tesoretto di 11 milioni di euro
 per i comuni della superstrada

QUADRILATERO - L'annuncio dell’assessore regionale Paola Giorgi che sarà domani a Roma per discutere con il presidente della società di scopo Guido Perosino delle opere compensative a favore degli enti locali

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Il progetto della Quadrilatero Marche- Umbria

Il progetto della Quadrilatero Marche- Umbria

di Maurizio Verdenelli

Ci sono soldi ‘veri’ per le opere compensative a favore dei comuni i cui territori, in Umbria e soprattutto nelle Marche, sono attraversati dalla superstrada mare-monti. Per l’intero tracciato della Valdichienti che congiungerà Foligno a Civitanova, con un ‘taglio’ di circa mezz’ora rispetto ai tempi di percorrenza della ‘vecchia’ Valdichienti, ci sono ben undici milioni di euro. Una cifra capace di far fare anche un salto di qualità, se l’opportunità verrà bene utilizzata, a piccole comunità come quella di Serravalle di Chienti per il cui rilancio si sta preparando anche un comitato ‘Selvaserravalle’, valido per poter indicare alla pubblica amministrazione vie da percorrere al fine di invertire un trend che vede il paese-martire del terremoto del ’97 perdere costantemente cento abitanti ogni cinque anni. Undici milioni di euro, pronti cash: un autentico, fondatissimo, ‘tesoretto’ in tempi magri che vedono gli enti locali continuamente oggetto di poderosi tagli in riferimento ai trasferimenti statali, con una Provincia ormai ingessata costretta ad abdicare anche a servizi propri o o far le nozze con i fichi secchi, come nel caso della manutenzione degli edifici scolastici per il cui capitolo lo Stato ha destinato pochi ‘spiccioli’.

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Paola Giorgi

“Undici milioni di euro per Marche ed Umbria” ci dice l’assessore regionale Paola Giorgi, ieri a Macerata per incombenze elettorali (leggi l’articolo). “Sarò giovedì a Roma nella sede della società Quadrilatero per discutere con il presidente Guido Perosino sull’intera questione delle opere compensative a favore degli enti locali, non solo i comuni che s’affacciano sull’intera superstrada, ma pure, nelle Marche, la Provincia di Macerata per la quale sono pronti tre milioni. Occorre però che i comuni facciano avere un elenco puntuale delle richieste e delle opere da realizzare in modo da procedere con la massima celerità possibile. Il presidente di Quadrilatero (partecipata per la maggioranza da Anas ndr) si è detto disponibile, come peraltro già avvenuto, ad essere presente ad incontri sul territorio maceratese al fine di discutere insieme con gli amministratori interessati sull’intera questione delle opere compensative”. Da parte sua, il sindaco di Serravalle di Chienti, Gabriele Santamarianova ha chiesto di rimettere ordine idrogeologico alla frazione di Taverne che ha subito l’impatto più vistoso con i cantieri della società Quadrilatero. Altra richiesta sul tappeto: un progetto per la captazione di acqua -una copiosa fonte di acqua minerale- emersa dalla nuova galleria Varano. Una risorsa emersa dal terreno capace di provvedere alle necessità idriche dell’intero paese.

La galleria La Franca

La galleria La Franca

Intanto uomini, mezzi e cantieri di Quadrilatero, che a Colfiorito sta sistemando l’area interna dell’ex campo 54 (piccolo centro commerciale della frazione folignate) con parcheggi e piantumazione di aree verdi, continuano  Arestare nell’intera area umbro-marchigiana alle prese con il caso della Galleria La Franca, dopo le ormai note segnalazioni di ‘Report’ (leggi l’articolo). E dunque la prevista inaugurazione fissata a giugno, anche da Anas, slitterà a dopo l’estate. Quasi una ‘boccata d’ossigeno’ per le attività dedite all’accoglienza e alla ristorazione lungo il tracciato viario a cominciare dai venditori di patate rosse e lenticchia che proprio dalla sosta hanno tratto fino ad ora sostentamento e reddito economico. Già, ma dopo l’ultimo ineluttabile taglio del nastro? L’atavica rassegnazione della gente dell’altopiano non depone molto a favore di un futuro, nuovo ed alternativo sviluppo. E non possono certo bastare i due/tre giorni agostani di Montelago Celtic Festival e i pur venticinquemila ‘ospiti’ stimati a Taverne anche quest’estate (secondo le previsioni del Comune serravallese che si fa carico con la Provincia di servizi essenziali) a far festa tutto l’anno. Occorre naturalmente pensare ad altro, altrimenti dall’altopiano la gente si continuerà a scendere a valle, dalla parte di Foligno e poi più in là ancora verso Roma.



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