di Monia Orazi
Sono le 16.10 del pomeriggio quando tra due ali di folla, nel centro di Castelraimondo con l’arrivo a sorpresa dell’olandese volante, il 27enne Wouter Poels, dopo 5 ore 53 minuti e 38 secondi dalla partenza, si conclude la quarta tappa della corsa ciclistica Tirreno-Adriatico, che ha portato i grandi riflettori della diretta sportiva in 160 paesi ad accendersi su Castelraimondo e l’entroterra maceratese. Grande ritmo nei chilometri finali, suggestivo ed intenso il doppio passaggio a Crispiero ed il primo posto inaspettato di Wouter Poels del Team Sky, dopo un attacco improvviso alla testa della corsa a 6 chilometri dall’arrivo. Negli ultimi venti chilometri era stato il terzetto dei campioni a dominare, Nibali e Contador si sono controllati a vicenda, con incursioni di Moreno, Arredondo ed un Michele Scarponi in formissima che ha dettato l’andatura, con un distacco dal gruppo che in alcuni momenti ha superato anche i dieci secondi. Secondo posto per Rigoberto Uran, terzo Joaquim Rodriguez, primo degli italiani Rinaldo Nocentini, settimo Giampaolo Caruso, per trovare Alberto Contador si scivola all’undicesino posto, dodicesimo Vincenzo Nibali a 21 secondi di distacco dal primo arrivato.
All’interno della gara è andata in scena una doppia protesta per il cementificio Sacci. Di fronte alla fabbrica, in località Basciano si sono ritrovati alcune decine di dipendenti, con striscioni con scritto “No alla chiusura del cementificio” e bandiere dei sindacati, per dire no alla crisi senza fine che rischia di far chiudere l’azienda, mettendo sul lastrico un centinaio di persone, considerando oltre agli 83 dipendenti, l’indotto con gli autotrasportatori del cemento. Nel centro del paese e vicino al benzinaio sulla provinciale 361 Settempedana si sono dati appuntamento gli attivisti del comitato Salva Salute, con un eloquente striscione con su scritto “No all’inceneritore”, per dire no all’autorizzazione integrata ambientale, che prevede l’utilizzo di combustibile solido secondario derivante dai rifiuti, il cui iter in Regione Marche non è ancora concluso, con un prossimo incontro del tavolo tecnico previsto il 18 marzo.
Crispiero porta fortuna al 27enne olandese, a digiuno di vittorie da circa un anno, dopo aver vinto l’anno scorso una tappa del giro dei Paesi Bassi. Sin dalla tarda mattinata, si sono appostati sulla salita di Crispiero tantissimi appassionati, anche nel centro del paese era molto difficile posizionarsi, con il passare delle ore dietro le transenne si sono ammassate famiglie con bambini, ragazzi, giovani, ma anche molti anziani, curiosi di vedere da vicino i grandi campioni. Ad intrattenere le tante persone accorse a vedere l’arrivo della quarta tappa, partita al mattino da Indicatore (Arezzo), nell’anno in cui la carovana rosa festeggia la cinquantesima edizione, un mercatino di prodotti tipici, la bellezza di un quadro dell’Infiorata dedicato alla Tirreno-Adriatico e poco dopo le due del pomeriggio l’esibizione delle ballerine della scuola Joy Dance, l’esibizione della banda Ugo Bottacchiari. Una moto speciale è stata portata in piazza Dante dal Motoclub di Castelraimondo, all’interno del circuito cittadino, prima della corsa sono transitati i bambini.
“Una grande giornata di festa, che ci ha permesso di mostrare il meglio di un territorio meraviglioso. Non senza, però, dimenticare le problematiche che più abbiamo a cuore” – Così il sindaco di Castelraimondo, Renzo Marinelli, ha commentato all’arrivo dei primi campioni questa quarta tappa della Tirreno-Adriatico. Al di là della soddisfazione per una organizzazione che ha filato alla perfezione, infatti, il primo cittadino non ha voluto mancare di dedicare un pensiero ai dipendenti del cementificio Sacci. “Lungo il percorso – ha spiegato – sono stati inquadrati alcuni striscioni. Sono il segno di una preoccupazione che vive il territorio per la sorte di ben 84 dipendenti di questa grande azienda. Oggi è stata una giornata di gioia, ma non possiamo dimenticare chi si è trovato a festeggiare dovendo pensare anche all’incertezza del futuro”. “Una bellissima tappa. Con la squadra avevamo concordato un attacco che, però, non sarebbe dovuto avvenire troppo presto viste le insidie di un percorso così lungo e impegnativo. A pochi chilometri dall’arrivo sentivo di avere ottime gambe e ci ho provato, riuscendo a tagliare per primo il traguardo”, ha commentato durante la conferenza stampa finale, il vincitore Wouter Poels, “quando vedi i compagni che vincono, viene la voglia di vincere anche a livello personale, oggi sono stato più forte, sento di aver fatto un passo avanti, ma la gara non è ancora finita, non vedo l’ora di poter competere domani”. Subito dopo il taglio del traguardo è stato un bagno di folla per i ciclisti, con il pubblico che li ha festeggiati in piazza durante le premiazioni.
A premiare i vincitori delle varie maglie sono intervenuti Antonio Pettinari presidente della provincia di Macerata, Gianluca Chiappa presidente Unione Montana, Renzo Marinelli sindaco di Castelraimondo ed Elisabetta Torregiani assessore allo sport, Roberto Rossi rappresentante sponsor Eredi Rossi Silvio, Massimo Paoloni di Mediolanum Macerata. Poels ha avuto la maglia azzurra da leader di classifica generale, la maglia rossa per il leader della classifica a punti è andata a Peter Sagan, la maglia bianca a Tibaud Pinot. Domattina si riparte alle 10.35 da Esanatoglia, via verso il Terminillo, passando per i borghi più belli dell’entroterra Fiuminata, Pioraco, Sefro, Serravalle di Chienti, Muccia, Pievetorina, Ussita e Visso.
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Grandissimi!
Oggi sostegno al comitato CSS di Castelraimondo che si batte contro l’inceneriemnto dei rifiuti presso il cementificio e che per l’occcasione della corsa ciclistica TIrreno Adriatica ha organizzato un flash mob di protesta.
Allo stesso tempo voglio ribadire che sono estremamente solidale con i lavoratori del cementificio, e preoccupato per la loro posizione lavorativa, ma la causa della crisi del cementificio di certo non è attribuibile al comitato CSS, semmai deve ricercarsi nella crisi dell’edilizia e nella scarsa lungimiranza della proprietà di investire in innovazione e tecnologie più efficienti e contemporaneamente più pulite. Siamo tutti preoccupati per i posti di lavoro, ma questo non deve significare costingere le persone a scegliere tra ambiente e lavoro, questo ricatto non funziona. Ribadiamo il nostro no all’incenerimento dei rifiuti!
quanta gente, salita e centro di Castelraimondo invasi dalla folla, ristoranti, negozi, tutto aperto e colmo di gente fin dal mattino. Una boccata di ossigeno per tutte le attività commerciali dell’entroterra, oltre a (finalmente) la sistemazione della strada per Crispiero (che era diventata pressochè una mulattiera). Non da ultimo lo spettacolo offerto dai corridori e la promozione turistica dei luoghi.
Marinelli come al solito: solidarietà per 100 persone, menefreghismo per 40.000 persone (minimo) che si debbono ciuccciare la discarica atmosferica del cementificio-inceneritore.
A Renzo, ma lo vuoi capire che i rifiuti nel cementificio fanno male anche a te?
CURIOSO l’atteggiamento del signor Bisonni: lui sta con tutti, con chi vuole la chiusura del cementificio e con chi difende il posto di lavoro. Bisognerebbe scegliere una volta tanto nella vita. Il posto di lavoro è SACRO e chi vuole la chiusura dovrebbe essere così trasparente e onesto dall’ammettere che sta sbagliando tutto, a iniziare dagli aspetti tecnico-ecologici, rinunciando ad agitare il fantasma dei “rifiuti” che bruciano. Non sempre quello che avviene sotto l’etichetta ambientalista è corretto-
CURIOSO il comportamento di quello che ormai si fa chiamare “giornalismo”, che mescola in un solo pastone indigesto la cronaca sportiva, la festa paesana con la banda e la protesta dei lavoratori destinati al licenziamento. Il futuro dei 50 dipendenti del cementificio e delle loro famiglie è cosa troppo seria per essere diluita in una cronaca effimera, che oggi già è dimenticata (salvo che per commercianti, albergatori, ristoratori ecc.).