Le ricerche lungo il fiume del reparto Cinofili
(Foto di Lucrezia Benfatto e Guido Picchio)
di Gianluca Ginella
E’ sparito nel nulla da oltre tredici ore un 40enne di Potenza Picena, Mauro Pigini, operaio, che questa mattina, intorno alle 8, doveva salire in auto con il padre per andare a sottoporsi ad un trattamento per curare un male che lo ha colpito qualche tempo fa. Il padre, questa mattina, lo attendeva in auto ma il figlio, che non è sposato, prima di salire ha detto che doveva prendere una cosa in garage. Invece il papà si è accorto che il figlio si stava dirigendo verso il fiume Potenza che scorre lì vicino. Il padre ha deciso di andargli dietro, ma prima è sceso dall’auto per mettere un paio di stivali perché la campagna era piena di fango a causa della pioggia. Il tempo di cambiarsi le scarpe e non ha più visto il figlio. Intorno alle 10, non riuscendo a capire dove fosse andato il figlio, l’uomo ha allertato i carabinieri. I militari sono giunti sul posto e hanno iniziato le ricerche. Diverse le pattuglie che, temendo Pigini potesse essere finito nel fiume, si sono messe alla ricerca del 40enne. Nel frattempo è scattato il piano di ricerche provinciale. A Potenza Picena sono arrivati i vigili del fuoco di Macerata, il corpo forestale, il soccorso alpino speleologico, la protezione civile di Recanati, la capitaneria di porto (che ha disposto una motovedetta sulla foce del fiume Potenza), la polizia municipale di Porto Recanati e di Potenza Picena. In tutto una trentina di uomini che per ore hanno cercato il 40enne seguendo due piste: quella che l’uomo sia finito nel fiume e quella che si sia allontanato in direzione delle campagne. Le ricerche proseguiranno anche nella notte. Domani mattina arriveranno i sommozzatori. Sinora non sono state trovate tracce dell’uomo. A rendere difficili le ricerche è la pioggia, che ha cancellato le tracce lasciate dal 40enne mentre si allontanava.
(Servizio aggiornato alle 21,50)
La Forestale sul posto
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Io non so quale male fosse stato diagnosticato a questo ragazzo, dall’articolo però non sembra niente di buono. Se fosse ciò che si può immaginare, non è facile pensare cosa possa passare nella mente di una persona che riceve una notizia del genere. Al ragazzo va tutta la mia solidarietà e la speranza che riesca a reagire in una pesantissima circostanza della vita. Forza.