di Laura Boccanera
«Mia nonna è stata per 36 ore su una barella del pronto soccorso, sembrava una scena di quelle che si vedono in tv». Ospedale di Civitanova sotto sforzo ieri sera quando al pronto soccorso i pazienti in attesa erano così tanti che si è reso necessario il collocamento lungo il corridoio per i casi meno gravi. Attorno alle 21, erano una quindicina i degenti stipati sul corridoio e circa dieci quelli in una stanza comune. A segnalare il disservizio è Silvia Bartolini, 32 anni di Recanati che si trovava li per sua nonna, una donna di 89 anni. «Mia nonna è stata trasportata a Civitanova, è caduta a seguito di complicazioni per diabete e influenza. All’arrivo il triage le ha assegnato un codice giallo. È stata sempre seguita dai sanitari che si davano molto da fare per soccorrere tutti ma in corsia c’era il caos». La donna racconta che nessuno tra i pazienti, seppur infastiditi, ha perso la calma o si è lamentato, cercando di superare l’empasse del sovraffollamento. «Ora mia nonna si trova ancora lì, non le è stato assegnato un posto, ma da ieri sera la situazione sembra essersi leggermente ristabilita. Non voglio polemizzare con i medici e il personale che fa di tutto davvero, però credo sia necessario accendere un faro su queste situazioni. Il depotenziamento di alcuni reparti e il minor numero di posti letto crea questi disservizi».
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati
va tuttu bene… i dirigenti si sono pure autopremiati non abbiate paura….
tranquilli Renzi sta cambiando l’Italia !! Ma il bello è che il popolo ancora gli crede !!
La signora o signorina Silvia Bartolini ha perfettamente ragione, ma vorrei far notare una cosa, se mi è consentito: è meglio tenere i pazienti stipati sul corridoio o in una stanza comune dell’ospedale, o è meglio girare ospedale per ospedale con l’ambulanza, nella speranza di un posto letto libero e col rischio concreto che il malato muoia in ambulanza, come accadeva fino a qualche anno fa? Io direi che in mancanza di meglio, in periodi di tagli ingiustificati alla sanità, è molto meglio la prima soluzione, che non è la soluzione, ma comunque il male minore. Ho anche sentito parecchia gente in passato dire GIUSTAMENTE di lasciare i pazienti nei corridoi degli ospedali in mancanza di posti letto, evitando il giro con le ambulanze e ora che gli ospedali lo hanno capito, nemmeno questo ci sta bene?
Quindi cerchiamo di contentarci e soprattutto darci da fare affinchè la situazione non peggiori ulteriormente, lottiamo perchè la sanità rimanga pubblica
Sono anni che il Pronto Soccorso è in queste condizioni
purtroppo il sovraffollamento di cui parla l articolo è la normale quotidianità.
bisogna solo sperare di non ammalarsi
Una mia amica è rimasta in attesa con una paresi facciale per sei ore. La cosa pazzesca è che è stato chiuso il pronto soccorso di Recanati (funzionante solo per le urgenze), costringendo i pazienti di Recanati Nord a fare quaranta chilometri di strada e lunghe ore di attesa per servirsi del pronto soccorso. La sanità pubblica è di fatto eliminata.
Però i mega stipendi non si possono toccare, anzi…
Non ho mai letto di una rivolta dei medici.
Volete il taglio della spesa pubblica, il miglioramento dell’efficenza, la riduzione degli “sprechi”???
Beh eccovi serviti!!
Mi raccomando continuate a votare Renzi e PD!!
la colpa è degli amministratori, il personale è sotto carico di lavoro e i tagli alle spese si trasformano come premi in denaro x gli alti dirigenti, che gestiscono da dietro una scrivanie le manovre da adottare, Bisognerebbe andare a protestare a casa di coloro che prendono queste decisioni. Basta non deve pagare sempre la categoria più indifesa.
qualcuno ha centrato il punto.
i dirigenti non protestano mai.
anzi. sono lautamente ricompensati per prendersi le responsabilità (che poi tentano subito di scaricare se ci scappa il morto) connesse allo smantellamento dello sanità, dei trasporti, dei servizi, delle carceri, delle scuole, dei presidi di sicurezza (carabinieri, polizia ecc.), dell’energia, dell’industria, in parole povere, dello Stato.
la supermalattia dei vigili romani è solo il pretesto ricercato ad arte (se leggete i precedenti e i motivi dell’assenteismo romano mi darete ragione), per terminare l’opera.
@ Mandate a casa i dirigenti politici e assumete con i soldi risparmiati infermieri e dottori. Mandiamo a casa tutti quelli che hanno e continueranno a tagliare nella sanità, dove tra poco per trovare un letto bisognerà arruffianarsi con il portiere o presentarsi ad operazione fatta e a guarigione ottenuta. Tutto sommato con il costo dei ticket, conviene andare a Lourdes, magari non guarisci lo stesso però ti fai una gita.
@@Vincenzo Bellini. Lei non ha mai letto di una rivolta dei medici e neanche io a parte qualche blando sciopero. Però mi ricordo che quando fu abbassato almeno virtualmente lo stipendio dei dirigenti pubblici comparati mi sembra allo stipendio di un presidente di cassazione o qualcosa del genere, qualche protesta da questi individui c’è stata. Considerando che queste assunzioni vengono fatte solo su appartenenze politiche che nulla hanno a vedere con l’effettiva capacità manageriale o conoscenza della materia dovrebbero essere eliminate. Ci sono tanti ragionieri, geometri, segretarie d’azienda che sicuramente farebbero meglio di loro e con stipendi contrattuali.
Abituatevi. Con le prossime riforme di questo governo sarà sempre peggio.
Ma comunque votiamoli ancora!
lo Sato ha capito (in realtà obbedito ad ordini sovranazionali) che conviene strapagare i dirigenti per affamare i dipendenti anzichè pagare equamente tutti.