di Marco Ricci
Il Credito Fondiario (Fonspa) esce ufficialmente allo scoperto e conferma con una nota come le trattative con i commissari alla guida di Banca Marche – Terrinoni, Feliziani e Inzitari – sia ormai giunta ad una fase avanzata, smentendo allo stesso tempo alcune notizie diramate dopo l’incontro tra Gian Mario Spacca e i sindacati (leggi l’articolo), su una possibile firma di un accordo vincolante entro la fine dell’anno. «Credito Fondiario Spa precisa che la trattativa con i Commissari di Banca Marche è tuttora in corso ed in fase avanzata, ma il perfezionamento di un accordo non è previsto prima del primo trimestre del 2015». Cronache Maceratesi aveva parlato, a questo proposito, di possibili novità per il mese di gennaio, così come appreso a margine dell’incontro di giovedì scorso.
Con la sua nota, il Credito Fondiario mette anche fine a una serie di indiscrezioni sui possibili partner che potrebbero affiancarlo nell’operazione, smentendo il possibile intervento del fondo Jc Flowers. Come avevamo riportato già da alcune settimane (leggi l’articolo), la nota esclude ufficialmente anche la presenza nell’operazione della Fondazione Cariverona il cui nome era stato nuovamente portato alla ribalta la scorsa settimana dagli auspici espressi dal governatore Spacca ai sindacati di Banca Marche. Il Credito Fondiario tiene, inoltre, a ribadire come le voci del coinvolgimento nell’operazione di salvataggio della banca marchigiana di Jc Flowers e Fondazione Cariverona sia «assolutamente priva di alcun fondamento». In passato, lo ricordiamo, avevamo anche appreso da fondi vicine al dossier come nell’operazione di rilancio della banca marchigiana sarebbe esclusa anche la presenza degli ormai famosi fondi arabi agganciati tramite la Conero Cup (leggi l’articolo), fondi resi celebri da un tweet del governatore dai toni vagamente elettorali (leggi l’articolo), un cinguettio che aveva lasciato piuttosto perplessi molti addetti ai lavori.
Credito Fondiario, dunque, se da una parte esce allo scoperto in modo molto chiaro, dall’altro lato mette dei paletti a quello stillicidio di indiscrezioni provenienti a volte anche dalle Marche o da ambienti vicini alla Regione. La nota appare inoltre tranquillizzante nei confronti dei dipendenti dell’istituto, dichiarando l’intenzione di perseguire in un’operazione ormai a buon punto e, spostando i tempi per la chiusura del dossier al primo trimestre del 2015, mettendo fine alla via crucis di date possibili. La nota, inoltre, lascia indirettamente intendere come l’allungamento delle trattative rispetto a quanto si prevedeva non sia sintomo di mancanza di determinazione nel chiudere un’operazione che sta procedendo sotto il cappello di Banca d’Italia.
VISCO ALLA CAMERA – Oggi, pomeriggio, durante un’audizione alla Camera dei Deputati, Ignazio Visco, governatore della Banca d’Italia, ha riservato un passaggio ai dissesti che hanno colpito Banca Marche e Tercas, due delle banche del territorio commissariate a seguito di gestioni non certo prudenti. «Non dimentichiamo che la nostra economia ha registrato una caduta del 25% della produzione industriale – ha spiegato il governatore – Nel caso Banca Marche, anche per una gestione scorretta dell’attivo da parte di alcuni. Siamo intervenuti, abbiamo commissariato; dovevamo farlo prima? E’ difficile da dire – ha poi aggiunto Visco raccontando un dettaglio dell’attivita’ del Direttorio. “Noi ci vediamo tutti i martedì, la mattina ci occupiamo delle banche e il pomeriggio adesso delle assicurazioni. Le assicuro: non ha idea di quante decisioni si devono prendere”.
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Strano,veramente strano che vengano smentite le anticipazioni di Spacca.Ma con chi ha parlato?Sta emulando il record di Bassotti( quello della banca russa interessata a bmarche) e rischia di superarlo,forza un altro piccolo sforzo,qualche altra notizia riservata ed esclusiva e il gioco e’ fatto.
Detto cio’ registriamo un altro rinvio ma con una assicurazione,l’affare si fara’,resta solo da capire chi mettera’ realmente i soldi viste le smentite del credito fondiario( e ne servono tanti).Grazioso ed umano lo sforzo di rassicurare i dipendenti,speriamo che non sia lo ‘state sereni ‘tipo quello di Renzi a Letta diventato ormai famoso.Per concludere Visco si chiede se l’intervento della banca d’italia sia stato tardivo,vorrei tranquillizzarlo,non e’ stato assolutamente tardivo,anzi …poi con tutto quello che hanno da fare,la mattina banche,il pomeriggio assicurazioni,iil caso sai fondiaria e Ligresti dimostrano quanto i loro interventi siano utili e tempestivi,regalata ad Unipol e distrutti cento anni di attivita’.Un grazie sentito alla banca d’italia e alla consob,dove non arriva una scatta l’altra e nessuno puo’ sgarrare….poveri noi…