Nota di Confartigianato Trasporti:
Confartigianato Trasporti, nei giorni scorsi, ha richiesto alcuni perfezionamenti al testo della Legge di Stabilità approvato alla Camera concernenti modifiche all’assetto normativo dell’autotrasporto italiano. Il presidente provinciale di Confartigianato Trasporti Emanuele Pepa fa presente che la critica dell’Associazione riguarda in particolare diversi provvedimenti contenuti nell’emendamento presentato dal Governo e già approvato dalla Camera dei Deputati.
« Preoccupano – afferma il presidente Pepa – i provvedimenti introdotti dall’Esecutivo, così come preoccupano l’incertezza sul mantenimento delle deduzioni forfetarie delle spese non documentate per gli artigiani ed il mancato incasso dei rimborsi per i pedaggi autostradali del 2011 e 2012. Quanto poi all’Albo Nazionale degli Autotrasportatori, designato per il controllo della legalità, dopo la riforma esso stenta a muovere i primi passi. Confidiamo ora che al decreto “Stabilità”, che attualmente è in fase di analisi alla Commissione Bilancio del Senato, vengano apportate quelle modifiche da noi suggerite e su questo auspichiamo l’impegno del Ministro Lupi e di tutti i gruppi parlamentari presenti in Senato, primi fra tutti i Senatori eletti nella regione. Se la legge di Stabilità non cambierà al Senato – conclude il presidente di Confartigianato Trasporti Macerata – vi sarà il rischio concreto che molte piccole imprese di autotrasporto vengano espulse dal mercato, per cui a quel punto ritengo sarà inevitabile il fermo dei servizi di autotrasporto».
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Ma fermatevi per 6 mesi, mettete in ginocchio il paese poi vedrete se cambiano
A
E’ una vita che ogni tanto ci prendete in ostaggio, una volta quelli con i camion, una volta quelli con i trattori, una quelli con i “forconi”, complimenti continuate cosi’ che siamo messi proprio bene.
Non ritengo giusto e tanto meno proficuo fermare l’autotrasporto né per i piccoli trasportatori e né per coloro che intendono prendere tale attività. Se le leggi sono ancora quelle di qualche anno fa volute dalla lobby dei grandi autotrasportatori, la cosa utile da fare: cacciare la mafia dal ministero dei trasporti. Non so oggi. ma qualche anno fa, per potersi scrivere all’album dei trasportatori, bisognava dimostrare di essere ricchi, cioè dopo aver comprato il mezzo di trasporto bisognava dimostrare di avere almeno un valore di cento milioni di £, più altre cinquemila £ per ogni mezzo che si dichiarava di avere. Inoltre, vigeva il sistema mafioso per ottenere le licenze per trasporto per conto terzi per un certo quintalaggio; che bisognava acquistarle a borsa nera da coloro che smettevano l’attività. Ne più né meno di quello che succede con le licenze dei tassinari. C’è chi la chiama democrazia, ma io vedo solo mafia pura, visto che i permessi li dovrebbe rilasciare l’ente pubblico che gestisce il servizio.
Di certo c’è che l’Italia ha un peso del trasporto su gomma molto superiore alla media europea ed invece di favorire il trasporto su ferro o comunque con modalità più sostenibili facciamo esattamente il contrario . Incentiviamo il trasporto su gomma con sgravi e aiuti di vario tipo. Questa situazione in prospettiva deve cambiare .ne sono consapevoli gli auto trasportatori ?