di Laura Boccanera
Divieto di accesso al molo foraneo. Da oggi il comandante della Capitaneria di porto Michele Grottoli ha chiuso con delle sbarre l’area più a est del molo civitanovese. Motivi di sicurezza dietro la scelta di far applicare una legge che seppur presente da anni sul regolamento del porto, scritto e redatto ormai da più di 10 anni, in realtà non era mai stata applicata. Quella zona infatti è molto amata dai residenti, appartenente alle abitudini dei civitanovesi che lì transitano per il jogging, in bici o semplicemente per una passeggiata. O anche semplicemente dai pescatori che andavano sugli scogli per la pesca sportiva. Ma anche questo non è previsto dalla legge.
Fatto sta che in pochi giorni si è scatenato un vera e propria baraonda, con gli habitué infuriati per una scelta che considerano del tutto illogica e priva di senso.
Si difende e spiega le motivazioni che vi sono nella scelta di essere ligi alla legge il nuovo comandante del porto Michele Grottoli: «Non abbiamo introdotto nessuna modifica, il regolamento vieta l’accesso alle scogliere sui lati esterni ed interni e in particolare si vieta anche l’accesso ai pedoni sul molo est dove non è consentito il transito, difatti il piano di calpestio è differente dal resto del porto. Ci sono stati diversi esposti ed incidenti e il Comandante del Porto ha la responsabilità di vigilare e porre rimedio facendo applicare la legge. Oltretutto chi infrange la legge rischia anche una sanzione salata da 1032 a 3098 euro. Detto questo credo che il molo foraneo vada valorizzato perché molto panoramico e sono pronto a riaprirlo a fronte di alcuni accorgimenti sulla sicurezza come una modifica del piano di calpestio e una protezione per la scogliera. A fronte di questi accorgimenti posso anche cambiare il regolamento e consentire l’accesso e la pesca sportiva, cosa che accade in pochissimi porti in Italia».
A tal proposito proprio ieri l’assessore ai lavori pubblici Marco Poeta ha incontrato Grottoli e concordato un piano di intervento. Il porto è di fatto competenza della Regione che stanzia una somma da destinare alla manutenzione. Gli uffici tecnici sono al lavoro per redigere un programma di modifiche per garantire la sicurezza e finanziare un intervento. «Entro la prossima settimana avremo il progetto e appena capiti i costi e sentita la Regione avvieremo i lavori». La novità ha fatto subito il giro della città e in tantissimi hanno postato su Facebook, nei gruppi cittadini e nei propri profili foto e commenti che esprimono il rammarico e la contrarietà per la chiusura della zona ormai considerata off limits. Tra i tanti che chiedono spiegazioni e motivazioni del perchè c’è anche chi ha lanciato una petizione online che ha raccolto al momento 50 adesioni.
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Dal lassismo al proibizionismo! CivitaBronx non si smentisce mai.
ihihihhihihihihhih bella Jack tu si ke ce capisci ihhiihihihihhiih
che centra l’amministrazione comunale in questo???
In effetti….con tutti sti incidenti negli ultimi anni…
Ma da do e’ scappato sto comandante?!?! Non si può più pescare sul molo, non si può passeggiare sul molo… Il porto di Civitanova e’ un luogo di lavoro ma è anche e soprattutto un luogo dei civitanovesi da generazioni… Non può pensare di blindarlo per problemi di sicurezza, peraltro inesistenti.
qui chi se rrizza prima la matina commanna
è kosa nota kè i pensionati ed i pescatori sono il male della società ihihihihihihihih poi kon tt i cartelli di divieto apposti dai suoi predeccessori lei non si esonera da tt le responsabilità? kon tutti i problemi ke abbiamo in italia mi sembra + kè giusto kiudere l accesso al porto forse x k paghiamo poke tasse o forse x k il problema del mare siamo noi ihihihhihihihihihihih oltretutto i suoi predeccessori a suo dire sono stati incapaci di far applikare qst legge ke non è applikata in nessun altra parte hihihihhiihhiihihih grz di tutto era proprio ora ke i pensionati dopo aver lavorato tt la vita se ne stiano rinkiusi in casa anzike fare una passeggiata sopra al mare x inkontrare amici x sparare 2 azzate e prendere x il k i pescatori ke frequentano il sito grazie grazie grazie ci mankava proprio qst decisione ihihihihihihihihih
ma a cussù ce l’ha mannato chiduna o c’è venuto daperjsso?
Bisogna rimettere i moto l’economia, perciò rifacciamo una bella pavimentazione magari con degli antiscivolo, una bella balaustra, un impianto di illuminazione a giorno, una rete di videosorveglianza, magari delle pattuglie per la sicurezza, ed il PIL sale. Secondo me sarebbe bastato scrivere che l’accesso era pericoloso e l’ente proprietario non era responsabile di eventuali incidenti così come sulle strade dissestate si mettono limiti di velocità bassa. Io te l’ho detto, se poi ti fai male non venire a piangere da me:
Gavino, hai forse preso una rengarghegnata sul cervello? E’ la prima volta che ti sento dire qualcosa di acuto. Comunque forte delle tue conoscenze al Comune, vedi se puoi fare qualcosa per far ragionare il Sig. Grottoli. E che facciamo, apriamo un museo all’aperto e come giustamente dice ERMINIO OTTONE:” lo primo che se rrizza commanna”. Ma non è che vi frequentate? Sai come si dice: chi va co lo zoppo…
Speriamo che riaprano presto!!!
Chi sara’ il promotore delle firme? Sara’ mica il titolare dell unico negozio di pesca sportiva a citano’? Avrà’ mica qualche interesse in tutto questo affinche’ si continui a pescare?
Caro Comandante
La città le deve dire “grazie, ma quanto è bravo”? Non credo. Penso che lei abbia solo voluto mostrare i muscoli. Arriva in una città in cui il mare è nel DNA dei suoi cittadini e ci proibisce la passeggiata giornaliera sul molo. Per molti di noi essa ha una funzione digestiva, ma non “per le abbuffate de polenta e furbi co l’abbiti”, piuttosto ci fa digerire lo stress di ogni giorno.
I problemi del porto sono tanti, tra cui la misteriosa scomparsa della colonia di gatti che aveva la funziona di mangiarsi le pontecane o il rischio di estinzione dei granchi da scoglio. Spero che sarà muscoloso anche qui e ci risolverà al più presto questi problemi. Altro problema i pescatori che si sono allargati troppo e impediscono spesso di potersi sedere in santa pace sul molo nord ad ammirare il Conero, che come recita il recente monumento messo da amanti del mare de Citanò, a Milano neanche sanno cosa sia sedersi sul molo nord nel silenzio e ascoltare il mare. Purtroppo dobbiamo ascoltare dal “telecronista dei pescatori” il racconto di quante mormore, ombrine o sfoglie hanno preso tizio, caio e sempronio.
Ma tornando a noi e al suo divieto. Se veramente la sua volontà e intenzione è proteggere l’incolumità dei civitanovesi all’interno del porto, perché non ha telefonato al nostro Sindaco prima di agitare i muscoli? Sono certo che se le opere da realizzare sono minime, il nostro Sindaco avrebbe trovato i fondi, ed in attesa dei lavori magari con segnali di avviso del pericolo avrebbe potuto mantenere la libertà d’accesso per la gioia di noi civitanovesi.
Perché vede, io mi chiedo lei cosa farà nei confronti degli CHALET che impediscono ai civitanovesi di poter accedere liberamente alla spiaggia in alcuni tratti, per esempio del lungomare sud, avendo loro recintato e di fatto privatizzato un’area che dovrebbe essere pubblica, negando così ai cittadini la possibilità di usufruire della bellezza del nostro mare. Credo che molti chalet siano in difetto, ma noi civitanovesi abbiamo sempre lasciato fare in fondo si è un disagio per noi, ma un disagio che crea occupazione e ricchezza anche per la città. Spesso ci siamo incazzati ma poi è sempre prevalso il buon senso.
Ora Lei cosa farà?
Li farà demolire?
Se non li farà demolire che fa omette?
I comandanti vanno e vengono la città resta e due anni passano presto in attesa del nuovo comandante. Buon giorno.
Gent.mo Comandante,
io sono un “pistacoppu” (per Lei che è di fuori “pistacoppu” è sinonimo di Macerata) ma amo le stesse cose de “quilli de Citanò”. Quando ci vengo, e ci vengo spesso, posteggio l’auto presso il lungomare sud e, prima di andare in centro, mi/ci faccio/amo (con mia moglie) il giro sul molo “vecchio” provando proprio le stesse emozioni rappresentate bene da Gian Berdini. Da quando, poi, ci sono i graffiti tutto l’ambiente è più brioso. Signor Comandante dimostri quel sano buon senso dei civitanovesi di cui parla Berdini.. Vada dal Sindaco e gli chieda di fare quanto è necessario e, subito dopo, riapra il molo. L’alternatica è mostrare i muscoli su tutto. Su via sia comprensivo!!!
@ Berdini. Bollicine dal cuore grande, prima accusi i bagnini di fregarsi la spiaggia e poi li assolvi, indi prosegui con una poco velata denuncia in caso di omissione dell’ uso di ruspe e bulldozer. Capisco che passare quattro ore ad ascoltare Costamagna che tira sempre dalla sua parte, possa essere sconvolgente fino ad arrivare ad accusare i pescatori che ti impediscono di ammirare il Conero con la dovuta sacralità.
Ma è sicuro che vai al porto solo per digerire lo stress? Ti guardavo l’altra sera al Consiglio e non mi sei sembrato affatto sciupato. Comunque, insieme a Gavino, anche lui contrario alla chiusura del molo, di passeggiate ne fate già tante all’interno del Municipio. Approfitta per affacciarti alla finestra del suo ufficio a contemplare come è cambiata Civitanova, ma sopratutto dopo aver ascoltato i vari interventi della maggioranza, com’è peggiorata la dignità politica che un luogo del genere dovrebbe conservare. Ma la menzogna ha le gambe corte!
il molo lo frequento da trentanni e anche a me dispiace dell accaduto ma 1″, il tratto interdetto è l ultimo pezzo del molo, per cui chi vuol farsi una passeggiata può continuare a farla. 2″ se si pensa di creare pressioni al comandante per farlo ritornare nei suoi passi, non si otterrà niente. 3″ la capitaneria potrà decidere cosa fare a casa sua ? allora chiediamo pure di far entrare le auto il sabato mattina per il mercato. 4″ ben gli sta a quel gruppo (clan) di pescatori sportivi capeggiati dal titolare del negozio di pesca (promotore della raccolta firme, ovviamente ha interesse che si ritorni a pescare) che credevano che il molo fosse il loro
@Espositoche delusione ora hai uno stile soft per denigrare il prossim0. Mi chiedo da che nasce il tuo nuovo stile,paura?. Sappi che al primo commentofuori dalle righe il mio legale ti querelerà. Intanto si profila un atteggiamento persecutorio nei miei confronti.
@ Gian Berdini, ti conviene rileggerli i post che scrivi, perché sennò una denuncia te la vai a beccare tu e non certo da me. Io quello che dovevo dire l’ho detto da tempo, speravo che qualcuno al di sopra delle parti leggesse quanto da me chiaramente esposto, purtroppo non è avvenuto o non sono stato preso in considerazione. Io non provo nessun livore verso di te e una battaglia la posso anche perdere, anche più di una. Approfittare di buone occasioni sostenute da valenti agganci, è una regola che si qualche volta può essere contestata, ma come già detto non sembra questo il caso. Ho notato che al consiglio comunale ancora si parla di te, perché a qualcuno della minoranza non piace il ” sistema vincere facile “, mentre la maggioranza ti sostiene, quindi per il futuro puoi stare tranquillo. In Comune come da te già scritto hai degli agganci, quindi come si suol dire: ” sei un signoretto “. Buone passeggiate.
@ ESPOSITO siamo sempre a boffo!, Gli asset che tu hai passato ad altri, sono falsi ed infondati, e tu lo sai, ti hanno rifilato sole, Solo fandonie e immaginari scenari truffaldini.
Io ti invito a querelare la ditta vincente, se hai il coraggio di sostenere quanto dici. e non nasconderti dietro ad un falso nick name.
Diceva Tognazzi la calunnia è il venticello di chi è avvezzo al peto e non può farne a meno.
Superbolla, quando uno scrive usando più nick come fai tu e dice agli altri di scrivere sotto falso nick, si commenta da solo. Tu denuncia ed io rispondo, non ci vuole coraggio ma solo efficace documentazione
probatoria, quella che tu definiresti un’ammasso di menzogne . Ma sai, l’ultima parola non spetterebbe né a me né a te.Un’ ultima cosa, vista la stazza che hai, tu di Tognazzi avrai letto il suo famoso libro di cucina e di peti mi sa che tu troppo te ne intendi. Scoreggione!