Furto alla chiesa delle Vergini:
danneggiato affresco del ‘500

MACERATA - Questa mattina è stata rubata una corona d'ottone, imitazione di un diadema d'oro posto sull'opera nel 1626 dal patriarca di Antiochia. Indaga la polizia

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L'affresco danneggiato nella chiesa di Santa Maria delle Vergini

L’affresco danneggiato nella chiesa di Santa Maria delle Vergini

L'affresco si trova su una parete della chiesa bramantesca

L’affresco si trova su una parete della chiesa bramantesca

di Gianluca Ginella

(Foto di Guido Picchio)

Rubano la corona della Madonna col bambino nella chiesa delle Vergini e danneggiano un affresco del 1500. I ladri hanno agito in pieno giorno, approfittando che in chiesa non vi fossero né i fedeli né il parroco. I ladri però non sapevano che la corona che hanno rubato è di ottone, ed è una copia dell’originale, che invece è in oro.

Qualcuno intorno alle 11 di questa mattina entra nella chiesa delle Vergini di Macerata. In quel momento non c’è nessuno. Allora si avvicina ad un altare che si trova, entrando, sulla sinistra, proprio sotto a dove è collocato il famoso coccodrillo che nella leggenda è stato ucciso da San Giuliano. Chi è entrato in chiesa sale sull’altare, per raggiungere la corona d’oro incastonata nell’affresco, che si trova dietro, ad alcuni metri di altezza, custodito dietro ad un grande vetro di forma rettangolare. Una volta aperto il vetro, chi è salito strappa la corona dall’affresco, poi fugge. Qualche minuto più tardi il parroco, padre Teodoro Brovelli, ha scoperto il furto e il brutto danno che è stato fatto all’affresco. Scoperto l’accaduto, il sacerdote ha chiamato la polizia. Sul posto sono intervenuti gli uomini della Scientifica per effettuare i rilievi, le indagini sono in corso. “La corona non ha un valore, perché si tratta della copia dell’originale che è in ottone – spiega padre Teodoro –, il danno è quello subìto dall’affresco. Devo andare a presentare denuncia dell’accaduto e la Soprintendenza sarà informata”. L’affresco danneggiato risale al 1533, l’autore non è conosciuto ma sono due le ipotesi. La prima, stando al Civalli, è che la paternità dell’affresco sia di Lorenzo Pittori. La seconda ipotesi, legata a studi più recenti svolti dalla Soprintendenza, attribuisce l’opera a Lorenzo detto Giuda da Matelica. Il diadema d’oro (che è conservato in un luogo sicuro e non più esposto) che incorona la Vergine era successivo di quasi un secolo e venne posto dal patriarca di Antiochia nel 1626.  Pochi giorni fa il quartiere Vergini era stato preso di mira dai ladri con una serie di furti nelle case (leggi l’articolo).

(Servizio aggiornato alle 16,25)

A destra Padre Teodoro Brovelli insieme ad un fedele

A destra padre Teodoro Brovelli, parroco della chiesa

 



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