di Marina Verdenelli
(foto di Lucrezia Benfatto)
Aule troppo piene, parcheggi insufficienti, corsi seguitissimi, ottime referenze formative e turni per mangiare a mensa. Pregi e difetti con la riapertura dell’anno accademico (leggi l’articolo) al dipartimento di Scienze della Formazione, dei Bene Culturali e del Turismo a Vallebona di Macerata dove per seguire le lezioni c’è chi si porta la sedia da casa o alla peggio si siede per terra. Se da un lato l’Università si guadagna il primo posto come corso di laurea migliore d’Italia per Scienze dell’Educazione e della Formazione (prima su 32), il quarto posto (su 28) per la laurea in Scienze del Turismo e il sesto posto (su 36) per quella in Beni Culturali (fonte: Grande Guida Censis-Repubblica), dall’altro soffre la carenza di spazi. A sollevare un problema sentito un po’ da tutti gli studenti è una matricola di 57 anni iscritta a Scienze della Comunicazione. Al dipartimento di Vallebona segue Sociologia dei Processi Culturali dove confluiscono anche gli studenti di altre facoltà di Macerata.
«Lo spazio non basta – spiega Annamaria Bifulco, originaria della Campania ma residente a Civitanova – o si sta seduti per terra o bisogna portarsi il seggiolino da casa. E’ successo anche a me. Ma sono ottimi corsi per i quali vale la pena soffrire un po’. C’è una grande disponibilità e buona volontà degli operatori. Le strutture fornite però non sono al passo con i tempi. Si dovrebbero avere più risorse per avere così più insegnanti e distribuire la lezione in più classi con minor numero di studenti». Anche per altre materie le aule scoppiano di iscritti. Succede per la lezione di Storia dell’educazione, del corso di laurea in Scienze dell’Educazione e della Formazione dove all’aula 9 che può ospitare fino a 193 persone, con la presenza dell’insegnante, è stata aggiunta l’aula 10, con altri 63 posti a sedere, dove l’insegnante non è presente ma gli studenti sentono la sua voce e vedono le slide della lezione proiettate su uno schermo. «E’ sempre così – spiegano Lucia Trivellini, 19 anni, iscritta per diventare educatore sociale ed Irene Sbrancia, 21 anni, al terzo anno per diventare educatrice di asilo nido – perché sono tanti gli studenti che hanno deciso di frequentare le lezioni. Noi preferiamo l’aula più piccola per seguire la spiegazione perché è meno affollata e ci concentriamo meglio». Le aule in certi giorni non sono sufficienti per tenere tutte le lezioni e così gli studenti devono attendere anche quattro ore, tra una materia e l’altra, che si liberi una stanza dove il professore può iniziare la spiegazione.
«I giorni più critici – spiegano Elena e Giulia, entrambe di 21 anni, iscritte al terzo anno di Scienze della Formazione Primaria – sono il martedì e il mercoledì perché per chi non ha il tirocinio ha un vuoto anche di cinque ore tra una lezione e l’altra e deve rimanere all’università fino alle 19». Da quest’anno a Vallebona si sono aggiunti anche gli studenti di Beni Culturali di Fermo che ha chiuso la vecchia sede. Per non creare file in mensa, dove i posti disponibili sono circa 90 (a fronte di più di 2mila iscritti), le lezioni sono state organizzate in modo tale che finiscono ad intervalli di quindici minuti per dare modo a chi pranza all’Università di trovare posto a sedere. Quando è pieno gli studenti mangiano di fuori. Poi il parcheggio. Quello interno non è sufficiente per tutte le auto che arrivano ogni giorno e gli studenti allora lasciano i veicoli fuori, lungo la strada, a rischio multa. Sui disagi avvertiti dagli studenti e relative alle aule il dipartimento di Vallebona risponde di essere già a conoscenza del problema e che la questione è in via di risoluzione. Per evitare che gli studenti rimangano in piedi o seduti a terra verranno garantiti più collegamenti remoti con più aule in modo che le lezioni saranno seguite in più classi contemporaneamente. Il collegamento remoto è già utilizzato al dipartimento ma l’ondata di maltempo della scorsa settimana ha messo fuori uso dieci computer che lo garantivano. L’Università si è già organizzata per l’acquisto di una nuova attrezzatura che dovrebbe entrare in funzione la prossima settimana. Un problema di aule affollate si era verificato anche a Mediazione Linguistica trasferita a Macerata dalla sede di Civitanova (leggi l’articolo).
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati
Chiedo scusa se mi permetto di consigliare agli studenti di andarsi a prendere le poltrone al senato e alla camera dei deputati, tanto sono quasi sempre vuote visto che raggiungono anche il 90% delle assenze; e quelle poche volte che sono piene, è solo per fare danni: rapinano le pensioni, taglino i finanziamenti alle scuole e per la cura della salute. Altro non sanno fare.
Ma come…. Lacchè li ha portati via da Civitanova xché li spazi non erano adeguati!
Bastava essere onesti e dire che andavano via per risparmiare e per far contenti i professori maceratesi…
Si sarebbe risparmiato una figuraccia e di portare in giro la gente.
Lacchè…. Nomen homen
Ma guarda….non mi vorrete dire allora il problema non era la cattiva organizzazione di Civitanova e che l’Università è stata portata via frettolosamente e probabilmente per questioni politiche?
Ma che combinazione che a farsi “portavoce degli studenti” sia proprio una matricola di Civitanova impegnata in politica
https://www.cronachemaceratesi.it/2010/10/23/nuovo-segretario-del-pd-civitanova-sergio-ghio-sfida-giulio-silenzi/47701/
Le aule sono talmente piene che due posti sono occupati dai cappotti… Mi piacerebbe vedere foto anche di quelle sicuramente ben più ampie e decorose di Stella Maris…
E capirai! Ai miei tempi si assisteva alle lezioni anche aggrappati alla finestra raggiunta con una scala.
Una notizia bomba!
Sono anni…oramai….5 anni fa sedevo tra quei banchi…anzi su quei pavimenti!!!!
……Ma scusate………un attimo…….quelle foto sono state scattate a Vallebona……..e riguardano Vallebona
DOVE NON C’E’ MEDIAZIONE LINGUISTICA…………ma conservazione beni culturali ( che stava a Fermo)
………….QUINDI MI DITE CHE CENTRA LA SITUAZIONE DI VALLEBONA CON LA EX FACOLTA’ DI
CIVITANOVA???????????
COSI TANTO PER FARE POLEMICA…………
UN GRAZIE A LACCHE’ PER AVERE RIPORTATO QUI LE FACOLTA DECENTRATE
Stuttura inadeguata e anche lontana dalle altre sedi universitarie.
Mentre si costruiva si mormorava che dovesse diventare un dormitorio, poi ritrasformato in aule.
Chi si avvicina a Macerata, anche dato il colorre (non in linea con i colori delle abitazioni attorno: ma chi ha dato l’autoirzzazione a farlo tutto bianco??), potrebbe scambiarlo per l’Ospedale 😀
@Ga..vino assai. A Civitanova, chiedilo a Gengis Can (nomen omen che significa come ho letto su internet più o meno che nel nome c’è il destino e si scrive senza acca perché è latino e non inglese ) il problema non mi pare fosse lo spazio, ma proprio la mancanza di sedie. Poi ritornando a nomen omen, guarda che curiosa coincidenza : Ga…vino, Gengis Khan, S..erra. Hai visto, anche nei tuoi nick, il destino e nel nome.
Ma che combinazione che a commentare la foto con i posti occupati dai cappotti ci sia Paola Dezi che mi risulta essere l’ufficio stampa dell’università di Macerata
@ Ciruzzo Fuffa……….vorresti dire che il tuo destino sarebbe quello del povero ragazzo ? Auguri !
@ Aquila Volante, comodo nascondersi nell’anonimato, vero?? Che aquila!
Meglio, così quelli che seguono la lezione seduti in terra non rischiano di cadere dalla sedia se
s’appisolano.
Questo succede quando i rappresentanti degli studenti sono dei ciellini collusi: Officina Universitaria ha da sempre messo in prima linea il problema degli spazi, dicendo a Lacché che, prima di riportare Mediazione a Macerata, avrebbe dovuto dare delle certezze agli studenti riguardo spazi nelle aule e nei collegi per i borsisti. Per un’università che vuole diventare un’eccellenza e per una città che vuole davvero diventare città universitaria marchigiana per eccellenza, il comune dovrebbe investire molto e ancor di più dovrebbe farlo l’università, garantendo strutture che possano contenere un numero sempre crescente di studenti.
Le elezioni universitarie si avvicinano, spero che qualche studente universitario legga questo post e si ricordi di chi ha sempre portato avanti battaglie per gli studenti, ovvero OFFICINA UNIVERSITARIA!