di Marina Verdenelli
Studente messo alla porta perché si rifiuta di pagare il condominio. Succede a Macerata, città universitaria. Vittima un iscritto alla facoltà di Giurisprudenza, Antoine T. , 21 anni, pugliese. Il giovane è finito a dormire in una stanza usata tempo fa dai monaci in attesa di trovare una nuova sistemazione. Il suo contratto di affitto, in una casa del centro storico divisa con altre tre persone, era scaduto. In questi giorni era previsto il rinnovo ma quando il proprietario dell’abitazione gli ha presentato il conto delle spese da saldare è stato sfrattato. «Mi è stato chiesto di pagare interamente l’importo del condominio – racconta Antoine – quindi ho fatto le mie contestazioni. La quota andrebbe divisa anche con il proprietario. Ma non ho avuto margine di trattativa. Mi è stato risposto che se non mi stava bene dovevo lasciare la casa immediatamente. E così ho fatto. Lo denuncerò ».
La spesa non era elevata, alcune decine di euro, ma per lo studente è stata una questione di principio. «Non era giusto che pagassi tutto io – commenta il 21enne – purtroppo però chi affitta gli appartamenti ha un atteggiamento arrogante e non sempre corretto. Ci si approfitta perché quest’anno è aumentata la richiesta da parte degli studenti di stanze da prendere in affitto. In molti hanno bisogno di una sistemazione per frequentare l’università scelta. La città è intasata di matricole e non. Sono arrivati anche gli iscritti a Mediazione linguistica dopo la chiusura della sede a Civitanova. I collegi sono pieni, sono state tolte le borse di studio a chi le aveva lo scorso anno perché la popolazione studentesca è aumentata e anche i parametri sono stati riconteggiati. Chi ti affitta una stanza ha il coltello dalla parte del manico e detta legge senza però osservarla. Ci vorrebbero più controlli ».
Il 21enne pagava 220 euro d’affitto al mese per una stanza in una casa da lui definita una catapecchia. «Purtroppo non ci tutela nessuno – prosegue il giovane – siamo da soli. Ma denuncerò il mio ex proprietario di casa, ne ho già parlato con i miei genitori. Su questa vicenda siamo intenzionati ad andare fino in fondo. Adesso ho difficoltà a trovare un nuovo alloggio. La prima stanza disponibile per le mie possibilità economiche si libererà a fine novembre. Per un mese starò dai Salesiani. Anche lì hanno finito le stanze ma mi hanno trovato una piccola camera senza bagno utilizzata dai monaci ». Disagi si registrano anche a mensa dove ogni giorno in vicolo Accorretti c’è una lunga fila per accedere al pasto, anche di domenica. «Si sta in coda più di mezz’ora – dice Antoine T. – io a volte ci rinuncio. Ho un’amica che frequenta Scienze della formazione e lei deve andare a lezione un’ora prima altrimenti non trova posto ».
(foto di Lucrezia Benfatto)
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BRAVO FAI BENE!!!!!!!!!!!
Hai fatto male .. Non dovevi pagare e non dovevi uscire..
In Italia il diritto e la giustizia sembrano non esistere: va di moda non pagare: il primo a non farlo è lo Stato.
Quanto alla camera senza bagno e alla fila alla mensa, la mia esperienza è quella di una camera senza bagno (che per me era comunque ottima) e di file di un’ora o un’ora e mezza e non di solo mezz’ora.
In fine i salesiani non sono monaci.
Se Macerata vuole diventare una realtà universitaria di primo piano deve assolutamente risolvere il problema degli spazi: questo penso sia un problema che devono affrontare congiuntamente il rettore, il sindaco e i sindacati studenteschi.
Io comunque do tutta la mia solidarietà al ragazzo sfrattato, sperando che con le imminenti elezioni studentesche alle porte, voti qualche lista che è sempre dalla parte degli studenti e non una che esce fuori solo durante la campagna elettorale…
La cosa brutta è che non succede solo a Macerata. So di ragazze che si sono trovate in una casa che, per quanta umidità c’era, sotto alla scrivania avevano delle stalattiti di muffa lunghe fino a sette centimetri
Questa gentaglia (gens vilis,abiecta,plebecula) va perseguitata con tutti i mezzi legali che dovrebbero essere messi a disposizione da tutti gli enti e patronati in modo gratuito, tutti quelli che hanno a cuore la città,intesa come polo universitario accogliente , dovrebbero intervenire togliendo loro il diritto di guadagnare su un ospite- studente sia adesso che in futuro.
Prima di giudicare sentiamo tutte le campane xche in Italia gli studenti non sono certo dei modelli da imitare visto che si laureano a 40. Forse ci sono colpe da entrambe le parti.
Hai sbagliato solo una cosa ad uscire ….
………Ma il tuo contratto era in bianco ????…..tutto registrato ???………….Ma che accordi avevi con il proprietario ????………..
Se per spese di condominio si intendono le spese dei consumi energetici (acqua, luce..) o manutenzione ordinaria è tutto a carico dell’inquilino (studente). Per tutto ciò che riguarda sostituzioni, migliorie e manutenzioni straordinarie (cioè tutte quelle opere necessarie per rinnovare, sostituire, modificare parti strutturali di un edificio) l’onere è a carico del proprietario. Se come scritto nell’articolo si trattava di poche decine di euro mi resta difficile credere che ci sia stata qualche spesa di manutenzione straordinaria, per cui, così a naso, penso che lo studente si stia arrampicando sugli specchi.
ma che razza di articolo è???
anche perchè come giustamente ha ricordato black list se sono bollette, sono a carico dell’inquilino.