Visita un parente in ospedale,
multato di 41 euro per 4 minuti

MACERATA - Un avvocato maceratese si è trovato a dover pagare una sanzione per aver lasciato la sua auto appena pochi minuti prima che scadesse il tempo della sosta a pagamento. "Farò opposizione davanti al giudice di pace"

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La contravvenzione di 41 euro

La contravvenzione di 41 euro

 

di Gianluca Ginella

Alle 19 all’ospedale viene servita la cena. I parcheggi intorno alla struttura del quartiere di Santa Lucia di Macerata si popolano di auto di parenti dei ricoverati che raggiungono i loro cari, per assisterli durante il pasto della sera. Dopo le 19 i posti auto definiti con le strisce blu, durante il giorno a pagamento, divengono parcheggi liberi. E i parenti dei ricoverati li utilizzano. Almeno hanno il posteggio gratuito, visto che l’ospedale non è certamente una meta scelta per il divertimento. Però in quei parcheggi anche pochi minuti posso costare cari. Lo ha scoperto un avvocato maceratese che il 3 ottobre scorso parcheggia l’auto in un posto davanti all’ingresso principale dell’ospedale, per andare ad assistere un parente. L’orologio dell’avvocato segna le 19, ma per le macchinette della sosta sono le 18,56. Passa un solerte ausiliario del traffico della Apm, azienda che gestisce i parcheggi della zona, nota che l’auto è stata lasciata in sosta senza il ticket e, visto che sono le 18,56, fa una contravvenzione: 41 euro. Ventotto e qualcosa se l’automobilista si sbriga a pagare entro cinque giorni. Quando il legale scopre la contravvenzione va a protestare all’Apm. “Il mio orologio segnava le 19 e per questo non avevo messo il biglietto – spiega il legale, che chiede di rimanere anonimo –, quello che è assurdo è che tutta questa solerzia venga usata davanti all’ospedale dove la gente non va a prendere l’aperitivo o il caffè o a fare una passeggiata. Non capisco perché in una zona come quella non ci possa essere qualche minuto di tolleranza, non tutti hanno l’orologio collegato con Greenwich”. Negli uffici dell’Apm, il legale fa richiesta di annullamento. Ma “La dottoressa Roberta Pallonari (comandante della polizia municipale, ndr) ha ritenuto che la contravvenzione non potesse essere annullata perché il verbalizzante le ha confermato l’orario in cui era stata fatta la multa. Ora farò opposizione davanti al giudice di pace”. Non è per una questione di soldi, spiega, “ma di principio. Perché andrebbe tenuto conto del fatto che in ospedale le persone vanno a trovare i parenti e – ribadisce – in un punto come quello dovrebbe essere usata una maggiore tolleranza”.



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