di Alessandra Pierini
La morte non può interrompere un grande amore, se è vero continuerà a vivere oltre ogni limite e si trasformerà evolvendosi. Per Mario Monachesi, l’amore per la moglie Sonia, scomparsa lo scorso aprile per una terribile malattia, si è purificato fino a divenire ispirazione. Non poteva essere altrimenti, Mario l’ha raccolta, trasformandola in un libello di poesie visive. “Papiers collées pour Sonia” non è in libreria, è una bomboniera di libriccino con il quale ha voluto omaggiare amici e conoscenti. Al suo interno si scopre, attraverso parole, ritagli di giornale e immagini disposte in maniera apparentemente casuale, ma in realtà studiata e calibrata, a raccontare come in un sofisticato puzzle l’amore per Sonia. Perchè l’amore non è mai semplice, non è facile viverlo, quasi impossibile raccontarlo se non lo si è vissuto. Dopo la morte di Sonia, Mario Monachesi non rinuncia a rincorrere e ad afferrare, con grande rimpianto e infinita dolcezza, le emozioni che la vita a due gli ha donato-
«Amatissimo angelo» , così Mario si rivolge a Sonia. «Ti guardo nelle foto sparse per casa – continua – ma tu non apri bocca. Se come tutti continuano a sforzarsi di dirmi, ora stai bene e hai ripreso quei tuoi riccioli biondi che mi hanno rapito ( e mai più rilasciato) quel 21 settembre 1981, quando ci siamo conosciuti, perchè non torni? Mentre, e ne sono certo, tu stai compiendo dei voli perfetti in cielo, io vago sgraziato e solitario su questa terra. La collina di Madonna del Monte, quella che tu hai tanto amato per starmi vicino, è ora il mio Monte Calvario. E’ questo senz’altro il prezzo dei giorni unici e speciali, della meravigliosa figlia che mi hai regalato».
La prefazione è affidata alla sceneggiatrice maceratese Valentina Capecci: «A un uomo e a una ragazza che sono rimasti soli vanno queste poche righe. Che non dicono nulla, vogliono solo essere un lungo abbraccio carico d’affetto». La Capecci commenta: «Ho letto la lettera di Mario e mi è venuto un groppo alla gola. Ho osservato le sue poesie visive, installazioni apparentemente casuali ma che rimandano a un percorso a due pieno di cose, racchiudono un mondo e lo trasmettono senza troppo svelare, lasciando giusto intravedere o supporre il senso intimo e personale che racchiude. Sono creazioni d’amore».
Di seguito un assaggio delle poesie visive di Mario Monachesi.
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Il sentimento più forte della realtà senza fine, segno inconfondibile ” d’un artista ” Vero.
Non lo conosco ,ma è un grande uomo a cui faccio TANTO DI CAPPELLO !!!!!
Ogni ritaglio avrà sicuramente un suo significato enorme nel profondo del cuore di Mario dopo la prematura morte della moglie.
Posso solo dirti di tenere duro ma non posso neanche lontanamente immaginare la sofferenza che si prova dopo la morte di una persona che si amava veramente.
Bravo carissimo Mario.
“Grazie per le magnifiche rose”, un abbraccio caro Mario.
Maurizio
Un forte abbraccio
caro Mario, splendido ricordo
Bravo ….