di Laura Boccanera
“Quelli che fino a ieri erano solo i nostri fornitori, sono diventati anche concorrenti”. Non si arresta la protesta dei commercianti ittici del centro in polemica con l’amministrazione dopo l’approvazione della delibera che consentirà ai produttori di vendere in determinate giornate direttamente il pescato in largo Donatori di Sangue.
Così tra i commercianti di pesce al dettaglio monta il malcontento, dovuto soprattutto alla crisi e ad una nuova concorrenza. Dopo gli incontri in municipio (leggi l’articolo) gli esercenti cercano un dietrofront da parte del Comune e scrivono al sindaco una lettera aperta quasi accorata: “I pescherecci – si legge nel comunicato – godono già della possibilità di vendere un certo quantitativo di pescato direttamente dalla barca e da sempre hanno la possibilità di vendere al dettaglio, sia al posto fisso che ovunque come ambulanti con il limite della consuetudine che li vede esercitare il commercio non nella zona del centro.
Noi faticosamente resistiamo per far sopravvivere le nostre piccole aziende e conservare i posti di lavoro dei dipendenti, ci siamo ingegnati a valorizzare il pescato proponendolo anche già pulito e cucinato, con impegno e rischio commerciale lo abbiamo esportato in tante località facendolo conoscere ed amare e ora ci troviamo con concorrenti nuovi ed inaspettati che senza spese e investimenti si mettono a vendere sull’uscio delle nostre case. Caro sindaco, noi conosciamo la sua onestà e buonafede e a lei ci rivolgiamo con fiducia come ad un buon padre di famiglia: non abbiamo la pretesa di non confrontarci con i tempi difficili e con il mercato sempre più competitivo, ma che i fornitori vendano gli stessi prodotti, senza costi di gestione ci sembra veramente un modo per finire di metterci in ginocchio. E’ un ulteriore favoritismo che ci fa sentire operatori di sere b”.
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Come si fa a parlare di buonafede, onesta ecc. con chi prima di firmare la delibere sapeva che vi avrebbe affossato. Ma non avete capito che tutta Civitanova è ormai fuori controllo da qualsiasi regola democratica, economica e sociale. Giusto poi per rimanere in argomento, vi fate ” PIGLIARE A PESCI IN FACCIA ” e parlate di buon padre di famiglia andando a spiagnucolare perché vi tolgono il lavoro. Ma tirate fuori le palle e fatevi rispettare. Siate voi veri padri di famiglia. Che educazione date ai vostri figli se vi mostrate così deboli di fronte a soprusi ingiustificati. Non si risolvono le crisi togliendo a tizio per dare a caio senza talaltro sentire le parti in causa.
Ma sbaglio o diversi commercianti hanno il loro peschereccio di famiglia? Per cui la materia prima la pagano molto poco , per poi rivenderlo anche come preparato a prezzi di mercato con buoni guadagni. Da consumatore dico che se la concorrenza serve per abbassare il prezzo ben venga.
Il tempo è galantuomo! Il tizio in foto con la tshirt nera alla vigilia delle amministrative civitanovesi ai microfoni di cronache maceratesi dichiarava di votare per Corvatta perchè sarebbe stato il cambiamento di cui tutti avremmo avuto bisogno!!! ahahahahahahahahahaahahah!!! Complimenti a te e al tuo voto sprecato! Ti è ritornato indietro come un boomerang con la differenza che t’ha investito in pieno!!