Niente residenza a chi vive in roulotte
Il giudice dà torto ad una nomade

CIVITANOVA - La sentenza: non era discriminazione negare l’iscrizione all'anagrafe. Il sindaco Corvatta: "Ci impegneremo a tutelare il diritto allo studio della figlia". Questione vigili urbani: Costamagna risponde a Marinelli. Prosegue la raccolta firme per sostenere l'ordinanza antiaccattonaggio: delegazione ricevuta dal prefetto

- caricamento letture
rom

Roulotte in piazza del Tricolore

di Laura Boccanera

Nessuna discriminazione, ma la sola applicazione della legge. Il tribunale di Macerata chiude la vicenda che ha visto contrapposto il Comune e una famiglia di origine nomade, attualmente stanziata in piazza del Tricolore. E il giudice onorario Franca Pecorari ha dato ragione al Comune e nella sentenza si dice che non era discriminazione negare l’iscrizione all’anagrafe e la residenza agli occupanti delle roulotte. La donna Flora Hilda Maria Gonzales, cittadina spagnola residente a Civitanova chiedeva di poter iscrivere la figlia minore (nata in Francia nel 2000) nelle liste dei residenti.

La ragazzina ha sempre frequentato la scuola e quest’anno inizierà la quinta elementare. Ma il Comune nel 2013 respinge la richiesta di iscrizione: la donna infatti in passato non aveva mai dichiarato la presenza della minore, né della sorella maggiorenne, quest’ultima nata in Italia. La donna aveva anche richiesto la possibilità di occupare lo spazio pubblico (in passato aveva soggiornato in un’area privata con i due caravan) ma anche in questo caso il tribunale rigetta il ricorso.

In questo lasso di tempo la famiglia è rimasta in piazza del Tricolore, in attesa della sentenza che è arrivata oggi e dove si legge che “il comportamento e l’azione amministrativa dell’Ente non sono discriminatori nei confronti delle ricorrenti, ma meramente applicativi della legge e ad essa confermativi… e respinge il ricorso proposto dichiarandolo inammissibile”.

Da questo momento la famiglia nomade dovrà essere sgomberata dall’area comunale: “Ora procederemo a mandarli via – ha detto il sindaco Corvatta -. Comunque essendoci una minore di mezzo, che frequenta con profitto la scuola, provvederemo ad individuare una collocazione adeguata. Registriamo che il giudice ha ritenuto non discriminatoria la nostra attività e ciò ci permette di agire in maniera coerente, come già fatto nei casi delle altre famiglie nomadi. Ci impegneremo a tutelare il diritto della minore allo studio, ma questo non vuol dire che avalliamo atteggiamenti lassisti nei confronti delle irregolarità, ma neanche vessatori”.

In merito allo sgombero della carovana rom di mercoledì effettuato dai carabinieri (leggi l’articolo), interviene il presidente del Consiglio comunale Ivo Costamagna sul ruolo della polizia municipale: “Bisogna trovare un assetto e sbaglia Erminio Marinelli (leggi l’articolo) quando in maniera pelosa copre problemi evidenti di rapporti fra l’amministrazione e la dirigenza dei vigili urbani. Nel consiglio comunale aperto faremo una discussione su come accogliere con legalità, non su come reprimere, incontreremo i firmatari e proporremo iniziative per una città solidale”.

Nel frattempo va avanti la mobilitazione nata dalla raccolta firme per chiedere il ripristino dell’ordinanza antiaccattonaggio promossa da Fernanda Recchi. Una delegazione dei firmatari questa mattina è stata ricevuta dal prefetto Pietro Giardina.



© RIPRODUZIONE RISERVATA

Torna alla home page
Podcast
Vedi tutti gli eventi


Quotidiano Online Cronache Maceratesi - P.I. 01760000438 - Registrazione al Tribunale di Macerata n. 575
Direttore Responsabile: Matteo Zallocco Responsabilità dei contenuti - Tutto il materiale è coperto da Licenza Creative Commons

Cambia impostazioni privacy

X