Un anno fa la scomparsa
di Jimmy Fontana

IL RICORDO - L'11 settembre 2013 veniva a mancare il grande cantante maceratese all'età di 79 anni. Americo Sbriccoli, fratello di Enrico: "Aveva un carattere tutto marchigiano"

- caricamento letture
Jimmy Fontana ha partecipato al Cantagiro nel 1967

Jimmy Fontana

di Carmen Russo

Il mondo non si è fermato mai un momento”, cantava così negli anni ’60 e ancora fa cantare a distanza di 50 anni, il grande Jimmy Fontana. 
Ad un anno dalla sua scomparsa, avvenuta per un attacco cardiaco lo scorso 11 settembre all’età 79 anni (leggi l’articolo), vivo resta il ricordo del maceratese Enrico Sbriccoli, che si è fatto conoscere a livello internazionale per il suo straordinario talento artistico, anche se rimasto nella storia per due soli singoli “Il mondo”, appunto, e “Che sarà”. Un talento che si è sviluppato nell’adolescenza e che è stato coltivato in maniera autodidatta.

 

Il professor Americo Sbriccoli, presidente dell'ordine dei medici della provincia di Macerata

Il professor Americo Sbriccoli, presidente dell’ordine dei medici della provincia di Macerata

Un grande successo, quello di Enrico, ricordato così da suo fratello Americo Sbriccoli: «Capacità, intonazione, talento, sensibilità musicale, queste le sue qualità che gli hanno procurato e gli procurano ancora il rispetto dei colleghi, prima della gente – dice Americo, presidente dell’ordine dei medici di Macerata –  E’ chiaro che tra qualità e successo non c’è un grande rapporto. Per il secondo molto spesso conta il personaggio più del talento. Aspetto fisico, comportamento, donne e botte di vita sono gli ingredienti per il successo, caratteristiche però che non appartenevano ad Enrico, che aveva i tratti tutti marchigiani. Infatti, soprattutto gli abitanti della parte interna, sono speciali e riservati, non timidi ma dignitosi. Curano la sostanza non l’apparenza. Coloro che sono appariscenti ottengono un rapido successo, ma non destinato a rimanere nel tempo. Enrico lascia la sua impronta non solo in italia, ma anche all’estero. Lascia inoltre un piccolo ricordo e la buona qualità nella musica leggera, che in questo momento storico ha un ruolo non indifferente».
Nessuna scuola per Enrico Sbriccoli che aveva però uno dei migliori pregi che un artista della musica poteva possedere: l’orecchio assoluto. Questa grande qualità unita alla passione che Sbriccoli aveva per la musica leggera, in particolare per il jazz, lo ha portato a dedicarsi interamente alla musica, lasciando definitivamente la facoltà di Economia a Roma, alla quale si era iscritto finiti gli studi di ragioneria a Macerata.

Jimmy Fontana al Teatro Lauro Rossi

Jimmy Fontana al Teatro Lauro Rossi

Così nasce Jimmy Fontana, pseudonimo nato dall’omaggio a Jimmy Giuffre per il nome e dal destino (per scegliere aveva infatti aperto a caso l’elenco telefonico), il cognome. Fontana si butta inizialmente nel jazz, suo primo amore, e poi fonda il gruppo Jimmy Fontana and His Trio con Raffaele Giusti al pianoforte, Sandro Santoni al contrabbasso, e Lionello Bionda alla batteria. Di pari passo con la sua carriera, si forma la sua vita privata, in questo periodo conosce la sua futura moglie Leda con la quale avrà, poi, quattro figli: Luigi, musicista ed arrangiatore, Roberto, Andrea e Paola. 
Inizia successivamente la sua carriera da solista e la sua fortuna esplode poi con la partecipazione al festival “Un disco per l’estate” nel 1965 presentando quello che sarà il suo più grande successo: “Il mondo”. Il brano, con il testo di Gianni Meccia, la musica scritta in collaborazione con Carlo Pes e l’arrangiamento curato da Ennio Morricone verrà poi interpretata anche da molti artisti internazionali in diverse versioni. Sarà poi qualche anno dopo, nel 1971, che partirà il lavoro per l’altro grande successo “Che sarà” realizzato l’artista portoricano Josè Feliciano. Proprio Feliciano ha voluto omaggiare Fontana sul palco dello Sferisterio, quando è stato ospite nell’edizione 2013 di Musicultura. La particolare vicenda che ha riguardato proprio il successo “Che sarà” – presentato dai Ricchi e Poveri al Festival di Sanremo- ha colpito particolarmente Jimmy Fontana, il quale, pur continuando ad incidere deciderà di lasciare l’attività per aprire un bar a Macerata, che gestisce per cinque anni. La vocazione musicale torna in lui con la sigla de Gli Invincibili0 “Identikit” per poi sperimentare il cinema, in film musicali quali Io bacio… tu baci o di commedia all’italiana come La voglia matta. Ambasciatore delle Marche e Marchigiano dell’anno, Jimmy continua a mietere soddisfazioni, omaggiato anche al Festival di Sanremo 2012 nella serata dedicata ai cantautori italiani.

La folla al funerale di Jimmy Fontana

La folla al funerale di Jimmy Fontana

 Americo Sbriccoli, racconta inoltre una piccola chicca del passato condiviso con il fratello: «Quando da bambini c’era da fare la canzoncina, quando c’era da cantare l’Ave Maria, il canterino ero io. Il suo talento è venuto fuori quando aveva passato l’infanzia, e soprattutto la sua capacità d’orecchio particolare. Basti pensare che la sera prima della sua scomparsa aveva tenuto una serata di grandissimo spessore. L’organo vocale era intatto, purtroppo non erano così le coronarie».

E alla fine il tempo ha risposto alla domanda che Jimmy Fontana si era posto nel suo grande successo musicale- “che sarà della mia vita, chi lo sa”: un innegabile ricordo di un artista che ha fatto la storia della musica leggera italiana.



© RIPRODUZIONE RISERVATA

Torna alla home page

Quotidiano Online Cronache Maceratesi - P.I. 01760000438 - Registrazione al Tribunale di Macerata n. 575
Direttore Responsabile: Gianluca Ginella. Direttore editoriale: Matteo Zallocco
Responsabilità dei contenuti - Tutto il materiale è coperto da Licenza Creative Commons

Cambia impostazioni privacy

X