Jimmy Fontana
di Carmen Russo
“Il mondo non si è fermato mai un momento”, cantava così negli anni ’60 e ancora fa cantare a distanza di 50 anni, il grande Jimmy Fontana.
Ad un anno dalla sua scomparsa, avvenuta per un attacco cardiaco lo scorso 11 settembre all’età 79 anni (leggi l’articolo), vivo resta il ricordo del maceratese Enrico Sbriccoli, che si è fatto conoscere a livello internazionale per il suo straordinario talento artistico, anche se rimasto nella storia per due soli singoli “Il mondo”, appunto, e “Che sarà”. Un talento che si è sviluppato nell’adolescenza e che è stato coltivato in maniera autodidatta.
Un grande successo, quello di Enrico, ricordato così da suo fratello Americo Sbriccoli: «Capacità, intonazione, talento, sensibilità musicale, queste le sue qualità che gli hanno procurato e gli procurano ancora il rispetto dei colleghi, prima della gente – dice Americo, presidente dell’ordine dei medici di Macerata – E’ chiaro che tra qualità e successo non c’è un grande rapporto. Per il secondo molto spesso conta il personaggio più del talento. Aspetto fisico, comportamento, donne e botte di vita sono gli ingredienti per il successo, caratteristiche però che non appartenevano ad Enrico, che aveva i tratti tutti marchigiani. Infatti, soprattutto gli abitanti della parte interna, sono speciali e riservati, non timidi ma dignitosi. Curano la sostanza non l’apparenza. Coloro che sono appariscenti ottengono un rapido successo, ma non destinato a rimanere nel tempo. Enrico lascia la sua impronta non solo in italia, ma anche all’estero. Lascia inoltre un piccolo ricordo e la buona qualità nella musica leggera, che in questo momento storico ha un ruolo non indifferente».
Nessuna scuola per Enrico Sbriccoli che aveva però uno dei migliori pregi che un artista della musica poteva possedere: l’orecchio assoluto. Questa grande qualità unita alla passione che Sbriccoli aveva per la musica leggera, in particolare per il jazz, lo ha portato a dedicarsi interamente alla musica, lasciando definitivamente la facoltà di Economia a Roma, alla quale si era iscritto finiti gli studi di ragioneria a Macerata.
Jimmy Fontana al Teatro Lauro Rossi
Così nasce Jimmy Fontana, pseudonimo nato dall’omaggio a Jimmy Giuffre per il nome e dal destino (per scegliere aveva infatti aperto a caso l’elenco telefonico), il cognome. Fontana si butta inizialmente nel jazz, suo primo amore, e poi fonda il gruppo Jimmy Fontana and His Trio con Raffaele Giusti al pianoforte, Sandro Santoni al contrabbasso, e Lionello Bionda alla batteria. Di pari passo con la sua carriera, si forma la sua vita privata, in questo periodo conosce la sua futura moglie Leda con la quale avrà, poi, quattro figli: Luigi, musicista ed arrangiatore, Roberto, Andrea e Paola.
Inizia successivamente la sua carriera da solista e la sua fortuna esplode poi con la partecipazione al festival “Un disco per l’estate” nel 1965 presentando quello che sarà il suo più grande successo: “Il mondo”. Il brano, con il testo di Gianni Meccia, la musica scritta in collaborazione con Carlo Pes e l’arrangiamento curato da Ennio Morricone verrà poi interpretata anche da molti artisti internazionali in diverse versioni. Sarà poi qualche anno dopo, nel 1971, che partirà il lavoro per l’altro grande successo “Che sarà” realizzato l’artista portoricano Josè Feliciano. Proprio Feliciano ha voluto omaggiare Fontana sul palco dello Sferisterio, quando è stato ospite nell’edizione 2013 di Musicultura. La particolare vicenda che ha riguardato proprio il successo “Che sarà” – presentato dai Ricchi e Poveri al Festival di Sanremo- ha colpito particolarmente Jimmy Fontana, il quale, pur continuando ad incidere deciderà di lasciare l’attività per aprire un bar a Macerata, che gestisce per cinque anni. La vocazione musicale torna in lui con la sigla de Gli Invincibili0 “Identikit” per poi sperimentare il cinema, in film musicali quali Io bacio… tu baci o di commedia all’italiana come La voglia matta. Ambasciatore delle Marche e Marchigiano dell’anno, Jimmy continua a mietere soddisfazioni, omaggiato anche al Festival di Sanremo 2012 nella serata dedicata ai cantautori italiani.
La folla al funerale di Jimmy Fontana
Americo Sbriccoli, racconta inoltre una piccola chicca del passato condiviso con il fratello: «Quando da bambini c’era da fare la canzoncina, quando c’era da cantare l’Ave Maria, il canterino ero io. Il suo talento è venuto fuori quando aveva passato l’infanzia, e soprattutto la sua capacità d’orecchio particolare. Basti pensare che la sera prima della sua scomparsa aveva tenuto una serata di grandissimo spessore. L’organo vocale era intatto, purtroppo non erano così le coronarie».
E alla fine il tempo ha risposto alla domanda che Jimmy Fontana si era posto nel suo grande successo musicale- “che sarà della mia vita, chi lo sa”: un innegabile ricordo di un artista che ha fatto la storia della musica leggera italiana.
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Sicuramente riduttivo affermare che è rimasto nella storia per due soli singoli. La cronista dimentica forse successi che hanno venduto milioni di dischi come La mia serenata (vincitrice di Un disco per l’estate), La nostra favola, L’ultima occasione portata al successo in tutto il mondo da Tom Jones e Mina, Pensiamoci ogni sera (grande successo di Dalida), Non te ne andare, Beguine (4 ° ad un Festival di Sanremo) e tante altre.
Colgo l’occasione per una critica agli organizzatori di Musicultura che non hanno minimamente pensato di dedicare un omaggio ad un concittadino che ha portato i suoi successi in tutto il mondo. E’ vero che nessuno è profeta in patria!!
Il ricordo del sindaco Romano Carancini a un anno dalla morte del cantante maceratese Jimmy Fontana: “A un anno esatto dalla morte del conterraneo Enrico Sbriccoli, da tutti conosciuto come Jimmy Fontana, desidero spendere qualche parola per ricordare questo grande cantante e musicista che ha segnato la storia della musica italiana degli anni ’60, dando lustro al nome della nostra città, anche in qualità di Ambasciatore delle Marche in Italia e nel mondo.
Legato da un profondo attaccamento alla sua terra di origine, di cui canta l’armonia delle colline e che saluta con nostalgia nei suoi versi, ha fatto della musica la sua ragione di vita, ha creduto nei suoi sogni, ha studiato e si è messo in gioco; giorno dopo giorno, mattone dopo mattone, ha costruito una vita intensa e una carriera ricca di successi. Queste scelte lo hanno inevitabilmente portato ad allontanarsi per lunghi periodi dalla nostra terra, dove, però, tornava sempre con grande entusiasmo e con evidente senso di gratitudine e di appartenenza.
L’amministrazione comunale sta lavorando per regalare un giusto tributo al tanto amato uomo e artista, sul fil rouge che lega il nostro territorio alla sua indimenticabile voce e ad altre voci che qui sono nate e sono state scoperte. In questo mondo che non si è fermato mai un momento, Jimmy ci ha regalato melodie e parole che, invece, si sono bloccate nel tempo e che tutti, almeno una volta nella vita, hanno ascoltato, canticchiato, ballato e chi ancora non l’ha fatto, lo farà. Intanto i suoi occhi allegri continuano a guardarci”.
LA CANZONE IL MONDO CANTATA DA JIMMY FONTANA E’ UN SECONDO INNO NAZIONALE. UN ARTISTA UMILE, DAI GRANDI PALCOSCENICI DELLA TV ALLA PRESENZA NEI QUARTIERI DELLE CITTA’. FA BENE IL COMUNE AD ONORARLO. LUI ERA MOLTO LEGATO ALLA SUA TERRA.