di Sara Santacchi
La vigilia della partitissima della Tim Cup contro il Como, domani (domenica) alle 16, vede un Matelica motivatissimo. Certo, sarebbe difficile il contrario ripensando a dove il presidente Canil insieme alla dirigenza è partita quattro anni fa. È lo stesso numero 1 biancorosso a fare un bilancio: “Ripensare a 4 anni fa, quando eravamo in Prima categoria, e che oggi stiamo partendo per Como è una sensazione molto bella ed emozionante. Devo dire che è frutto di tanto lavoro, sacrificio, ma anche di costanza e aver creduto in un progetto. Ci stiamo continuando a credere e penso che quando si fanno le cose con queste motivazioni poi si raccolgono i frutti”.
La sensazione è che al Matelica non basti comunque esserci, domani…
“Ah di certo non andiamo a Como per visitare il lago. Capiamoci, si tratta di posti bellissimi, non li sto snobbando, ma noi andremo su per giocare la nostra partita e cercare di lasciare un buon ricordo”.
Cosa ha chiesto ai ragazzi?
“Più che chiedergli, gli ho detto che stanno per giocare una partita unica e storica, che loro ne sono i protagonisti e noi siamo contenti di esserci per cui ora spetta solo a loro fare la differenza. Ma sono molto motivati”.
Pensa che giocare con gli under vi penalizzi?
“Ci penalizza non avere libertà di scegliere. Già essere di una categoria inferiore è una difficoltà in più, sarebbe giusto mettere le squadre almeno nelle stesse condizioni, ma non vogliamo comunque fare le vittime”.
Dove vorrebbe arrivare?
“Eh, chiaramente il pensiero ai prossimi turni c’è, ma prima di guardare tanto in là, meglio pensare a domani, sennò per guardare a dove vogliamo arrivare non guardiamo ad adesso che è una condizione necessaria per i prossimi passi”.
Resta incerto Zivkov, mentre non ci sarà l’attaccante Jachetta, per infortunio e il centrocampista Lanzi a letto con la febbre. In caso di parità alla fine dei 90′ si va ai supplementari quindi ai rigori.
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