di Claudio Ricci
(Servizio video di Gabriele Censi)
«I cani non vanno abbandonati ma gli anziani sì?» Esordisce con un interrogativo paradossale la signora Dalmazia Pierucci, residente in via Capuzi, dietro al palazzo di Giustizia di Macerata, preoccupata per la diminuzione delle corse del trasporto pubblico per tutti i sabato di agosto. La palazzina dove risiede Dalmazia si trova in una zona non proprio agevole per chi ormai in là con gli anni non usa più la macchina e può spostarsi in città solo attraverso il trasporto pubblico. Come lei sono molti gli “over” residenti nei quartieri, che per un motivo o per l’altro fanno stretto affidamento sul trasporto pubblico per arrivare in centro. «Il problema è che nel mese di agosto l’Apm riduce orari e numero delle corse e molti anziani si trovano praticamente costretti a rimanere in casa per giornate intere – si sfoga la signora Pierucci – Ho inviato una lettera aperta al presidente dell’Apm e al sindaco, in cui faccio presente la spiacevole condizione di chi deve fare i conti con questa carenza del servizio di trasposto». Non ci sta la Pierucci e nel giro di un paio di giorni ha letteralmente mosso mari e monti per portare all’attenzione dell’opinione pubblica (e di chi decide), il disagio che specialmente gli anziani dovranno affrontare fino al 1 settembre. «Viviamo già in zone a scarso traffico di autobus, con corse molto diradate nel corso della giornata. Una situazione che peggiorerà fortemente. Sono ben 5 i sabati in cui l’Apm non garantirà il servizio senza contare il fine settimana di Ferragosto con blocco dal 15 al 17. Il punto è che noi paghiamo 27 euro di abbonamento al mese e questo prezzo rimane invariato nonostante il servizio diminuisca. Senza contare la scarsa affluenza delle navette per accedere in centro, un problema di cui si sono lamentati anche i commercianti, che non vedono più la solita affluenza di clienti provenienti da fuori le mura».
Di fatto meno autobus a coprire la linea urbana nei sabati di agosto, possibilità di accedere in centro rivoluzionata ma costi per l’utenza invariati. Dall’Apm risponde il direttore generale dell’azienda partecipata dal comune di Macerata ,Stefano Cudini: «Dobbiamo purtroppo sottostare ai tagli regionali ai chilometri a contributo (-5% all’anno). Una situazione che l’anno scorso abbiamo cercato di fronteggiare concentrando la riduzione in quattro giorni della settimana di Ferragosto. Purtroppo anche questo portò a delle proteste. Quest’anno abbiamo pensato allora di cercare la soluzione migliore per tutti gli utenti, spalmando il provvedimento sui 4 sabati di agosto, senza contare l’ultimo, il 30, di per sè soggetto alle naturali limitazioni nel traffico urbano per i festeggiamenti del patrono. Per ciò che riguarda il prezzo degli abbonamenti, questi sono sottoscritti dagli utenti a prescindere dal numero delle corse effettuate, acconsentendo di fatto ai limiti e alle modalità con cui il servizio viene erogato. Per ciò che riguarda le navette per il centro queste sono sempre due: la circolare C e la numero 11. L’unica differenza rispetto a prima è che circolano alternando la sosta in piazza della Libertà e a rampa Zara, con un margine d’attesa per l’utente che va da 0 a 15 minuti».
Insomma le lamentele vengono di fatto accolte ma l’Apm non può assecondare le richieste per una serie di limiti oggettivi, a cui anche attraverso sperimentazioni precedenti si è cercato di porre rimedio purtroppo con scarso successo. «Due anni fa – spiega Cudini – abbiamo adottato il sistema del bus a chiamata attivato proprio nei giorni festivi, per andare incontro alle esigenze dell’utenza. Anche questo non venne accolto positivamente con la motivazione che si preferivano bus ad orario fisso. Una protesta che denota come il malcontento dell’utenza sia perlopiù riconducibile ad una funzione sociale dell'”ambiente” autobus urbano, scelto dagli utenti meno giovani come luogo di incontro e socializzazione. Ci scusiamo ma non possiamo fare altro per il momento. Speriamo che questo arrechi all’utenza il minor disagio possibile».
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Apm è una partecipata in attivo . Mi spiace Cudini ma questa vecchia storia del taglio regionale non regge. Dica piuttosto che il trasporto pubblico a macerata non è una priorità e che non gliene importa niente a nessuno degli anziani e di tutti gli altri che , compresa me, che tentassero di muoversi non potendo\volendo prendere la macchina.
Vedo che gli errori non insegnano nulla, visto che anche l anno scorso, inoltre, era stato fatto notare che sospendere le corse nei giorni feriali costituisce un danno per chi oltretutto ha già pagato un abbonamento.
Non ci si può rassegnare alla riduzione di un servizio di pubblica mobilità quando rappresenta una oggettiva riduzione alla libertà di movimento della popolazione anziana e quando , giustamente, si prendono provvedimenti che vorrebbero andare nella riduzione dell’utilizzo dell’auto privata. Conosciamo le difficoltà di finanziamento di questi servizi . Grazie alla capacità dei suoi amministratori Apm però è in utile (giustamente bisogna sapere se lo è anche il servizio di trasporto urbano) e bisogna partire da questa buona gestione per ampliare il servizio e non per ridurlo. Magari provando ancora ad utilizzare soluzioni innovative la cui sperimentazione potrebbe essere migliorata. Non credo sia giusto dire che del trasporto pubblico non importa a nessuno. Ma è un servizio che va potenziato .
Tanto a Macerata li sordi se spenne x lo stupeto e non x il benessere generale! Finkè c è sta gente ke ci comanda l Italia andrà sempre più a picco!
Di seguito il comunicato, inviato oggi, dal comune di Macerata sulle variazioni degli orari del trasporto pubblico: Durante il mese di agosto sono stati apportati ritocchi agli orari delle corse del servizio pubblico urbano che effettueranno orario festivo ogni sabato del mese, anziché quello feriale. La decisione, adottata dal Comune e dall’Apm dopo un’attenta valutazione del movimento passeggeri neri vari periodi dell’anno, è dovuta alla necessità di adeguarsi ai tagli regionali al servizio pubblico urbano, per i quali il Comune ha preferito intervenire su poche corse durante il periodo estivo (limitando il disagio a solo 5 giorni), anziché operare tagli permanenti alle corse annuali in periodo scolastico e lavorativo. L’orario festivo, anziché quello feriale consente infatti un discreto contenimento dei costi, in linea con il nuovo budget regionale. Pertanto il 9, 16 (ponte di Ferragosto), 23 e 30 agosto (vigilia della festività di San giuliano). Gli autobus osserveranno l’orario festivo. Dal 6 settembre si ritorna alla normale disciplina oraria.
La scelta fatta da comune e apm è solo politica. Si poteva anche scegliere di non tagliare nulla visto che, lo ripeto, apm è in attivo di circa un milione di euro prima delle imposte. Non si tiri in ballo quindi il taglio regionali che, per quanto discutibile, non incide in una scelta che è solo politica, e sbagliata.E , per carità, non si tenti nemmeno il ricattuccio morale di paventare tagli nelle corse per gli studenti che la storiella non sta in piedi. E visto che si fa finta di non capire è da ripetere anche un altro concetto: si crea un danno a chi ha un abbonamento perché , è bene ricordarlo, l orario festivo è talmente rarefatto che non permette, nei feriali, di essere utile ad alcunché.
Non ci state raccontando la verità, purtroppo. Abbiate almeno il coraggio di dire le cose come stanno.