Minacce all’ex presidente dell’associazione di amicizia Italia-Israele, solidarietà da parte del comune di Tolentino. Nel mirino degli autori di una lettera anonima c’è il tolentinate Galliano Nabissi, che già in passato era stato destinatario di minacce e intimidazioni. Negli ultimi giorni Nabissi ha ricevuto nuove minacce. “Si tratta sicuramente di una iniziativa isolata, ma non meno offensiva e pertanto segnale d’intolleranza” scrive in una nota l’amministrazione comunale di Tolentino esprimendo la sua vicinanza nei confronti di Nabissi. “Ci ha riferito di aver trovato alcuni messaggi dentro la cassetta della posta contenenti minacce verso la sua persona – afferma il sindaco di Tolentino, Giuseppe Pezzanesi – Di conseguenza, abbiamo ritenuto di prendere una posizione netta. La prendiamo, e lo dico con tanta forza e totale franchezza, indipendentemente da chi rappresenta. Nabissi vive in un paese libero e democratico, vogliamo che venga lasciato vivere nella massima tranquillità e sicurezza: avremmo fatto lo stesso anche se fosse stato il rappresentante di qualsiasi altro tipo di associazione. Un cittadino onesto e rispettoso della legge, comunque la pensi, non può essere sottoposto a minacce e va tutelato”. Nabissi è stato oggetto, in passato, di minacce di vario tipo. Dalle telefonate agli avvertimenti (come animali morti lasciati nella cassetta della posta), fino ad una busta con all’interno pallini da caccia, recapitata l’11 novembre del 2004, giorno della morte di Arafat. Nabissi rassegnò le proprie dimissioni da presidente dell’associazione di amicizia Italia – Israele poco più di un anno dopo quell’episodio, nel dicembre 2005, all’indomani dell’ennesima lettera minatoria. “Questa amministrazione comunale ribadisce la propria condanna a qualsiasi forma di guerra, di intolleranza e di discriminazione – prosegue la nota dell’amministrazione – La società di oggi ha ancora un fortissimo bisogno di contrastare ogni forma di emarginazione. Nel merito di quanto sta accadendo a Gaza, l’amministrazione comunale auspica che si giunga immediatamente ad un cessate il fuoco”.
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Dai seriamente? facete ride issu e lu comune! Che non se fà per esse protagonisti….
La solidarietà senz’altro, va benissimo. Simpatizzo per l’associazione Italia-Israele, e la simpatia è stata rafforzata dalle polemiche di questi giorni riguardo la guerra a Gaza, sollevate dalle solite carogne antisemite, che hanno rispolverato la vecchia abitudine di schierarsi a fianco di una banda di delinquenti che tiene in ostaggio il proprio popolo e lo usa come una massa di scudi umani da sacrificare all’odio verso Israele.
Mi sembra però, dalla lettura del comunicato di Pezzanesi e dell’amministrazione di Tolentino, che la loro solidarietà sia un po’ troppo “precisata” con incisi e quindi pelosetta anzichennò. “Un cittadino onesto, comunque la pensi, non può essere sottoposto a minacce e va tutelato”. “La prendiamo (la posizione di solidarizzare con Nabissi , mia nota) indipendentemente da chi rappresenta”. ?! Insomma, traduco dal politichese: “Solidarizzo con te anche se non condivido affatto le tue posizioni e anzi le giudico sbagliate e, quasi, al limite, inaccettabili”. Non so se è peggio un comunicato del genere o la manifestazione che abbiamo avuto in piazza della Libertà a Macerata, promossa dalla consigliera “verde” al Comune, per protestare contro la visita dell’ambasciatore di Israele. Quest’ultima è stata tanto apertamente rivoltante quanto il primo è puerilmente ambiguo.
Non so se a Pezzanesi e all’amministrazione questo “comunicato di solidarietà” glielo hanno scritto o se lo sono scritto da soli, e se chi l’ha scritto era consapevole di ciò che scriveva, ma in ogni modo, caro Nabissi, chiunque la frittata l’abbia preparata l’ha preparata così, e io dei “solidali” così io li manderei proprio a cacare.
Si contenti della mia (poco autorevole e poco “politica”) solidarietà, piena e senza incisi.
Avrei preferito leggere….
qualsiasi cittadino, italiano o straniero, onesto o disonesto, va sempre difeso nell’esercizio del suo sacrosanto diritto di opinione!
Israele si può permettere di annientare un popolo sovrano senza che nessuno alzi un dito e ci scandalizziamo se un rappresentante esimio di quel popolo riceve una minaccia? Poi, il Sindaco di un piccolo Comune, dovrebbe fare cosa? Io non l’avrei neanche scritta quella lettera.
I TG di qualche giorno fa hanno parlato di più del soldato israeliano che non si “trovava”, piuttosto che delle centinaia di palestinesi morti.
Ci sono, evidentemente, due pesi e due misure nel trattare l’argomento e noi italiani si sa, siamo sempre con i più forti.
Free Palestine