E’ morto ieri sera il noto tenore maceratese Maurizio Graziani. E’ stato stroncato da un malore mentre si trovava nella sua casa di Vicobarone di Ziano Piacentino. Aveva 60 anni.Originario di Macerata, da anni il cantante d’opera si era trasferito in Valtidone dove aveva fondato diverse realtà culturali con le quali organizzava importanti iniziative per diffondere la conoscenza del bel canto e mantenere viva la memoria del tenore piacentino Flaviano Labò, scomparso nel 1991. Ha studiato all’Accademia di Belle Arti di Macerata, a scoprire il suo talento vocale fu don Fernando Morresi, direttore del coro Pueri Cantores. Nel 2010 l’Associazione Beniamino Gigli di Helsinki gli ha conferito il prestigioso premio intitolato al famosissimo tenore recanatese.
A Macerata lascia tre figli. Allo Sferisterio era stato protagonista negli anni ’80 e in città aveva anche gestito un negozio di orologi in viale Trieste.
(redazione CM)
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IL RICORDO (di Maurizio Verdenelli) – C’erano tre ‘cose’ che legavano Maurizio Graziani al …Giappone: la sua indomita maceratesità (in città conservava gelosamente un alloggio in centro storico dove invitava gli amici per cene che lo vedevano formidabilmente ai fornelli), l’amicizia con il commerciante Giancarlo Travaglini e i cappelli -che quest’ultimo vende nello storico negozio di via Lauri. Tutto…riassunto in Makizo Nakagawa, direttore d’orchestra e celebre tenore. Del quale Graziani fu ospite, qualche anno fa, a Tokio. Appena lo vide e saputo della sua maceratesità, Nakagawa disse al collega italiano: “Io amo Macerata, la conosco da tempo perchè è lì che compro tutti i miei cappelli, da quando mi portarono da Milano a far acquisti da Travaglini”. Maurizio fu buon amico della famiglia Travaglini: serate e cene nei ristoranti del centro che cucinavano ‘gli gnocchetti alla Graziani’ secondo una ricetta elaborata dal tenore. “Una sera stemmo tutti a cena -ricorda Travaglini- con Graziani, il sindaco Meschini e il compianto Libero Paci. Cosa mangiammo? Naturalmente gli gnocchetti! L’ultima volta che l’ho visto? Quando venne a Macerata per la serata dei ‘tre tenori’ (c’era pure il carissimo Nazareno Antinori) alla Filarmonica, organizzata dal giornalista Fernando Pallocchini. Poco prima gli avevo venduto tutta la pelletteria della ‘cappelleria’, liquidando in pratica il settore, con uno stock colossale, o quasi… Addio, caro Maurizio: ci mancherai”.
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Aggiornamento delle 20,15
IL RICORDO (di Maurizio Verdenelli) – C’erano tre ‘cose’ che legavano Maurizio Graziani al …Giappone: la sua indomita maceratesità (in città conservava gelosamente un alloggio in centro storico dove invitava gli amici per cene che lo vedevano formidabilmente ai fornelli), l’amicizia con il commerciante Giancarlo Travaglini e i cappelli -che quest’ultimo vende nello storico negozio di via Lauri. Tutto…riassunto in Makizo Nakagawa, direttore d’orchestra e celebre tenore. Del quale Graziani fu ospite, qualche anno fa, a Tokio. Appena lo vide e saputo della sua maceratesità, Nakagawa disse al collega italiano: “Io amo Macerata, la conosco da tempo perchè è lì che compro tutti i miei cappelli, da quando mi portarono da Milano a far acquisti da Travaglini”. Maurizio fu buon amico della famiglia Travaglini: serate e cene nei ristoranti del centro che cucinavano ‘gli gnocchetti alla Graziani’ secondo una ricetta elaborata dal tenore. “Una sera stemmo tutti a cena -ricorda Travaglini- con Graziani, il sindaco Meschini e il compianto Libero Paci. Cosa mangiammo? Naturalmente gli gnocchetti! L’ultima volta che l’ho visto? Quando venne a Macerata per la serata dei ‘tre tenori’ (c’era pure il carissimo Nazareno Antinori) alla Filarmonica, organizzata dal giornalista Fernando Pallocchini. Poco prima gli avevo venduto tutta la pelletteria della ‘cappelleria’, liquidando in pratica il settore, con uno stock colossale, o quasi… Addio, caro Maurizio: ci mancherai”.
Ciao Maurizio, caro amico e collega in tanti concerti, mio solido compagno di celebri duetti, sorridente ed umile, lasci un grande vuoto con il silenzio della tua possente voce e l’assenza della tua cordiale persona. Alessandra Gattari
Caro Maurizio, te ne sei andato tanti anni fa per l’amore al bel canto. Tante volte ho avuto la fortuna di ascoltarti, persino in video alla consegna del Premio “Beniamino Gigli”. Ti ho raggiunto per telefono dopo la consegna, condividendo insieme la tua e la mia gioia. Ho ancora il tuo messaggio di auguri dello scorso Natale. Ma ciò che ci ha sempre uniti nell’amicizia è la condivisione nel ricordare i momenti felici, specialmente quando, senza avvisarmi, venisti al compleanno di mia figlia tanti anni fa, agli inizi della tua carriera, e ti immortalai in foto con le mie due figlie ai giardini di macerata.Il cellulare rimarrà senza una tua risposta, senza ritorno della tua voce tenoriale, ma il ricordo di Te sarà indelebile. Ciao carissimo Amico. Con affetto da tutta la mia Famiglia.
Maurizio Montedoro
Molte sentite condoglianze alla famiglia, ho conosciuto Maurizio ed era una persona garbata e di grande umanità.
Bruno Mandrelli