Marco Romagnoli
di Marco Cencioni
“Ancora una volta, sulla vicenda dell’abbattimento dell’asilo Green, il sindaco Pezzanesi non convince riutilizzando vecchi pezzi del proprio repertorio da campagna elettorale”. Non accennano a placarsi le polemiche intorno al futuro dell’asilo “Nicolas Green” di Tolentino. Marco Romagnoli, consigliere comunale del PD, risponde così a quanto dichiarato ieri (leggi l’articolo) dal sindaco di Tolentino, Giuseppe Pezzanesi. “E’ evidente che Pezzanesi voglia tirar dritto e non tenere conto della volontà dei cittadini. Il sindaco non riesce a cogliere i motivi reali per i quali l’operazione sta creando disagio, sorpresa ed amarezza in tanti tolentinati. Cercherò di spiegarglielo per punti – afferma l’ex assessore ai lavori pubblici – Punto primo Pezzanesi siede dal 1990 in consiglio comunale. Non può dimenticare che lo spazio in cui vorrebbe ricostruire l’asilo ha da sempre una specifica destinazione: lì dovrebbe andarci una palestra a servizio del complesso “Rodari/King”. Nel 2007 il sottoscritto ebbe a tentare di realizzarla d’intesa con il Centro Sportivo Italiano. La palestra sarebbe stata a servizio anche delle tante associazioni sportive. Nessun’altra cementificazione era a questa idea collegata, poiché il “Green” ed il giardino sarebbero rimasti dove sono. Non mi sembra sia la stessa cosa – sottolinea l’esponente del PD – Punto secondo, oltre a cancellare per sempre la possibilità di completare il polo scolastico in questione con la palestra, Pezzanesi va a stravolgere radicalmente la zona di piazzale La Malfa che ora è una sorta di oasi a misura di bimbo. Uno dei pochi spazi cittadini all’avanguardia dal punto di vista della vivibilità ed un fiore all’occhiello di cui vantarsi. Vi sono la scuola, l’asilo, un giardino di circa 3000 mq ove i ragazzini possono giocare in libertà.
L’asilo Green
Se la sua idea andrà in porto vedremo scomparire il giardino ed al suo posto sorgere una struttura di oltre 2000 mq in cui potrà essere esercitato ogni tipo di attività commerciale. E’ evidente che conseguenze negative per i nostri bimbi deriverebbero anche dall’esponenziale aumento di traffico con conseguente inquinamento da ossido di carbonio e polveri – dice Romagnoli – Punto terzo, lo stupore diventa rabbia se si pensa al fatto che Tolentino non ha bisogno né di una nuova struttura commerciale di 2000/2500mq né di un nuova collocazione dell’asilo nido poiché, come ripetutamente detto, il “Green” è a norma, sicuro ed è stato oggetto di recenti importanti investimenti economici.Su questo aspetto, cioè sicurezza e rispetto delle norme tecniche, lo stesso sindaco ha ammesso che abbiamo ragione smentendo quanto scritto nella delibera 221 approvata dalla giunta il 19 maggio scorso. La sensazione è quella che non si stiano mettendo al centro dell’azione amministrativa gli interessi di bimbi e famiglie, ma l’interesse di un privato al quale si vuole far realizzare 2000/2500 mq di cemento onde poter ivi realizzare delle attività commerciali – conclude l’esponente della minoranza – Poco importa, poi, se questo comporterà la scomparsa di un parco-giardino utilizzato prevalentemente da bimbi e la demolizione di un asilo che è praticamente nuovo. Sindaco, torna indietro”.
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La foto da satellite è sbagliata! 😀
La freccia rossa punta verso Dico, mentre l’asilo è la costruzione scura accanto alla rotonda…
No, no Kormoran, quella è la scuola materna Rodari. L’asilo infantile Green è quello puntato dalla freccia ( grigio chiaro)
Come mai tanta polvere per il verde del green, mentre per il verde di quartiere Buozzi, che verrà più che dimezzato per la costruzione di una chiesa, non si muove paglia? Come mai si predica tanto di non cementificare, lo dice anche il Papa, poi però per il Buozzi non vale? Come mai le firme a suo tempo raccolte nel quartiere contro la costruzione, non vengono prese in considerazione come mi ha personalmente detto il sindaco Pezzanesi nel suo ufficio, dicendomi, mi prendo la responsabilità di questa scelta. Come mai la chiesa esistente nel quartiere detta dell’Addolorata, non viene intanto aperta ai tanti fedeli, giovani e vecchi bisognosi di nuovi locali da costruire sul parco verde esistente, cosi da verificare l’esatto numero di presenze?, Come mai il campetto da pallone pagato dai cittadini con le tasse verrà poi annesso alla chiesa? Come mai il verde urbano ha un a distinzione??
Come mai tanta polvere per il verde del green, mentre per il verde di quartiere Buozzi, che verrà più che dimezzato per la costruzione di una chiesa, non si muove paglia? Come mai si predica tanto di non cementificare, lo dice anche il Papa, poi però per il Buozzi non vale? Come mai le firme a suo tempo raccolte nel quartiere contro la costruzione, non vengono prese in considerazione come mi ha personalmente detto il sindaco Pezzanesi nel suo ufficio, dicendomi, mi prendo la responsabilità di questa scelta. Come mai la chiesa esistente nel quartiere detta dell’Addolorata, non viene intanto aperta ai tanti fedeli, giovani e vecchi bisognosi di nuovi locali da costruire sul parco verde esistente, cosi da verificare l’esatto numero di presenze?, Come mai il campetto da pallone pagato dai cittadini con le tasse verrà poi annesso alla chiesa? Come mai il verde urbano ha una distinzione??
Già. Le domande di Carla Mosca meriterebbero qualche risposta anche da parte dell’opposizione ( che iniziative sono state assunte in proposito ?) dopo che il Sindaco ha da la sua.