di Monia Orazi
Per ora i settempedani potranno stare tranquilli riguardo all’ospedale cittadino. Restano l’hospice, il punto nascita, il reparto di chirurgia a regime week surgery dal lunedì al venerdì. Parola dei vertici Asur, il direttore generale Gianni Genga ed il direttore di area vasta Pierluigi Gigliucci, intervenuti sabato pomeriggio all’assemblea pubblica organizzata dal comitato per la tutela dell’ospedale Bartolomeo Eustachio, presieduto dal dottor Marco Marchetti. Dai due dirigenti è giunta ampia rassicurazione che per il momento tutto resta com’è, specialmente per il punto nascita su cui in passato si erano addensati fortissimi timori di chiusura, ma che tuttavia seguirà le direttive della programmazione regionale, con cui si possono rivedere i parametri numerici che ne consentono o meno il mantenimento. Il Bartolomeo Eustachio resterà a tutti gli effetti un ospedale di rete, per ora nessun ridimensionamento dei servizi è previsto. In particolare Gigliucci ha ricordato i tre milioni di euro di investimenti effettuati sulla struttura, le nuove assunzioni per il servizio radiologia, la necessità di salvaguardare i reparti di eccellenza, oltre al punto nascita, il punto di primo soccorso e l’oculistica. Per l’ospedale di San Severino nel futuro si è parlato di un ruolo strategico, della necessità di attuare sinergie con l’ospedale di Macerata che in alcuni reparti ha numerose richieste di prestazioni. Illustrati i numeri positivi del pronto soccorso, dell’oculistica e dell’urologia, da parte dei dirigenti Asur, definiti reparti di eccellenza su cui puntare. All’incontro sono intervenuti il sindaco Cesare Martini, il vicesindaco Vincenzo Felicioli, Marco Marchetti e Mario Chirielli per il comitato.
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