Da sinistra Enrica Bruni (direttrice della Pinacoteca), il sindaco Tommaso Corvatta e Rosetta Martellini (presidente dei Teatri di Civitanova)
di Laura Boccanera
Si ricuce lo strappo con gli eredi Ciarrocchi e le opere del Maestro incisore civitanovese tornano all’ex sacrario, sala Ciarrocchi. Nel 2012, nell’ambito della manifestazione Popsophia, sorsero aspri contrasti sull’utilizzo di quello spazio espositivo e sulla necessità di dismettere le opere di Ciarrocchi per una mostra temporanea. La decisione non piacque alle eredi che decisero di portare via i quadri del padre e da allora non sono più tornati. Presto però torneranno nella loro ubicazione “ufficiale”. Sono partiti infatti i lavori per la sistemazione della Sala Ciarrocchi, un passo in avanti nell’arricchimento della Pinacoteca civica Moretti e nella costruzione di un museo rinnovato ed ampliato.
“Oggi grazie al mecenatismo della Ica Spa e dell’imprenditore Sandro Paniccia è possibile allestire in modo confacente questa sala di cui il museo ha bisogno per poter ampliare la sua offerta formativa – ha detto la direttrice Enrica Bruni – il progetto è stato curato gratuitamente dall’architetto Marco Pipponzi e lo spazio si presta ad essere usato in maniera polivalente. Abbiamo ricucito lo strappo con la famiglia Ciarrocchi, la moglie Rinalda e le figlie Dafne e Marinella. Hanno sottoscritto un contratto triennale di comodato gratuito delle opere, che saranno esposte costruendo un percorso analogico dell’opera di Ciarrocchi e non mancheranno degli inediti che renderanno la rassegna ancora più particolare”.
“La perdita temporanea di uno spazio per i lavori del maestro è stato un dispiacere che nel tempo è via via aumentato, una perdita frutto di una scelta operata da qualcuno che poi quando ha ritenuto che Civitanova non fosse più utile ai suoi scopi se n’è andato (il riferimento è a Evio Hermas Ercoli, ndr). I lavori di questo artista rappresentano un pezzo della storia della città. Questa amministrazione vuole difendere e promuovere in ogni modo ciò che il nostro territorio è in grado di esprimere ed attuare una politica culturale che valorizzi il nostro patrimonio”. “Valorizzare le eccellenze – il commento della presidente dei Teatri di Civitanova Rosetta Martellini – richiede un lavoro paziente e quotidiano. La sistemazione della sala Ciarrocchi è merito della sensibilità della Ica, questo mecenatismo degli imprenditori e questo rapporto virtuoso tra pubblico e privato sono un aspetto da sottolineare”. A breve inizieranno anche i lavori di consolidamento e restauro del portale della Pinacoteca. Il Comune ha stanziato 7.000 euro.
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati
La Martellini? Senza il ciuffo nessuno si accorgerebbe del suo operato nella gestione della cultura a Civitanova. Fa l’attrice, così dicono, si trova a presiedere, per i buoni uffici di Silenzi, i Teatri di Civitanova e vanta il primato di aver eliminato la stagione di prosa dal Rossini, la struttura principale. Un bel biglietto da visita, non c’è che dire. Eppoi troppa presenza di ex amici di Marcello Dell’Utri, si quello latitante in Libano per sfuggire al carcere dopo la condanna per mafia, nella cultura a Civitanova. E si fanno pure fotografare, invece di restare nella tana dei loro uffici. La giunta di sinistra, quella del cambiamento, tiene due ex iscritti alla “associazione del buon governo” di Dell’Utri ai vertici di due istituzioni culturali importanti, Chi non ricorda quando costoro accolsero con tutti gli onori, sotto l’egida di un senatore portorecanatese eletto in sua quota, Marcello Dell’Utri a Civitanova. Uno di questi, il cui ultimo transito politico è stato dalle parti di Gianfranco Fini, martedì prossimo aprirà la biblioteca comunale alla presentazione si un libro sul Pdup, partito di estrema sinistra, quindi molto distante dalle sue posizioni. Magari sarebbe stato opportuno tenere fuori l’istituzione culturale da un’iniziativa squisitamente politica. Ma bisogna restare nelle grazie dell’assessore alla incultura Silenzi, che ultimamente è rimasto spiazzato dalla repentina ascesa di Renzi ed è alla ricerca di nuovi approdi.