Clicca sull’immagine per guardare il video con le testimonianze dei fedeli (foto di Guido Picchio, vietata la riproduzione)
di Monia Orazi
Artificio o miracolo, l’ultimo prodigio della Beata Mattia che da qualche giorno ha ripreso ad emettere “umori sanguigni”, sta richiamando a Matelica una folla di persone. Un pomeriggio di fede e preghiera, quello trascorso oggi da centinaia e centinaia di fedeli provenienti da tutta la provincia, che hanno voluto vedere con i loro occhi quanto sta accadendo dentro la teca che custodisce le spoglie mortali della beata Mattia Nazzarei. Sono state numerose le persone accumulatesi davanti alla chiesa, che per gran parte della giornata è stato necessario fare anche un’ora di fila, per poter giungere davanti all’urna della Beata. Molti fedeli sono rimasti a pregare all’interno della chiesa, con le consorelle clarisse che nei vari momenti della giornata hanno accompagnato da dietro la grata, con canti ed inni, le invocazioni dei fedeli. Le autorità ecclesiastiche che dal 2009 seguono il processo per la canonizzazione della badessa che già i matelicesi considerano Santa per le tante grazie e miracoli a lei attribuiti nel corso dei secoli, sono giunte a Matelica nella serata di sabato.
Intorno alle 20.30 la chiesa è stata chiusa al pubblico, dopo quarant’anni è stata riaperta l’urna dove si trovano le spoglie della suora ed è stato prelevato un campione del misterioso liquido color ruggine, che in questi giorni fuoriesce dalla mano sinistra e da entrambi i piedi. Rispetto a ieri c’è stato un leggero aumento della colatura, sia lungo la mano sinistra, che in particolare sul piede, dove il rigagnolo di sangue è più consistente rispetto a ventiquattro ore prima. Sotto il tallone sinistro si nota la presenza di liquido. Saranno le analisi approfondite della commissione per la canonizzazione a fare luce su quanto sta avvenendo in questi giorni sulle spoglie mortali della Beata.
Per tanti fedeli il misterioso fenomeno è un vero e proprio miracolo, altri più prudentemente vorrebbero saperne di più prima di sbilanciarsi. “Se si crede nei miracoli non serve analizzare un fenomeno come questo – commenta un trentenne maceratese – il miracolo è l’antitesi della scienza, chi ha la fede crede e basta”.
Una sessantenne di Matelica si mostra scettica: “Certo sono venuta qua alcuni mesi fa e la pelle era del tutto chiara. Sembra che anche il crocefisso si sia spostato, sui piedi e sulla mano sinistra ho visto chiaramente il liquido, ma non vorrei che sia causato da una foratura o una rottura delle protezioni di plastica che ricoprono il corpo. Questa è la prima cosa che mi è venuta in mente. Sembra che sia come quel liquido di quando si hanno infezioni e si gonfia una parte del corpo. Non saprei.”
Un libero professionista cinquantenne di Matelica, nel suo ragionamento esclude qualsiasi manomissione: “In base alle informazioni in mio possesso, l’urna in cui è stata posta la Beata è piombata e sulle parti del corpo meglio conservate e nella parte sottostante sono state poste parti in plexiglas che la tengono completamente isolata dall’aria, dunque escluderei manomissioni o interferenze ambientali, che possano dare luogo a questo fenomeno. Servirebbero delle analisi per capire meglio cosa sta succedendo”. In tanti restano soprresi e colpiti dal fenomeno: “Certo una cosa come questa è inspiegabile, è emozionante. Ognuno poi la interpreta come vuole, ma di certo è un fatto straordinario”, commenta un signore di Ancona.
Tra i primi ad arrivare ieri mattina il dottor Claudio Modesti: “Ero appena andato in piazza a recuperare la mia auto intorno a mezzogiorno, quando un fedele mi ha telefonato, chiedendomi di andare a vedere. C’ero solo io e due o tre persone, ho fotografato tutto con il mio telefono, cercando di documentare questo fenomeno. In base a quanto sta accadendo sarebbero opportuni ulteriori accertamenti ed analisi”. Molte le persone che vedono in questo un segnale della Beata per un richiamo alla fede: “Forse vuole dirci che dobbiamo convertirci, aprire di più i nostri cuori alla fede, siamo diventati tutti egoisti”, spiega una cinquantenne matelicese inginocchiata sui banchi della chiesa. Le fa eco una ragazza: “Forse è un segnale che manda alla chiesa per mostrare la sua santità, per noi di Matelica è santa da sempre”. Una fabrianese di mezza età richiama papa Francesco: “Forse con l’avvento di papa Francesco e questo prodigio, possiamo interpretare questo come un segnale di forte cambiamento e sperare che avvenga qualcosa di meglio, rispetto a questo periodo di crisi”. Tra le persone in fila ci sono anche molti curiosi: “E’ da quando ero bambino che non vengo qui. Mi ci portarono ad otto anni e mi impressionai e da allora non sono più entrato. Oggi ho deciso di venire a vedere dopo aver saputo questa notizia”.
Il primo e più grande miracolo, di fronte a quest’urna è vedere tantissime persone, unite da un intento comune, inginocchiarsi e pregare di fronte al corpo di una piccola e tenace suora che oltre settecento anni fa, si adoperò molto per riportare pace e concordia nella sua amata Matelica.
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Dio esiste w Gesù
“Se si crede nei miracoli non serve analizzare un fenomeno come questo – commenta un trentenne maceratese – il miracolo è l’antitesi della scienza, chi ha la fede crede e basta”
Direi che questa frase agghiacciante riassume bene il tutto.