C’è l’erba in giardino da tagliare e ruba un decespugliatore. Protagonista un ventenne, che è stato scoperto e denunciato.
La bella stagione è arrivata anche a Ussita, fiori che sono corse di colori, prati verdi, belle giornate da trascorrere all’aperto. E con la bella stagione sono arrivati anche i piccoli lavori nei giardini. Come tagliare l’erba. Un problema se non si ha un tagliaerba. Ed è così che nascerebbe una vicenda singolare avvenuta a Ussita nei giorni scorsi. E’ in quel piccolo centro dell’entroterra che un operaio si accorge che nella sua autorimessa è entrato qualcuno. Perché il suo decespugliatore, del valore di 400 euro, è sparito. Allora va dai carabinieri della stazione di Ussita e denuncia il furto. Altro non gli è stato rubato. I carabinieri fanno un sopralluogo a casa dell’operaio, parlano con i vicini e qualcuno riferisce di aver visto aggirarsi intorno al garage dove il decespugliatore è stato rubato un ragazzo di 20 anni, un certo S. A., un ragazzo straniero che vive a Ussita. Con questi elementi i carabinieri vanno a casa del 20enne, per verificare se abbia a che fare con il furto. E neanche a farlo apposta lo trovano in giardino, che taglia l’erba. Per fare questo lavoro usa un decespugliatore: in base alle indagini, quello che era stato rubato all’operaio. Il giovane dopo aver parlato con i carabinieri ammette di essere lui l’autore del colpo. E per questo motivo è stato denunciato per furto aggravato. Per finire di tagliare il prato ed eliminare l’erbaccia, dovrà attrezzarsi diversamente. Il decespugliatore è stato restituito al proprietario.
(Gian. Gin.)
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Che motivo avrebbe avuto costui di rubare l’attrezzo? Non e’ forse a conoscenza che per gli stranieri in Italia tutto e’ dovuto gratuitamente?
Certo, avesse organizzato una festa clandestina sarebbe finito in galera, come i ragazzi di Morrovalle. Questo ha solo rubato (e mi sembra che non abbia nemmeno capito la gravità del gesto) e resta libero di servirsi di quel che trova.
Però gli va riconosciuta l’attenuante. Ha rubato un attrezzo per lavorare, dote molto rara tra gli stranieri che rubano.
Sembra che il padre lavori per il comune. Non è nemmeno un “disagiato”, quindi non c’è nemmeno questa attenuante usata spesso in questi casi.