6.000 imprese con Confartigianato

Crescono le adesioni all'associazione maceratese nonostante il trend negativo generale

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Il presidente Confartigianato Renzo Leonori

Il presidente Confartigianato Renzo Leonori

Nota di Confartigianato Imprese Macerata:

Nonostante il tasso di crescita negativo del settore artigiano nella nostra provincia nel corso dell’anno 2013, un effetto imputabile soprattutto agli alla crisi economica ancora in atto, continua a crescere il numero di imprenditori che, aderendo all’Associazione, dimostrano con i fatti l’affidabilità della stessa e, soprattutto, la sua vocazione, provata da ben sessantacinque anni di storia, di tutela e rappresentanza del mondo artigiano e della piccola impresa in genere.

Prosegue un trend positivo iniziato nel lontano 2000: nell’ultimo decennio il numero degli associati è cresciuto di oltre il 50%. Secondo gli ultimi dati forniti dall’INPS relativi all’anno 2014 gli imprenditori “attivi” iscritti a Confartigianato Imprese Macerata hanno raggiunto quota 5.951 con un aumento di 21 unità (+ 0,35%) rispetto allo scorso anno. Dati questi, che posizionano l’associazione all’11° posto nell’ambito del “sistema nazionale Confartigianato”. Un risultato di tutto rispetto, considerando che la posizione conquistata è riferita ad un totale di oltre cento associazioni provinciali in Italia, alcune tra l’altro espressione di territori con densità imprenditoriali molto più ampie di quella maceratese.

In provincia di Macerata la rappresentanza esercitata da Confartigianato nell’ambito delle piccole e medie imprese si conferma pertanto di gran lunga maggioritaria. E, se si aggiungono i pensionati associati all’ANAP, ed i soci della cooperativa di garanzia Pierucci, l’intero sistema Confartigianato Macerata si conferma come la più grande organizzazione imprenditoriale della provincia.

«Questi numeri – commenta il presidente provinciale di Confartigianato Imprese Macerata cav. Renzo Leonori – hanno un intrinseco valore, perché “insieme” contiamo di più nelle sedi politiche ed istituzionali, perché “insieme” ci confermiamo la più grande impresa della provincia, perché “insieme” avremo maggiore forza contrattuale per poter raggiungere qualificati obiettivi nell’interesse dell’intera categoria, perché “insieme” non siamo solo una forte rappresentanza imprenditoriale ma anche e soprattutto una “forza sociale” visto che tra imprenditori, pensionati, nuclei familiari assistiti anche tramite il Patronato Inapa ed il CAAF “interagiamo” ormai con quasi 35.000 cittadini della provincia».

«Ma non siamo solo numeri – sottolinea il presidente – il nostro “sistema” associativo, che annovera oltre alla Pierucci (credito) anche le società Sviluppo Imprese Marche (servizi) ed Imprendere (formazione), con 14 sedi sul territorio ed oltre 160 dipendenti, ben interpreta, anche alla luce della grande esperienza maturata con più di 60 anni di presenza e lavoro sul territorio, il ruolo di rappresentanza degli interessi e soprattutto dei “valori” del mondo artigiano e della piccola imprenditoria. Noi infatti, da sempre, delle imprese aiutiamo la nascita e la crescita accordando loro fiducia, ne accompagniamo lo sviluppo garantendo consulenze puntuali ed efficaci, ne favoriamo gli investimenti finanziando i loro progetti, ne assicuriamo il passaggio generazionale assistendo i loro giovani, ne tuteliamo i diritti attraverso battaglie sindacali come quelle recenti sulla legge del Made in Italy, sulla riduzione del carico fiscale, sulla semplificazione amministrativa, sulla lotta al Sistri, sulla repressione dell’abusivismo e la tutela delle imprese regolari. Ed è proprio da queste considerazioni – conclude Leonori – che traiamo la forza e la voglia di adoperarci sempre più per sostenere adeguatamente le nostre imprese, specie quelle in maggiore difficoltà. In questo momento di crisi raddoppieremo i nostri sforzi per assecondare e sostenere le aspettative di un mondo produttivo, quello dell’artigianato appunto, che ha creato fino ad oggi occupazione e  ricchezza nel territorio e che tanto ancora può e deve dare. Continueremo quindi, sempre con maggior forza, ad esercitare il nostro ruolo di rappresentanza non solo dei legittimi interessi della categoria ma anche e soprattutto dei “valori” del mondo artigiano ».

 



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