Scuola civica di musica:
“Per la Liviabella è una scommessa”

MACERATA - La presidente dell'associazione Ut-re-mi onlus risponde all'associazione Maceratiamo che aveva criticato le modalità dell'assegnazione del bando: "Non avremo più il contributo del Comune che pagherà l'affitto alla Meridiana"

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Silvia Santarelli è la presidente dell'associazione Ut-re-mi

Silvia Santarelli è la presidente dell’associazione Ut-re-mi

E’ stata inaugurata pochi giorni fa la nuova scuola civica di musica all’ostello Ricci. L’associazione Maceratiamo ha criticato il metodo utilizzato dall’amministrazione per l’assegnazione del bando per la sua istituzione (leggi l’articolo), accusando che fosse solo un modo per conferire una sede gratuita alla Liviabella, scuola che opera da trent’anni a Macerata. 

La risposta arriva da Silvia Santarelli, direttrice della scuola Liviabella e presidente dell’associazione Ut-re-mi onlus che si è aggiudicata il bando:

«Il 23 dicembre 2013 – scrive –  è stato emanato un avviso pubblico del Comune di Macerata per le associazioni che fossero interessate a presentare un progetto per la costituzione della suddetta Scuola. Alla scadenza tre sono state le domande di soggetti interessati, che si sono presentati in forma singola o associata, coinvolgendo in tutto 8 diverse realtà associative iscritte all’albo delle associazioni del Comune di Macerata.
L’Associazione Ut-re-mi onlus, che da molti anni collabora nella gestione della Scuola di musica Liviabella, ha deciso di concorrere al progetto in virtù della lunga esperienza maturata nel settore e della possibilità di collaborare con altre realtà del territorio.
Alcune altre associazioni, come la Rassegna di Nuova Musica e il Centro di documentazione e studio sulla Musicoterapia, hanno collaborato ed aderito al progetto; altre interpellate, benché interessate e disponibili, hanno ritenuto prematura l’adesione, anche per il poco tempo a disposizione per lavorare su alcuni aspetti problematici. Fin d’ora vi è comunque la più ampia disponibilità da parte dei soggetti promotori ad allargare lo spettro delle adesioni, purché vi sia condivisione del progetto e delle regole associative.
Si tratta indubbiamente di una svolta per Macerata che finalmente, con questa iniziativa dell’amministrazione, vede nascere una Scuola civica di musica che la città attende da molti anni. Si tratta di un primo passo significativo, ma che dovrà avere un seguito per dare pieno valore e riconoscimento a questa nuova realtà.
L’allargamento ad altri soggetti è auspicabile, ma le realtà associative che hanno avuto approvato il progetto sono di assoluto valore e rappresentano da anni un vanto per la città di Macerata. La Liviabella da oltre trent’anni assicura in città la formazione musicale a generazioni di bambini, giovani e adulti ed è l’unica titolare di una convenzione con il Conservatorio Statale di Musica G.B. Pergolesi di Fermo, che disciplina l’insegnamento di musica per le fasce scolastiche pre- accademiche. La Rassegna di Nuova Musica realizza da molti anni un evento di primo piano sulla scena internazionale, avvicinando alla ricerca ed alla musica contemporanea un pubblico sempre più vasto. Il Centro di musicoterapia opera anch’esso da molti anni a favore di soggetti con vari tipi di handicap, con sofisticate metodologie che valorizzano le risorse educative e terapeutiche offerte dalla musica.

Il taglio del nastro della scuola all'ostello Ricci

Il taglio del nastro della scuola all’ostello Ricci

La Scuola civica di musica Stefano Scodanibbio, tuttavia, non nasce come semplice sommatoria del pur ingente patrimonio culturale e materiale (numerosi strumenti e dotazioni tecniche) messo a disposizione dalle tre associazioni, ma anche con iniziative del tutto nuove. In tal senso si segnala in particolare quella denominata “Il Sistema”, promossa dall’Associazione Ut-re-mi onlus, nata in America latina ad opera del ministro della cultura venezuelano Abreu ed importata in Italia per volontà del M° Abbado, che si rivolge ai bambini con un metodo innovativo di avvio alla pratica musicale, gratuito per le fasce deboli e particolarmente adatto a favorire la crescita di attenzione, concentrazione e socialità nei giovani musicisti.
Vedere in queste iniziative, come sostiene l’associazione Maceratiamo, un pericoloso conflitto d’interessi significa essere condizionati da un pregiudizio ostile verso non si sa chi, al quale si può opporre solo la nuda verità dei fatti. La Scuola di musica Liviabella, a fronte dell’adesione a questo nuovo progetto, vede venir meno il contributo che il Comune le aveva concesso nel 2007 di 16 mila euro, poi progressivamente ridotto nel tempo, a fronte di una spesa da parte del Comune per l’affitto e la gestione dei locali di 12.000 euro a favore della coop. La Meridiana.
Dal punto di vista strettamente economico, quindi, un passo indietro; ma la scommessa è ben più alta ed ampia; si tratta di costruire a Macerata una Scuola civica di Musica intitolata a Stefano Scodanibbio che nasce da una logica aggregativa di collaborazione dal basso, con costi pubblici estremamente contenuti, sostenuta soprattutto dalle famiglie, con l’aiuto di qualche ente benefico che offre borse di studio. Onore alla pubblica amministrazione, quindi, quando fa cose importanti a basso costo, mettendo insieme le risorse del territorio».

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Leggi l’articolo dell’inaugurazione della scuola civica di musica



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