Ventidue arresti all’alba: la mafia delle squillo finisce in cella al termine di una articolata indagine condotta dai Ros, il reparto speciale dei carabinieri che hanno operato in diverse località italiane, tra cui Civitanova e Porto Sant’Elpidio. Dall’indagine emerge il quadro di una associazione per delinquere di stampo mafioso, che allungava le mani sul mondo della prostituzione e dotata di una batteria di professionisti che compivano furti un po’ in tutte le Marche. L’operazione è ancora in corso, si cercano altre 4 persone, anche loro, come gli altri 22 arrestati, colpiti da provvedimento di misura cautelare in carcere spiccato dal gip del tribunale di Ancona. Due le persone che sono state arrestate a Civitanova. Si tratta di Marius Relu Vanuc, 26 anni e Bogdan Zaharia, 27 (contestata a entrambi l’associazione mafiosa), entrambi romeni come tutti gli altri arrestati. Ordine di custodia in carcere anche per il presunto capo del sodalizio, Paul Sergiu Hosu, detto “il dottore” (perché gli vengono riconosciute dai suoi uomini particolari abilità e un superiore livello di cultura) che era già stato arrestato a inizio settimana per presunti tentativi di estorsione a donne romene che si prostituiscono sulla strada a Porto Sant’Elpidio. L’indagine dei Ros nasce nelle Marche nel 2012, dopo le segnalazioni da parte di diverse Compagnie dei carabinieri di episodi di furti, di aggressioni, di incendi, di prostituzione che accadevano sempre più spesso sul territorio. Tutti indicatori che qualcosa fosse sorto nelle Marche. Qualcosa giunto dall’Est dell’Europa. Così sono cominciate le indagini del Ros che hanno svolto una analisi sul territorio marchigiano, raccogliendo denunce, dati, registrando fenomeni e arrivando a intravedere l’esistenza di una associazione per delinquere. Da qui la richiesta dei carabinieri alla Dda di Ancona di agire con i metodi classici del contrasto alle associazioni mafiose. Dalle intercettazioni, ai pedinamenti eccetera. Nell’indagine è stata coinvolta anche la polizia romena. Al termine dell’attività una 50ina di persone sono state iscritte nel registro degli indagati, per 26 di loro, come detto, è stato spiccato il mandato di arresto su ordine del Gip (per dieci di loro all’estero: in Romania e Belgio). A 22 degli indagati viene contestata l’associazione di stampo mafioso. La banda, per organizzare l’attività (di certo cominciata sin dai primi mesi del 2011) si riuniva negli ultimi tempi a Civitanova, allo chalet di Hosu. L’organizzazione gestiva la prostituzione tra Porto Sant’Elpidio e Porto San Giorgio: un centinaio le ragazze che erano al soldo della banda. Ogni ragazza rendeva circa 120 euro al giorno per un totale di 1 milione e mezzo di euro all’anno. Altre 2-300mila euro l’anno arrivavano dai furti. La banda aveva una batteria specializzata in colpi seriali a società commerciali, sale giochi, colonnine di benzina e in generale ovunque ci fosse una cassaforte. Un centinaio i colpi che vengono contestati all’associazione. Tutti i 22 arrestati sono finiti in carcere. Nel Maceratese l’operazione scattata all’alba di questa mattina ha visto i carabinieri della Compagnia di Civitanova, e della Pg di Macerata affiancare i militari dei Ros.
(Servizio aggiornato alle 17)
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Ringrazio moltissimo i Carabinieri!
Spero che sta gentaglia nelle galere verrà ripagata della stessa moneta! W i carabinieri e grazie di tutto!!
E che sia chiaro, purtroppo non è ancora possibile incriminarli, ma i principali responsabili, coloro che hanno armato la mano di questi delinquenti, sono i clienti delle prostitute, gente che va curata e rieducata ma, prima di tutto, arrestata e tolta dalla circolazione.
Amico mio col proibizionismo si foraggia la criminalità …..la legge Merlin e’ anacronistica e va abolita. Con il fenomeno della prostituzione bisogna farci i conti…e non essere struzzi bigotti che mettono la testa sotto la sabbia. Bisogna riaprire le case e far si che sia lo Stato a controllare il fenomeno e non la criminalità. In caso contrario continueremo a vivere di piccoli scoop giornalistici plaudendo ora ai carabinieri e ora alla polizia….ma gli sfruttatori quelli continueranno a lucrare.
Al precedente commentatore ed a tutti quelli che la pensano come lui
Se veramente vi piace tale splendida ed edificante attività e ritenete che contribuisca a costruire comunità in cui volete vivere, il primo passo è suggerirne la pratica ai vostri amici e parenti, di sesso maschile e femminile.
Poi, vanno aperte scuole professionali di specializzazione e corsi universitari.
Standing ovation, ma sa di vecchio adagio del tipo “PREDICARE BENE MA..(razzolare male?)…sei proprio sicuro che la miglior difesa sia’ l’attacco? …io non ti ho offeso, siamo in un paese democratico dove si possono esprimere civilmente le proprie opinioni …..e tu non sei un censore, pertanto, non esagerare! Il fenomeno e’ sotto gli occhi di tutti e non si potrà mai eradicare proprio perche’ esiste da sempre. Il fumo e l’alcol provocano migliaia di morti all’anno …eppure il legislatore si preoccupa di combattere il contrabbando ma permette che la morte continui ad essere venduta per la modica somma di quattro euro o poco più in negozi muniti di licenza. Allo stesso modo la prostituzione deve essere disciplinata e controllata come avviene in Germania, in Svizzera, in Svezia e molti altri paesi che possono dare lezioni di civiltà giuridica…se non sarà così le nostre forze di polizia dissiperanno inutili energie in attività investigative infruttuose.
Se ti sei offeso, hai la coscienza sporca.
Secondo, usi una tattica ormai nota, usata da chi vuole propagandare.
Ripeto, la trovi un’attività normale e che porta beneficio alla tua comunità? Benissimo, allora traine le conseguenze sui tuoi parenti e sulla necessità di professionalizzarla.
Per il resto, sempre le solite storie, visto che i bordelli fanno schifo, hanno giri loschi dietro e sono pieni di disperati ovunque.