di Alessandro Feliziani
Continua a perdere quota l’aeroporto delle Marche. Lo scalo di Ancona Falconara ha segnato a fine 2013 ancora un risultato negativo rispetto all’anno precedente, sia in termini di voli, che di passeggeri e di merci. Rispetto a dieci anni fa, nel numero di decolli e atterraggi di velivoli c’è stato un calo di circa tremila voli (da 14.391 del 2004 si è passati a 11.339 del 2013), mentre a livello di passeggeri si è nuovamente scesi sotto il mezzo milione (come nel 2004), dopo un picco di oltre seicentomila registratosi nel 2011. Sul fronte cargo (merci più corrispondenza) c’è stato un incremento nel decennio, ma nel 2013 lo scalo marchigiano ha registrato la seconda consecutiva diminuzione in termini di tonnellate trasportate (6.636, con una flessione del 3%). Analizzando i dati resi noti dall’Ente nazionale per l’aviazione civile (Enac), l’aeroporto di Falconara a fine 2013 si colloca al 24° posto nella graduatoria degli scali italiani, con un’incidenza inferiore all’1% del movimento aereo commerciale complessivo in campo nazionale che, nel corso dell’intero anno, ha subito in Italia una flessione dell’1,7%. Nel 2013 decolli e atterraggi sulla pista di Falconara sono stati 11.339 (-7,9% rispetto al 2012), con una prevalenza di voli nazionali rispetto agli internazionali. I voli di linea, in arrivo o in partenza, sono stati 7.920 (4.730 nazionali e 3.190 internazionali). Gli aerotaxi, atterrati o decollati, sono stati 2.788, di cui 409 da o per l’estero e 631 sono stati i voli charter, quasi tutti su rotte internazionali. Tra voli di linea, aerotaxi e charter, il movimento aereo da e per l’Italia è salito, tra decolli e atterraggi, a 7.153 (+6,7%), mentre da e per oltre confine i velivoli in arrivo o in partenza sono scesi a 4.186 (-25,4%). Mentre nel traffico aereo complessivo di Falconara predominano i collegamenti interni, a livello di passeggeri il rapporto si sposta decisamente a favore del movimento internazionale.
Il numero complessivo dei passeggeri – che nel 2013 è sceso del 10.6%, attestandosi a 498.229 unità, di cui 247.229 in arrivo e 251.000 in partenza – si è concentrato, infatti, per oltre il 60% sui voli internazionali. Questi, tuttavia, rispetto al 2012 hanno fatto registrare un calo più consistente di viaggiatori. Da Ancona nel 2013 – compresi i 2.379 aerotaxi che hanno trasportato 2.831 persone – sono decollati per altri aeroporti italiani 3.567 aeromobili con 89.747 passeggeri e sono atterrati 3.586 voli nazionali, con 90.242 viaggiatori. Complessivamente i passeggeri da e per l’Italia sono stati 179.989 (-1,6% rispetto al 2012). I voli per l’estero sono stati 2.110, con 157.482 persone a bordo, mentre quelli provenienti da altri Paesi sono stati 2.076, che hanno trasportato 160.758 passeggeri in arrivo. Complessivamente il movimento internazionale dei passeggeri è stato di 318.240 viaggiatori, con un calo del 15% rispetto al 2012. I soli voli di linea internazionali, tra arrivi e partenze, sono stati 3.190 (-31%) con 304.673 passeggeri (-16,4%) di cui 114.859 sulla rotta Ancona-Londra, 59.578 per l’Ancona-Monaco di Baviera e 51.660 nella tratta Ancona-Bruxelles/Charleroi. Gli aerotaxi da e per l’estero, anche questi in leggero calo, sono stati 409 con 847 passeggeri a bordo.
Unico vero risultato positivo del traffico aereo 2013 all’aeroporto delle Marche si riscontra sul movimento internazionale di aerei charter. Tra decolli e atterraggi sono stati 587 (+2,1%) con un numero complessivo di 12.720 passeggeri (+42,8% rispetto al 2012). Sul fronte dei collegamenti di linea nazionali, il numero dei voli in partenza ed arrivo è stato di 4.730 (+10,5%) per complessivi 174.760 passeggeri (-1,2%). Se si calcola la media dei viaggiatori, per ogni volo internazionale siamo a quota cento, mentre per ogni tratta interna si hanno appena 37 passeggeri per ogni volta che l’aeromobile decolla o atterra a Falconara. Un numero sicuramente esiguo che non rende economico il servizio; ma ci siamo mai domandati se il servizio è adeguato alle esigenze del territorio marchigiano? Sicuramente non risponde ai bisogni di mobilità dei marchigiani. Innanzitutto sono pochi i collegamenti, specie dopo la cancellazione, quanto mai inopportuna, della tratta per Milano. Il collegamento per Roma rappresenta sempre un rischio per quanti devono prendere a Fiumicino la coincidenza con voli internazionali, poiché spesso il volo da Ancona risulta cancellato. L’aeroporto è un infrastrutturale essenziale, specie per una regione povera anche di moderni ed efficienti collegamenti alternativi, a cominciare da quelli ferroviari. L’alta velocità lungo la dorsale adriatica sembra ancora una chimera e non basta che da Ancona parta per Milano qualche treno classificato “Frecciarossa”, se poi fino a Bologna deve viaggiare sugli stessi binari dove circolano i treni regionali. L’aeroporto è un’infrastruttura già presente e bisogna farla funzionare adeguatamente; che quindi decolli!
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La riduzione dei voli per Monaco è stata il colpo di grazia per l’aeroporto marchigiano. Purtroppo, molti continuano a non capire che da Monaco si vola comodamente su tutto il mondo, e mi capita troppo spesso di sentire gente che preferisce svegliarsi ad orari impossibili, cercare il modo di raggiungere Roma, Bologna o addirittura Milano, per prendere un volo che potrebbe prendere comodamente da Ancona, facendo un breve scalo a Monaco.
La colpa è di chi gestisce l’aeroporto, che non ha saputo fare nessun tipo di promozione commerciale. E anche forse del nostro stupido nazionalismo, che ci fa ritenere gli hub nazionali come unici scali da cui volare.
Terribile notizia per una regione sempre più isolata e marginale.
Si fa così in tutto il mondo. Se non porti risultati vai a casa. Subito.
Quindi via il management immediatamente.
Ha fallito gli obiettivi.
Pochissimi voli a orari impossibili….
Pochi voli, soprattutto d’estate per i villaggi, e poche prospettive di sviluppo.
Aggiungici poi che ha vicino 2 aeroporti “pesanti” (Bologna & Rimini) e in, Abruzzo (Pescara), altro aeroporto simile, se non più grande
Chi è andrebbe ad investire a Falconara??
@Cerasi: Rimini è fallito già da almeno un anno (“pesante”, nel senso che è andato a fondo in fretta?), e ormai lo tengono in piedi solo perché d’estate arrivano i russi (che comunque ormai possono volare anche su Falconara). Che Bologna e Pescara siano vicini possono dirlo solo quelli di Gabicce o San Benedetto, perché altrimenti non riesco proprio a concepire l’idea di dover arrivare, poniamo, ad una riunione ad Amburgo o a Parigi, freschi e ripotati, partendo da qualsiasi altra parte della regione e imbarcandosi a Bologna o a Pescara.
Temo che il suo intervento confermi il mio primo: non riusciamo a far funzionare l’aeroporto regionale, perché non sappiamo ancora volare.
e se sull’asse Ancona Bologna ci mettiamo anche Forlì siamo a 4 aeroporti in 200 km, forse sono un pò troppi? (Rimini e Forlì poi in effetti 50 km di distanza e 2 aeroporti è ridicolo). Anche se poi alcuni sono in crisi, alcuni chiudono i voli, o li trasferiscono a Bologna ( vedi la compagnia Wizz Air che appunto non vola più da Forlì ma da Bologna). Inoltre credo che la concorrenza dei treni anche se come dice l’articolo per Ancona Bologna l’alta velocità è solo apparente, ha portato via molti clienti. Se in più ci si mette la crisi generale, ecco spiegato tutto il calo.
@ Paolo Tramannoni
Ad oggi, sul sito dell’aeroporto di Rimini, mi risultano i seguenti voli stagionali/annuali:
Amsterdam, Berlino, Bruxelles, Dusserdolf, Helsinki, Karlsruhe, Lussemburgo, Norimberga, Stoccarda, Zurigo…..
Più una lunghissima serie di voli per la Russia e limitrofi (di 4 pagine) di molte compagnie aereee (Belgorod, Ekaterinburg, Kazan, Kiew, Krasnodar, Mineralnye Vody,Minsk, Mosca Domodedovo, Mosca Vko, Nizhniy Novgoro, Novosibirsk, Omsk, Perm, Rostov, S. Pietroburgo, Samara, Tjumen, Volgograd, Voronezh)
Sarà pure “bollito” quello di Rimini, ma mi sembra raggiunga molte destinazioni, soprattutto per quanto riguarda i russi che, ad Ancona, hanno un solo volo
Inoltre c’è da fare anche un altro ragionamento: da Ancona, essendo in maggioranza voli low cost (o charerizzati dai T.O), volare diventa conveniente principalmente per il prezzo (così come Pescara o Rimini)…..Non certo per gli aeroporti di destinazione, sempre secondari.
Se devo arrivare, per lavoro, a Parigi o Londra e poi “sobbarcarmi” altri lunghi spostamenti (visto che gli aeroporti sono lontani) non vedo molto guadagno, anche perchè da Bologna (per l’Europa) ci sono più voli giornalieri sugli aeroporti principali.
Aeroporti esteri che sono meglio collegati (e più velocemente) alle città.
Il problema invece, credo, risieda sul bacino di utenza: le Marche non hanno milioni di viaggiatori (tipo Orio, che è un’aeroporto secondario ma movimenta 7-8 milioni di viaggiatori l’anno) quindi sarà difficile che l’aeroporto di Falconara venga potenziato o che qualcuno ci faccia forti investimenti.
Non c’entra nulla che noi marchigiani si sappia o non si sappia volare…
@ Cerasi: Strano, se io vado sul sito dell’aeroporto di Rimini trovo, al posto delle pagine e pagine di voli, un link ad un foglio xls con una manciata di voli charter, che è tutto quello che resta a Rimini. Le mille destinazioni che vede in “Info voli” sono spesso voli unici, e non voli regolari. La notizia del fallimento dell’aeroporto è nelle prima pagina del sito.
Ho evidentemente difficoltà a spingere ad una visitina al sito dell’aeroporto di Monaco di Baviera. Provo a mettere il link: http://www.munich-airport.de/
Queste sono le destinazioni raggiungibili da Ancona, prendendo il volo Lufthansa (o sussidiaria) che un tempo partiva tre volte al giorno dalle Marche. Ed ora parte una sola volta, visto che chi gestisce lo scalo non ci ha investito, preferendo concentrarsi su voli fantasiosi (ma probabilmente più redditizi per le finanze personali del direttore).
Lo scalo a Monaco può essere anche a durata zero (si atterra e si viene portati direttamente al volo coincidente). È quello il nostro aeroporto: Falconara è il suo terminal.
@ Paolo Tramannoni
Lei fa un pochino di minestrone tra le problematiche economiche/finanziarie di Rimini e le destinazioni.
Sono 2 cose diverse.
Al momento, oggi, adesso, da Rimini, si vola su molte più destinazion che da Ancona.
Se poi l’aeroporto chiuderà tra 4 mesi e le condizioni cambieranno ovvio che, tra 4 mesi, il discorso cade.
Comunque sia non so dove ha guardato, ma sulla pagina ufficiale dell’Aeroporto di Rimini ci sono i voli per l’Europa e su un’altra pagina quelli per la Russia (d limitrofi)
Certo non sono giornalieri e quasi tutti stagionali… Ma anche dagli aeroporti di destinazione (da Rimini) poi si può ripartire per tutto il Mondo.
Inoltre da Ancona su Monaco o Roma partono piccoli aerei (ATR).
Per ultimo stiamo così tanto acquistando importanza che, da Ancona, è stato tolto il volo su Sharm…