di Enrico Maria Scattolini
DUNQUE SI GIOCA. Maceratese-Matelica sarà una delle ultime partite di cartello di quest’anno all’Helvia Recina. Prima degli altri due derbies conclusivi con la Vis Pesaro e l’Ancona. Ha fatto bene la società biancorossa a non sfruttare la facoltà del rinvio, che sarebbe stato giustificato dagli stringenti impegni di questa settimana di Gabrielloni con la rappresentativa della serie D nel torneo di Viareggio.
LA SCELTA CONTRARIA avrebbe forse permesso alla Maceratese di far slittare l’assenza dello squalificato Ambrosini alla successiva, abbordabile trasferta sul terreno dell’Angolana e di guadagnar tempo per il recupero di Borrelli.
MA SOLO VIRTUALMENTE, perché la Lega Dilettanti avrebbe anche potuto calendarizzare l’incontro a metà via fra le due domeniche. In un grigio mercoledì infrasettimanale e magari in orario pomeridiano.
SAREBBE COSI’ UGUALMENTE SALTATO l’impiego di Ambrosini ,con l’aggiunta dell’incasso.
IL RISCHIO D’UNA MACERATESE… SPUNTATA contro lo straordinario Matelica di questi tempi (seconda ermetica difesa del girone nelle gare esterne e migliore attacco in assoluto), ma direi dell’intero campionato, esiste ed è una spada di Damocle che pesa sul destino dei biancorossi. I quali, per di più, hanno segnato con il contagocce negli ultimi appuntamenti all’Helvia Recina, anche a batterie complete ed in circostanze di grosso vantaggio numerico. Tipo Termoli.
MA NON E’ DETTO Cavaliere potrebbe ritrovare l’antico orgoglio nella responsabilità del portabandiera offensivo biancorosso; e Santoni ,migliorato nella preparazione atletica in questi quindici giorni di sosta, la riconosciuta abilità nel dribbling e nei funambolismi.
CHE POTREBBERO ESSERE DETERMINANTI IN CONTROPIEDE se,come probabile,saranno gli ospiti a rischiare per realizzare la storica impresa sul proscenio più importante del calcio provinciale. Ma anche per tener dietro all’Ancona – che non dovrebbe avere difficoltà contro l’Agnonese -,alla vigilia dello scontro diretto casalingo con la stessa capolista.
L’ORGOGLIO POTREBBE QUINDI TRADIRE CARUCCI,così come la paura di vincere di mister Favo trasformò in un insignificante pareggio il largo successo praticamente raggiunto dalla sua gente nell’incontro di andata. Svanirono quattro punti (due persi e due regalati) che avrebbero segnato i percorsi delle due squadre.
MA CI POTREBBE ANCHE LA SORPRESA del match-winner dell’ultimo istante.Quel Claudio Sparacello,attaccante under diciannovenne,provenienza Torino ma esperienza dorica.-quindi bene in mente a Favo-,arrivato in settimana probabilmente per intercessione del mister.Un ricordo storico ha segnato la sua ancor fresca carriera.21 settembre dell’anno scorso:derby Torino-Juventus del campionato “Primavera.Fu proprio lui,il ragazzone palermitano,a schiodare definitivamente ,con un memorabile gol, il risultato dal pareggio.I precedenti(freschi) sono buoni.E chissà che non servano a cancellare l’ironia con cui è stato commentato il suo acquisto da più d’un tifoso biancorosso.
D’ALTRONDE NON FU PROPRIO UN GIOVANISSIMO a suonare la sveglia,per il Matelica, nella prima versione del derby giocato negli Appennini! Lo straordinario Jachetta, oggidì incubo dei difensori maceratesi. Insieme a Cacciaore che il biancorosso lo svestì prematuramente un paio d’anni fa. Non si è saputo mai per quale motivo.
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Caro Scattolini, dopo la vittoria del Matelica nel recupero di Sulmona, è ancora convinto che il campionato sia in appannaggio dell’Ancona? Se così, ci toccherà capeggiare due fazioni opposte. Perchè in questo campionato vedo molte analogie con quello 2010/2011. Anche lì c’era una squadra ammazza campionato, sulla carta, il Teramo con i bomber Gambino e Arcamone, il trequartista Borrelli, ora nella Maceratese e Scartozzi in cabina di regia, ora mente del Matelica. C’era poi una squadra, il Santarcangelo, vincitrice del torneo d’eccellenza emiliano, che aveva conservato l’intelaiatura della stagione precedente. Ebbene alla 27ma giornata (a 11 gare dal termine, il torneo era a 20 squadre) i romagnoli avevano 7 punti di ritardo dal Teramo, esattamente quanti ne aveva il Matelica dall’Ancona prima del recupero. Il Santarcangelo vinse quel campionato, che si decise come sempre avviene in primavera, quando viene fuori la freschezza atletica, con 4 punti sul Teramo, che poi perse anche i play off. Il Santarcangelo ebbe il capocannoniere Ambrosini, grave assenza della Rata nel big match con il Matelica, coadiuvato nel reparto da Traini, attualmente nella Jesina. Anche in questo campionato c’è una squadra di marpioni, l’Ancona, che ha fatto razzie nelle categorie superiori, non serve ricordare i nomi, per fare il salto nel professionismo. Principale rivale dei dorici a questo punto è il Matelica, vincitore del torneo d’eccellenza, di cui ha conservato l’organico e quindi il gioco, compiendo anche innesti importanti. Il Matelica ha un portiere over, Spitoni, di grande affidamento, due centrali difensivi, D’Addazio e Ercoli, che danno sicurezza. A centrocampo Scartozzi regista esperto affiancato dal motorino Moretti. In attacco il capocannoniere Cacciatore, sinora 16 reti, con al fianco Cognigni, 8 reti, supportati dall’incontenibile Jachetta. Con una squadra così sarà difficile alla Maceratese prevalere, tenendo conto dell’assenza dei suoi principali marcatori, Ambrosini e Gabrielloni, e della scarsa recente vena di Cavaliere. Lei, Scattolini, confida nella sorpresa Sparacazzi, che con quel nome era naturale attirasse l’ironia dei tifosi biancorossi. D’altronde i padri latini lo avevano sentenziato: “in nomen omen”, nel nome è scritto il proprio destino. Saluti
Chiedo scusa per essere incorso in un errore imperdonabile, dovuto alla fretta e alla mancata verifica che chi scrive dovrebbe sempre attuare, riguardo al nome del giocatore neoacquisto della Maceratese. Tuttavia nel derby di domenica anche cronisti accorti, tra Cacciatore e Sparacello che poi hanno lo stesso significato e oltretutto ruolo in campo, qualche confusione potrebbero farla. Eppoi ricordo, rispetto al giocatore in questione, l’imbarazzo della stessa presidente Tardella, che nelle interviste dopo le partite con la Civitanovese e il Celano ha finto, per evitare facili ilarità, di non ricordarne il nome. Sperando di aver chiarito lo spiacevole accaduto, aspetto, caro Scattolini, la sua risposta.
Ma perchè,caro Biondi,lei vuole scusarsi del suo lapsus freudiano?Comprensbile ed anche divertente.Però lasci stare la Tardella.
Riguardo a chi vincerà il campionato,le confesso che a me interessa poco. O punto.Dal momento che probabilmente non sarà la Maceratese.Dico solo che l’Ancona ha già la struttura societaria per affrontare con fondate ambizioni la terza divisione.L’unico suo vero problema,a ben vedere,potrebbe essere Cornacchini,un allenatore abituato a vincere le battaglie(FACILE con lo squadrone di cui dispone),ma a perdere le guerre(DIFFICILE ,questa volta,con lo squadrone di cui dispone).A Fermo non l’hanno ancora dimenticato.
Tutto ciò fatta salva la straordinaria stagione del Matelica di Canil.
Ma visto che lei sa e ricorda tutto,mi sa dire per quale motivo Cacciatore non fu confermato dalla Maceratese due anni fa Un aiutino:incompatibilità con lo spogliatoio o stipendio troppo alto(dal momento che il divorzio coincise con l’arrivo di Melchiorri,giustamente ben remunerato)?