Qualità della vita ,
Macerata scende in graduatoria

La nuova classifica di “Italia Oggi” contraddice solo apparentemente quella di un mese fa de “Il Sole 24 Ore” ma la provincia mantiene il giudizio "buono". Ottima posizione per qualità dell’Ambiente e giudizi negativi per Criminalità (103° posto per reati connessi al traffico di stupefacenti) e Sistema salute
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La classifica della qualità della vita nelle province italiane pubblicata da Italia Oggi il 30 dicembre 2013

di Alessandro Feliziani

All’inizio di dicembre, Il Sole 24 ore, con la sua annuale classifica sulla “Qualità della vita”, aveva dato motivo di gioire ai maceratesi, avendo promosso la provincia di parecchie posizioni, attestandola all’ottavo posto su 107. È passato appena un mese e il quotidiano più direttamente concorrente, Italia Oggi, smorza apparentemente – e vedremo più avanti perché apparentemente – gli entusiasmi, ponendo nella propria analoga classifica la provincia di Macerata al venticinquesimo posto, sei posizioni più in basso rispetto al 2012.
Va subito detto che da ormai quindici anni, da quando cioè entrambi i quotidiani economici nazionali pubblicano autonomamente una classifica sulla qualità della vita, mai le due graduatorie hanno dato identici risultati. Questo accade, sia perché le indagini sono condotte da istituti di ricerca diversi, sia perché sono presi in considerazione indici in parte differenti. Mentre Il Sole 24 Ore esamina normalmente 36 indicatori, suddivisi in sei macro settori (leggi l’articolo), Italia oggi ne prende in considerazione circa il doppio, raggruppandoli in nove categorie. Qualche volta, in passato, le differenze sono state addirittura molto marcate. Quest’anno, invece, nonostante il divario di posizione (8^ per Il Sole, 15^ per Italia Oggi) non sia marginale, nella sostanza le differenze sono tutt’altro che marcate. E questo lo si scopre leggendo nel dettaglio le oltre quindici pagine piene di tabelle pubblicate dal quotidiano della Class Editori nell’edizione di lunedì 30 dicembre.
Italia Oggi, ad esempio, suddivide tutte le province italiane in quattro gruppi, corrispondenti ad altrettanti giudizi complessivi: buono, accettabile, scarso, insufficiente. La provincia di Macerata, nonostante l’arretramento di sei posizioni, è rimasta classificata nel gruppo delle migliori, quello con il giudizio complessivo “buono”, che comprende le prime ventinove province della classifica generale.
Nel 2013 la provincia di Macerata si trova nel gruppo delle migliori (giudizio “buono”) in tre delle nove sotto-classifiche; è presente nel secondo gruppo (“accettabile”) su quatto sotto-classifiche ed ha riportato il giudizio “scarso” (terzo gruppo) nelle rimanenti due sotto-classifiche.
Esaminando nel dettaglio le graduatorie delle province con il giudizio di “buono”, notiamo che quella maceratese è l’ottava provincia per la “Qualità dell’ambiente”, compiendo un balzo in avanti rispetto alla graduatoria del 2012 di undici posizioni.
Macerata mantiene il giudizio “buono” anche nella speciale graduatoria dei “Servizi finanziari e scolastici”, dove però è trentesima (lo scorso anno era quindicesima) ed ultima del gruppo delle migliori province.
Terza sotto-classifica che vede Macerata tra le migliori è quella del “Tempo libero”, dove occupa la ventunesima posizione. Qui non è possibile fare un confronto con il 2012 poiché lo scorso anno questi indicatori erano stati valutati con criteri differenti.
Giudizio “accettabile” (quindi inserita nel secondo gruppo di province) Macerata lo ottiene nelle seguenti quattro sotto-classifiche: “Affari e Lavoro”, dove è sessantesima (dieci posizioni in meno in confronto al 2012); “Disagio sociale”, dove è trentanovesima, registrando però un consistente miglioramento di ben ventisette posizioni rispetto allo scorso anno; “Popolazione”, dove occupa la sessantesima casella, con un arretramento di dodici; “Tenore di vita”, dove è classificata trentaseiesima, con un balzo in avanti di otto gradini rispetto all’anno passato.
Giudizio “scarso” – quindi terzo raggruppamento di province – Macerata lo riporta nella restanti due sotto-classifiche: “Criminalità”, dove è ottantaduesima, con un arretramento di ventidue caselle e “Sistema salute”, in cui – scendendo di due posti – figura sessantesima.
Analizzando sommariamente i singoli indicatori presi in esame dal gruppo di lavoro dell’Università La Sapienza di Roma, coordinato da Alessandro Polli del Dipartimento di scienze sociali ed economiche, la provincia di Macerata occupa, rispettivamente, la posizione migliore e quella peggiore in due graduatorie riguardati aspetti alquanto stridenti tra loro sotto il punto di vista sociale e di attenzione al benessere individuale. Infatti, è terza (dietro a Rimini e Parma) su 110 province per numero di palestre (in rapporto alla popolazione) ed è al 103° posto per reati connessi al traffico di stupefacenti, sempre in rapporto al numero dei denunciati rispetto al totale della popolazione. Ovviamente questa classifica è ordinata ad iniziare dalla provincia con minori reati.
Estrapolando dalla classifica generale le sole province marchigiane, Macerata con la sua venticinquesima posizione è seconda dietro a Pesaro-Urbino (20) e precede Ancona (28), Ascoli Piceno (51) e Fermo (58).



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