Rincari Tares, Silenzi: “Colpa dello stato, abbiamo diminuito le spese”

CIVITANOVA - Il vicesindaco e assessore all'ambiente replica all'opposizione: "Strumentalizzano le decisioni del Governo, i costi dovuti al Cosmari sono diminuiti di 66 mila euro rispetto al 2012"

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Il vice sindaco di Civitanova, Giulio Silenzi

Il vice sindaco di Civitanova, Giulio Silenzi

di Laura Boccanera

“Sulla Tares non si possono strumentalizzare decisioni del Governo con polemiche di piccolo cabotaggio locale”. Replica così l’assessore all’ambiente Giulio Silenzi alle parole del consigliere d’opposizione Sergio Marzetti che intervenendo sulla Tares aveva parlato di rincari ben oltre il 38% (leggi l’articolo). Silenzi spiega come in realtà le spese sostenute non siano maggiori per l’anno corrente rispetto al 2012: “le spese Cosmari che il Comune ha sostenuto non sono aumentate rispetto al 2012, ma diminuite – dichiara l’assessore – da gennaio a ottobre 2012 la spesa è stata di 4.578.687,12 euro mentre per il 2013 la spesa è di 4.512.655,98 euro con una diminuzione di 66 mila euro. Il problema è la struttura della Tares, che ha in sé l’obbligo per i Comuni di coprire con l’introito delle tariffe il 100% del costo del servizio su cui la legge chiede di caricare anche i costi dello spazzamento delle strade e del personale. Motivo per cui le buone pratiche portate avanti sono state vanificate da queste decisioni statali che determinano, a Civitanova come in altre città d’Italia, un rincaro.
E’ poi il caso di ricordare che a Civitanova l’introito della vecchia Tarsu copriva circa il 70% del costo del servizio, quindi arrivare alla

Sergio Marzetti

Sergio Marzetti

copertura totale ha determinato una buona parte dell’aumento. A ciò va aggiunto il taglio di trasferimenti per quasi 2 milioni di euro fatto dallo Stato”.
Poi Silenzi replica dal punto di vista politico al consigliere Marzetti che ricoprì il suo stesso ruolo nella giunta Mobili: “Analizzando gli ultimi cinque anni, dal 2009 in poi, l’incremento della spesa per lo smaltimento è in grandissima parte addebitabile al fatto che tutti i rifiuti sono stati smaltiti fuori provincia, perché non realizzata la discarica di Cingoli, bloccata dal centro destra di Franco Capponi durante le elezioni provinciali del 2009. Le decine di milioni di euro che la comunità provinciale, e anche i civitanovesi, sono stati costretti a pagare derivano da quella scelta scellerata che Marzetti e il centro destra avallarono votando Capponi e le sue scelte programmatiche. Che ora il costo di quella decisione debba essere messo in carico all’amministrazione di Civitanova non è accettabile. Tanto più perché, nel 2009, il sottoscritto venne lasciato solo nella battaglia per l’apertura della discarica di Cingoli, che ancora oggi non è stata purtroppo realizzata”.



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