Giannini e Angelini su Rai Uno
“Civitanova non è una città di evasori”

VILLE E CATASTO - Il caso torna su L'Arena di Giletti che provoca i due ospiti in studio. In collegamento anche il sindaco Corvatta: "Nei prossimi giorni partiranno i controlli per capire se l'anomalia sia dovuta agli imprenditori o al catasto"

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Donato Giannini e Daniele Maria Angelini oggi a L'Arena di Giletti

Donato Giannini e Daniele Maria Angelini oggi a L’Arena di Giletti

Un momento del dibattito durante la trasmissione. Sullo sfondo il sindaco Corvatta

Il dibattito durante la trasmissione. Sullo sfondo il sindaco Corvatta

di Laura Boccanera

“Le ville della discordia”. Questo il titolo utilizzato dalla redazione de L’Arena di Rai1, la trasmissione televisiva condotta da Massimo Giletti che oggi pomeriggio è tornata ancora sul tema degli accatastamenti incongrui di Civitanova. Questa volta la troupe però non è stata sul posto, bensì ospiti in studio a Roma c’erano l’imprenditore Donato Giannini e Daniele Maria Angelini, non nella veste di consigliere comunale, ma come proprietario di un immobile di 16 vani ma accatastato come A2. In collegamento dagli studi di Ancona il sindaco Tommaso Claudio Corvatta. E gli imprenditori locali, a dire il vero, non hanno proprio fatto una bellissima figura. Il conduttore presenta gli ospiti in studio e racconta quanto avvenuto in città dopo i primi servizi andati in onda nei quali emergeva che a Civitanova c’era un’unica abitazione accatastata come villa, Villa Eugenia, appunto. “Il problema è che quindi questi signori con una villa A7 prima casa non pagano Giletti arena civitanova catasto (6)l’imu – spiega Giletti – e dopo il primo servizio sono venute fuori una serie di polemiche, con la presa di posizione da parte degli imprenditori contro il sindaco”. Subito dopo il lancio viene mandato in onda un servizio nel quale lo stesso Giannini e altri imprenditori si lamentano dell’immagine che è stata data di Civitanova e del fatto che sono stati additati come evasori”. Massimo Giletti rientra in studio e interpella Corvatta: “qui non si tratta di far cassa – spiega il sindaco –, è emersa nel bilancio questa anomalia, ma più che far cassa parlerei di giustizia sociale”. Prende poi la parola Donato Giannini che si rivolge al sindaco chiamandolo per nome (e sbagliandolo oltrettutto, Claudio e non Tommaso) “ciò in cui a mio avviso si è sbagliato è stato far passare Civitanova come una città di evasori. Se c’erano circa 120 proprietari di ville si poteva fare una raccomandata e inviarcela invece che far scoppiare uno scandalo”. Giletti poi si rivolge ad Angelini: “Ce lo dica, lei quanti vani ha?” E Angelini in imbarazzo e preso alla sprovvista tergiversa: “ a mente ora non saprei dire quanti vani ci sono – e sulla piscina aggiunge – la mia non è una piscina di lusso, è di 70 mq, costa come una macchina di media cilindrata. Non facciamo passare i cittadini come evasori perchè spesso l’accatastamento è fatto da professionisti, architetti o geometri”. In studio a commentare anche Oscar Giannino, Roberto Formigoni e Myrta Merlino che allargano poi la conversazione sull’obsolescenza del sistema catasto, fermo al 1939. Le conclusioni sono affidate al sindaco: “la situazione ovviamente non è semplice e non è chiara. Nei prossimi giorni partiranno i controlli per capire se l’anomalia sia dovuta agli imprenditori o al catasto, sarà questo poi a decidere”.

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