di Filippo Ciccarelli
La caldissima estate dello sport maceratese non lo ha travolto. Alferio Canesin è passato dai fischi durante la presentazione alla Maceratese alla vicenda Lube, con quel che ne è conseguito: trasferimento a Civitanova, presentazione a palazzo Sforza, annuncio da parte della società di voler cambiare denominazione accogliendo quella della città costiera. L’assessore allo sport del Comune di Macerata, però, non si è lasciato turbare più di tanto.
«E’ stata un’estate come le altre, certo si sono verificati dei fatti che hanno creato qualche problema all’Amministrazione dal lato dello sport. Ma io penso che i problemi siano fatti per essere risolti. Non ho paura dei fischi né di nessuno. Mi sento tranquillo nel mio comportamento e lineare nel mio modo di fare» dice Canesin.
Cosa ne pensa della mozione di censura, riguardo alla faccenda del palazzetto, che l’opposizione presenterà lunedì?
«L’opposizione è libera di fare quello che vole. Il caso Palas è una storia di cui si è parlato e riparlato, trita e ritrita. C’era la possibilità di fare un nuovo Palas nei primi anni 2000 a Villa Potenza, quella operazione non è andata in porto per diversi motivi, ma adesso è inutile recriminare. Per come sono le cose oggi, e per come è cambiato il mondo, una struttura così non ce la possiamo permettere, ci sono altre priorità. Quotidianamente vengono da me persone, anche di 50 anni, che mi chiedono aiuto perché non vanno avanti, hanno perso il lavoro. C’è chi non riesce a pagare bollette né affitti: trovare 2 milioni di euro per ampliare il palazzetto significherebbe togliere quelle risorse a cose molto più importanti».
Ma questo ampliamento si poteva fare?
«Sono in Amministrazione dal 1993. E dall’anno successivo, dai tempi di Maulo, sento parlare di questa storia. Ma ricordo anche che diversi professionisti, tra cui non molto tempo fa l’architetto Grisogani, hanno parlato di difficoltà strutturali legate all’ampliamento del Fontescodella».
La Lube ha scelto Civitanova: si è sentito tradito?
«Da un lato ci sono passione e l’amore per la squadra Lube: una realtà che ci ha fatto innamorare, sotto ogni punto di vista. Non solo per i successi ottenuti, ma per come è riuscita a promuovere lo sport nelle scuole. Per questo ci aspettavamo, come Amministrazione, un rapporto più leale su questa vicenda. Invece ci siamo trovati ad avere le notizie attraverso i media. Tutto questo nonostante gli sforzi fatti dal sindaco anche a Bologna per trovare un accordo con la Federazione, i contatti frequenti con Giulianelli… per questo motivi siamo rimasti dispiaciuti. Ma il rapporto con la Lube continua».
Perché lei e il sindaco avete restituito l’abbonamento alla Lube?
«Proprio per dare un segnale del fatto che il loro comportamento non ci era piaciuto. Parlo di modo: la scelta imprenditoriale di andare a Civitanova, per una azienda come la Lube, è legittima. E’ legittimo, insomma, pensare a qualcosa di diverso dal Fontescodella. Ma bastava dirlo; fare i proclami sul cambio di nome, invece, mi è sembrata un’offesa alla città, ai tifosi e all’Amministrazione che si potevano risparmiare. In ogni caso non ci sono problemi, quando vorremo vederli giocare pagheremo il biglietto normalmente. E già da domani ci incontreremo con la Lube, noi non mandiamo via nessuno».
Di cosa parlerete?
«Affronteremo la questione della convenzione, penso sia giunto il momento di chiarire gli aspetti relativi all’uso del Palas. Non ci sono altre società sportive a Macerata che usano gli impianti senza convenzione. Ma visto che siamo avviati verso alla fine dell’anno affrontiamo questo discorso con tutte le altre realtà sportive».
A proposito di altre realtà sportive: allo stadio Helvia Recina aspettano ancora che le infiltrazioni d’acqua nello spogliatoio vengano riparate…
«E’ una vicenda che parte da lontano, quando nei primi anni del 2000 è stata fatta l’impermeabilizzazione sopra la gradinata dello stadio. Questa ha creato dei problemi, le famose infiltrazioni d’acqua. L’anno scorso siamo riusciti a trovare un accordo con la ditta che ha fatto i lavori. Una parte è stata sanata. Ora c’è da sistemare un’altra parte. Nel giro di brevissimo tempo lo faremo: abbiamo trovato i 60 mila euro necessari, la pratica del credito sportivo tornerà a giorni da Roma e quindi potranno partire i lavori. Ma ci sono anche altri progetti pronti per l’Helvia Recina, oltre a quelli realizzati».
Per esempio?
«Il 6 novembre scade il bando per fare la nuova cabina di trasformazione dello stadio. Quella che c’è oggi, davanti al botteghino, è stata fatta nel 1962 e non è più stata toccata. Non è più a norma, e abbiamo previsto 70 mila euro per i lavori, pensiamo che nel giro di un mese e mezzo dall’inizio possano essere terminati. Si tratta di un’operazione fondamentale, perché i gruppi elettrogeni sono vecchi e se salta la luce dai riflettori c’è il rischio di non riuscire a rimetterla. Poi abbiamo realizzato la doppia divisione della gradinata, cosa che ci era sempre stata richiesta dalle forze dell’ordine per poter aprire il settore. E la pista dell’Helvia Recina è in colato, non è un telo appoggiato per terra. E’ stata realizzata allo stesso modo di quella dello stadio Olimpico di Roma».
Macerata è una città che ha fame di calcio ma anche di spazi per praticarlo: anche la Robur aveva manifestato diversi problemi per la gestione del campo dei Salesiani…
«Problemi che sono stati risolti con i fatti, non con le parole. Abbiamo approntato le delibere e firmato le convenzioni: il Comune ha preso in affitto i locali dei Salesiani e li ha rigirati alla Robur. Oltre a ciò abbiamo previsto un contributo per la società, con cui potrà affrontare parte delle spese di gestione e delle utenze. In Giunta mi dicono che sono uno che spende troppo: ma per scuole e sport i soldi non bastano mai. E’ chiaro che servirebbero altri interventi, ma stiamo cercando di fare il possibile. La fidejussione per il sintetico a Collevario, per esempio, è stata fatta dalla Giunta e non dal Consiglio: mi sono esposto in prima persona per un impianto che è un fiore all’occhiello e dove è stato messo anche il fotovoltaico».
E per il calcio a Villa Potenza?
«Pensiamo che per gennaio possa essere pronto il bando. In ogni caso abbiamo già avuto l’interessamento della squadra della frazione, perché è una struttura sentita. Ma oltre al calcio a Villa Potenza siamo riusciti a trovare casa al rugby, mentre nel campo del Rione Pace ora gioca anche l’hockey, storicamente costretto a trasferirsi a Mogliano».
E’ vero che Macerata ospiterà le Olimpiadi provinciali per l’anno prossimo?
«Ne stiamo parlando con il Coni. Noi vorremmo farlo, è un progetto che ci piace, anche se vanno affrontate tutte le questioni di carattere economico ed organizzativo».
Qual è il futuro delle piscine?
«Ha risposto il sindaco, in Consiglio, circa l’iter del programma. Io posso dire che è una vicenda che ho seguito anche con l’Amministrazione Meschini ed ho sempre sostenuto che quel progetto era troppo esagerato per Macerata. Cosa serviva ai cittadini, e agli studenti universitari per cui poi l’Ateneo era entrato nel progetto? Un centro federale per il nuoto o una piscina per nuotare? Io credo che Macerata avesse ed abbia bisogno di una struttura adeguata per i suoi cittadini e per quelli dell’hinterland. A cosa serve una vasca di 35 metri, oppure pensare al nuoto sincronizzato? Il progetto di cui parliamo oggi, per me, è molto più fattibile ed adeguato alla nostra realtà. Il difficile non è costruire un polo natatorio o un Palas da 10000 posti. E’ mantenere questi impianti. A Pesaro il Palas versa in una situazione di vera e propria crisi, e ci hanno fatto il multisala. Se non ci fossero campanilismi potremmo pensare a strutture comprensoriali, che servano tutto il territorio. Per società e manifestazioni di caratura superiore. Non è più pensabile che ogni città, paese e paesino voglia il suo stadio, il suo palazzetto, eccetera…».
Quali sono gli altri progetti per lo sport maceratese?
«Prima della fine del mandato, vorrei che questa Amministrazione possa lasciare alla città uno spazio per le arti marziali. Per farlo bisogna ristrutturare i locali dell’ex Gil di viale Don Bosco, ci potrebbe andare il judo: da quando l’Università non ci ha rinnovato la convenzione perché aveva bisogno dei locali, non c’è uno spazio adeguato».
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Un fallimento completo su tutti i fronti… Lube, calcio, piscine… MA LE DIMISSIONI NO???
Ci stiamo forse preparando per entrare in campagna elettorale!!!!!! mi sembra poi che c/o la ex palestra della Gioventù Italiana prima c’era già prima lo judo club, riparare gli spogliatoi del Comunale Helvia Recina era un Vs. dovere.
Ho letto con interesse l’intervista all’assessore alle piccole cose che dal lontano 1993 siede sui banchi del Consiglio Comunale di Macerata. Se dovessi esprimere con un voto il suo operato, gli metterei un bel due e a posto, per aver consegnato il suo compito in bianco.
Vabbe’ cos ha di diverso
Canesin dai vari li cito in irdine di
importanza Guzzini , Pantana e Pistarelli di Riappropriamoci
del Centro ??
Eddai siamo seri —
sapendo a chi il loro messaggio e’ indirizzato
ne hanno ben donde , sia lui che gli altri …
Intervista che non fa una piega… A parte il pezzo in cui si parla superficialmente della scellerata scelta di non fare il palas a Villa Potenza nel 2000…. Chi prese (influenzò) quella decisione? Nomi e cognomi per favore… gente che non dovrebbe mettere più piede a Macerata….
concordo con Francesco74, canesin ci dica chi non permise la costruzione della cittadella dello sport a villa potenza
Alcune precisazioni:
@ Francesco 74. Per realizzare il Palazzetto a Villa Potenza serviva una variante urbanistica provinciale, chi era presidente della provincia ?
@ Maurizio Failla Osservazione demagogica senza nessun senso pratico
@ Stellonealpino: con le attuali finanze a disposizione degli enti locali dimmi cosa avrebbero dovuto fare e con quali soldi
@ Franco Larana. Fare propaganda preelettorale è uno sport praticato da tutti i partiti. Patetica la manifestazione dell’altro giorno sul centro storico. Un giorno vuole la chiusura, l’altro l’apertura. Non lo sanno neppure loro.
Nell’intervento di Cavasin va sottolineato un argomento passato sempre sotto silenzio ma che è fondamentale: DAL PUNTO DI VISTA TECNICO E’ IMPRATICABILE L’IPOTESI DELL’AMPLIAMENTO e mi spiego: se si trattasse di un semplice ampliamento laterale per aumentare i posti sarebbe possibile, ma si avrebbe un grosso problema con i parcheggi già insufficienti ora. Ma il problema fondamentale è quello di intervenire sull’altezza del palazzetto. Si tratterebbe di una ristrutturazione e come tale si dovrebbe rendere sismico tutto il fabbricato. COSTO ENORME. In ogni caso conviene fare un palazzetto nuovo. Chi fino ad oggi ha parlato di ampliamento lo ha fatto senza conoscere le minime cognizioni legislative in materia di sismica.
sono 3 anni che il vostro sindaco dice che i lavori della piscina presto cominceranno
vi piace essere presi in giro, vero?
Macerata: unica città del mondo in cui un assessore pessimo nei risultati può permettersi di uscire bellamente sulla stampa come se non c’entrasse nulla con i fallimenti della ‘politica dello sport’ della città che egli medesimo amministra da quasi 20 anni!! Ecco perché Macerata e’ ridotta così! Maceratesi sveglia!! Carancini e Canesin: dimissioni immediate!!!
Purtroppo Macerata è quella che è …non mi illudo più che si possa far ragionare seriamente gli amministratori (… fotografia di gran parte dei cittadini …) … Ultima bizzarra idea una palestra di Judo all’ex GIL!!! … Un edificio che doveva essere restaurato da tempo, conservato e riportato all’originaria bellazza archiettonica … esempio unico in Provincia di architettura razionalista .. edificio per il quale l’amministrazione più volte si è formalmente impegnata per il suo restauro (il primo impengno in tal senso risale al lontano 2001!!) … e continua inesorabilmente a degradarsi … giusto per essere coerenti con tali principi .. lo rimaneggia ancora … violenta .. per far fronte ad esigenze del momento .. “emergenze di rutine” (sono tali perchè è da decenni che non si programma, si progetta, cioè si fa politica seriamente). Ma che tristezza!!!
Canesin dice che è in amministrazione dal 1993 , e già da allora risultava evidente, o cominciava ad esserlo , il fatto che il palas non potesse essere ampliato. Perche allora dal 2011 carancini ci racconta il contrario , ossia che l amplimento poteva e doveva essere fatto ?
E poi risulta per me scandaloso che il comune non abbia per tutti questi anni regolato i rapporti con una mega società come la lube con una convenzione. Come si sono messi d accordo , a voce ? Per telefono ? Hanno capito lorsignori che qui bisognerebbe amministrare una città e non un garage per il dopolavoro ?
Per il resto non ho capito che cosa vogliano fare della piscin, ma mi sembra perlomeno ultroneo pensare ai problemi circa la eventuale gestione senza neanche avere ben chiaro se la stessa si farà. O forse è chiarissimo ?
Lo sport, a qualsiasi livello, e’ una scuola di vita e le società sportive dilettantistiche hanno pari dignità (che sia calcio, volley, ecc.).
A Macerata le strutture sportive obiettivamente non mancano (a parte la vergogna della piscina) ma praticare sport, soprattutto per le famiglie numerose, e’ diventato oneroso.
Affinché nessun bambino debba rinunciarvi, sarebbe bello creare la rete delle società maceratesi e garantire a coloro che hanno due atleti minorenni in famiglia, una iscrizione gratuita.
1)
In un periodo di crisi dove (i soldi stanno finendo dapertuttto) figuriamoci se bisogna interessarsi a restaurare un palazzotto di epoca fascista solo perchè alcuni, nostalgici del ventennio, continuano a gabellarlo come mirabile esempio di bellezza architettonica…
2)
Piuttosto che fine ha fatto il cronoprogramma per le piscine??
Ricordo che più di 1 anno e mezzo fa fa il Sindaco pubblicamente disse che tutto sarebbe stato risolto in circa 40 giorni… Ne sono passati oltre 500 di giorni!!!!
Se un amministratore pubblico fa promese da marinaro, poi, deve essere conseguente: preparare le valigie e lasciare la poltona, subito!!
Dal 1993 a Macerata un nulla di fatto!!! Con quale coraggio rilascia certe dichiarazioni ? Avete ucciso Macerata sportivamente e non solo.Patetici e ……..
Dimenticavo, sono 20 anni di bla,bla bla ,bla , avete proprio rotto.Silenzio e dimissioni ,Grazie!!!
Per CERASI.
naturalmente piò esprimere la sua posizione politica sulla questione della scelta dell’Amministrazione per l’ex GIL, e la cosa mi lascia assolutamente indifefrente. Ma definire “plazzotto … che qualcuno contina a gabellare per mirabile esempio di bellezza rchitettonica” è la frase tipica di un IGNORANTE in materia dell’archittettura che farebbe bene ad astenersi ad esprime giudizi su argomenti che NON conosce. … Non si avventuri su argomenti che NON è in grado di affrontare con un minimo di cultura .. le faccia al Bar certe affermazioni e NON le publbichi ci fa una magra figura.
@ Munafò
Lei ritiene che le costruzioni di epoca fascista, come la costruzione del 1933-35 ex Gil, siano mirabili esempi di architettura…
Altri possono avere opinioni diverse (e preferire altri tipi di architettura) e giudicare l’architettura fascista complessivamente non tanto bella, soprattutto quando (con il richiamo all’Impero Romano) scimmiottavano l’architettura di 2.000 anni prima
E’ un giudizio prettamente estetico, che con la “materia architettura”, le forme, la geometria, il simbolismo, gli elementi costruttivi, ecc. ecc. ecc. nulla c’entra.
A Macerata, personalmente, preferisco altri “esempi” di costruzioni fasciste, che magari a lei non piaceranno o piaceranno di meno della ex GIL..
Forse è lei che probabilmente ignora che, nel resto del Mondo, nello stesso periodo (ed anche 20/30 o 40 anni prima) vennero costruite moltissime altre opere (palazzi, ponti, grattacieli, parchi, monumenti, ecc.) assai di più belle (e ingegneristicamente parlando, assai più complesse) di quanto riusci a produrre l’architettua razionalista fascista.
Per CERASi,
le avevo consigliato di non avventurarsi in giudizi di merito su argomenti, come quelli inerenti l’archiettura che non conosce e di cui non possiede un minimo di infarinatura. Poi ovviamente faccia come crede, come si dice la “faccia” ce la mette lei! .. Non sto certo qui a spiagrle alcun che .. se vuole può iscriversi ad una facoltà attinente e segure le lezioni .. Parli piuttosto dei Beatles sui quali ha svolto la tesi di laurea se non erro, avrebbe in merito qualcosa da dire e che leggerei volentieri.
@ Munafò
Il giudizio è estetico, non tecnico: ma forse lei da esperto (?) d’architettura non coglie (o non vuole cogliere o non sa cogliere) la differenza.
Io non mi avventuro in considerazioni di carattere tecnico e non mi permetto di lanciarmi in astruse riflessioni sulla capacità dell’uomo (nei secoli) di percepire, vivere e creare il proprio spazio…
Lei vorrebbe manipolare la discussione, come l’architetto manipola lo spazio, tendendo a screditare quando non sa cosa dire.
Ad esempio sui Beatles (la tesi era in Sociologia, tra l’altro) forse lei non sa che anche loro contribuirono a creare una forma d’arte (nuova per quei tempi)…
di riflessioni sulla capacità dell’uomo moderno di percepire, vivere e abitare il proprio spazio. – See more at: http://www.skira.net/architettura-presenza-linguaggio-luogo.html#sthash.q0BIE4pt.dpuf
di riflessioni sulla capacità dell’uomo moderno di percepire, vivere e abitare il proprio spazio. – See more at: http://www.skira.net/architettura-presenza-linguaggio-luogo.html#sthash.q0BIE4pt.dpuf
munafò-cerasi: tornate sul tema principale
della ex gil non sembra interessare a molti
quante volte ho sentito il nostro assessore promettere mari e monti (tranne che ai nemici di sempre), ma non sarà ora che metta i piedi per terra e dica quello che effettivamente è successo, succede e succederà…non ci sono più i polli di un tempo …le elezioni sono vicine e spero tanto che le cose cambino… Macerata deve puntare sulla cultura, lo sport, il turismo, la tutela della sanità, l’ordine pubblico…non mi interessa quale parte politica si “installerà” ma occorre superare gli interessi personali a favore della “rinascita”