Una clinica per obesi a Macerata? Ce ne sarebbe proprio bisogno. La proposta del presidente dell’Ircr Giuliano Centioni di realizzarne una nei locali della Mestica (leggi l’articolo) trova riscontro nell’indagine condotta a livello regionale, coordinata dall’Agenzia Regionale Sanitaria e dalla Rete epidemiologica, secondo la quale nelle Marche il 31% degli adulti di 18-69 anni è in sovrappeso e il 10% obeso, complessivamente circa quattro persone su dieci (41%) sono in eccesso ponderale.
L’unica possibilità per un obeso di curarsi in maniera clinica è al momento quella di andare al nord, a Piancavallo, sopra Verbania, a due passi dalla Svizzera e l’apertura di una struttura nel centro italia costituirebbe una soluzione non solo per i marchigiani ma per tutto il sud Italia.
L’idea del presidente dell’Ircr e dei suoi collaboratori nasce in una prospettiva di valorizzazione dell’ente e di patrimonializzazione delle sue proprietà e andrebbe inserito nel quadro generale presentato la scorsa settimana dall’Azienda Pubblica di servizi alla Persona (leggi l’articolo). Centioni, in via informale, non nasconde che l’apertura della clinica nei locali della Mestica che potrebbero restare sfitti, sarebbe un’ottima soluzione.
In effetti sono molte le variabili da intrecciare per raggiungere l’obiettivo: attualmente il Comune di Macerata utilizza la scuola Mestica, pagando un affitto all’Ircr, in attesa di poter trasferire le scuole nel Convitto nazionale, in fase di ristrutturazione. Fatto questo passaggio, un altro importante contenitore resterebbe vuoto, lasciando il centro storico, già in difficoltà, privo di una ulteriore risorsa.
in questo contesto la clinica per la cura dell’obesità, oltre ad essere per l’Ircr un ottimo modo per “riempire il vuoto”, andrebbe incontro a quella che, dati della Regione alla mano, sta diventando una vera e propria emergenza sociale e per di più consentirebbe di rivitalizzare il centro.
«L’obesità non è un problema confinato in una sfera estetica, ma una vera e propria patologia clinica – rileva l’assessore alla Sanità, Almerino Mezzolani -, prevenirla è importante, perché l’eccesso ponderale è uno dei principali fattori che sostengono l’aumento delle malattie cronico-degenerative, quelle che oggi rappresentano il principale problema in termini di mortalità. Per questo occorre sensibilizzare l’opinione pubblica e di chi opera in sanità a prestare massima attenzione».
Secondo i dati del Passi, nel 2009-2012 nelle Marche, il 31% degli adulti di 18-69 anni risulta in sovrappeso e il 10% risulta obeso. Questa condizione cresce al crescere dell’età, è più frequente negli uomini, tra le persone con più bassi livelli d’istruzione, tra quelle economicamente più svantaggiate. Percepire di essere in sovrappeso può essere motivante per un eventuale cambiamento dello stile di vita. Nel campione regionale del quadriennio 2009-2012, la percezione di essere in sovrappeso non sempre coincide con lo stato nutrizionale calcolato in base ai dati antropometrici riferiti dagli intervistati: tra le persone in sovrappeso 4 su dieci (40%) ritiene che il proprio peso sia più o meno giusto; tra gli obesi questa percentuale è del 5%. Nel 2012 le persone in sovrappeso o obese mostrano profili di salute più critici di quelli della popolazione generale, sopportano un maggior carico di malattia e più frequentemente di altre dichiarano di soffrire di condizioni croniche: oltre il 30% riferisce una diagnosi di ipertensione o di ipercolesterolemia (nella popolazione generale queste percentuali sono pari rispettivamente al 19% e 29%), il 6% riferisce una diagnosi di diabete (contro il 3% nella popolazione generale), il 3% riporta di aver avuto un infarto del miocardio e il 9% di malattia respiratoria cronica.
«Per diffusione e conseguenze sulla salute l’eccesso ponderale è tra i principali fattori di rischio che si possono correggere – rileva Mezzolani -. Esistono programmi validi per rendere le condizioni di vita più favorevoli a scelte che contrastino l’obesità come aumentare i consumi di frutta e verdura e il movimento. Nell’ambito del Piano regionale della Prevenzione sono stati attivati progetti specifici. Fondamentale per avviare programmi di questo tipo anche l’azione dei Comuni e delle altre agenzie territoriali, assieme alla Azienda Sanitaria Unica Regionale, che in occasione di Obesity Day ha messo in campo numerose iniziative per sensibilizzare la popolazione».
Se la clinica dell’obesità nei locali della Mestica riuscisse a diventare realtà, Macerata per una volta potrebbe dire di avere colto un’opportunità, anzichè continuare a collezionare “treni persi”
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Te credo che siamo in sovrappeso ….! Qui non se lavora se magna e basta , ma de sto passo c’è pensa lo governo a facce rimane pelle e ossa , la clinica non serve !!!
povertà=obesità.
è dimostrato.
ridateci il lavoro e mangeremo meglio
Magariii
Ma sti dati dove li prendono?
il 31% dei marchigiani è in sovrappeso: ciò significa che il 31% dei marchigiani vive di politica??
Camminare, camminare e nutrirsi di carciofi di Laon ( 5 chini in 7 giorni)e facciamo funzionare quel poco che ci resta della sanita’ pubblica.
E’ ora di dimagrire mangiare di meno, poca televisione, tantissimo esercizio e camminata e tapis roulant (tappetto elettrico)
ci sono anche altri modi di dimagrire. soffrendo un po di fame, fare moltissimo sport, dieta mediterranea ipocalorica, bere acqua, e fare stile di vita sana
Signori, ma qui non stiamo parlando di una clinica per perdere qualche chiletto….. qui stiamo parlando di obesità come patologia grave e qualche volta invalidante….. non è mica una beauty farm….. Secondo me sarebbe interessante approfondire
Per uno su dieci si apre una clinica? Ma non fatemi ridere, dite a chi fa comodo invece!
Si, ma poi ” ingrasseranno” troppo altri………;)
Ma queste statistiche come le fanno ? A naso xche io all ufficio anagrafe o altri uffici pubblici nn mi sono mai pesato…mah statistiche a senso!
Ma se non ci sono neanche i soldi per fare la spesa !!!